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Colonna HPLC HamiltonERT

La colonna HPLC Hamilton PRP-C18 consente di eseguire separazioni efficienti in condizioni estreme del pH, con una pressione elevata e temperature superiori a 100 gradi Celsius. Ciò facilita lo sviluppo del metodo in cromatografia a fase inversa, la tecnica più frequentemente utilizzata per la separazione dei picchi in HPLC.

Un ruolo decisivo della separazione è costituito dal valore del pH della fase mobile. In base al valore del pH la selezione di determinate analisi e la separazione dei picchi può essere migliorata, traendone un importante vantaggio rispetto ad altri metodi di separazione. Le colonne HPLC normalmente in uso non possono usufruire di questo vantaggio; la maggior parte delle colonne non possono resistere a valori di pH superiori a 7 e inferiori a 3. Hamilton, con la PRP-C18, ha sviluppato una colonna in grado di utilizzare pressoché ogni tipo di fase mobile con qualsiasi valore di pH.

Il fabbisogno di colonne HPLC tolleranti al pH è particolarmente richiesto nella ricerca farmacologica: oltre il 70% di tutti i principi attivi sono ammine che possono essere separate facilmente solo a valori di pH superiori a 7. Con la Hamilton PRP-C18 è possibile isolare in modo altamente efficiente le ammine neutre, o altre basi organiche, in condizioni alcaline e senza alcuna degradazione significativa della colonna. Nei test di separazione a pH 12 la PRP-C18 si è dimostrata stabile e per oltre 200 ore di test ha registrato valori costantemente compresi tra il 90 e il 100% della prestazione iniziale.

Uno dei vantaggi, che permette di ottenere dei risultati stabili, è l’effettiva possibilità di pulire la colonna con un lavaggio eseguito con soluzioni specifiche. La PRP-C18 può essere rigenerata con delle soluzioni fortemente acide o basiche senza subire alcun danneggiamento. Con l’utilizzo dell’idrossido di sodio o di acido solforico, i contaminanti, che solitamente si legano in modo irreversibile alle colonne ODS falsificandone i risultati delle analisi, possono essere facilmente rimossi. Il risultato che se ne ottiene sono picchi ideali, tempi di ritenzione stabili e una riproducibilità elevata.

Anche rispetto ad altre condizioni problematiche nella cromatografia a fasi inversa, la PRP-C18, essendo completamente inerte, permette di operare a pressione e temperatura elevate. Grazie alla stabilità chimica e meccanica della colonna è possibile operare fino a 5.000 psi (350 bar) e oltre 100 gradi Celsius. In questo modo è possibile risparmiare sui solventi organici e ridurre i tempi di analisi. La resina di riempimento PRP-C18 altamente reticolata non si gonfia né si riduce in condizioni estreme. Ciò garantisce più possibilità nella fase di sviluppo metodo.