A Fiera Milano si è conclusa la 43a edizione di MCE – Mostra Convegno Expocomfort, tornata al suo consueto calendario di fine inverno per confermarsi appuntamento di riferimento sul futuro e l’innovazione del settore della climatizzazione, dell’efficientamento energetico, delle energie rinnovabili e idrotermosanitario.
Oltre 1.700 espositori e 121.000 visitatori con più del 30% proveniente dall’estero; dati più che confortanti sulla salute del mercato, che rispecchiano una visione positiva per il futuro, in linea con quanto emerso dal 10° Rapporto Congiunturale e Previsionale del CRESME sul Mercato dell’installazione degli impianti negli edifici in Italia 2024-2026, presentato durante la manifestazione, che nel 2023 rileva una contrazione meno pesante di quanto atteso dal mercato, ma soprattutto una stabilizzazione delle attività già dal 2025.
Proprio per il 2025, MCE – Mostra Convegno Expocomfort ha in serbo un nuovo evento, “Heat Pump Technologies”, all’Allianz MiCo di Milano, dal 2 al 3 aprile. “Nasce da un’esigenza condivisa da tutti, aziende, operatori, associazioni di categoria e istituzioni, di non interrompere il dialogo attorno al processo di transizione energetica. – dichiara Massimiliano Pierini, managing director di RX Italy – Abbiamo allora strutturato un appuntamento dedicato alle pompe di calore, una 2 giorni pensata proprio per coprire gli anni dispari, in attesa della prossima edizione di MCE – Mostra Convegno Expocomfort 2026”.
Dai tavoli di confronto durante MCE è emerso il grande interesse per la nuova Direttiva EPBD4, approvata in via definitiva dal Parlamento europeo in concomitanza con l’inizio della manifestazione, che vede tra le novità più rilevanti per gli APE (le Attestazioni di Prestazione Energetica) la comparsa della nuova classe “A0”, corrispondente agli ZEmB, che si aggiungerà alle classi di prestazione energetica già note. Interesse anche per l’ipotesi di assegnare un “+” alle classi A per quegli edifici che offriranno un ulteriore contributo alla rete energetica, prodotto localmente tramite fonti rinnovabili e per l’eventualità di sottoporre all’obbligo di produrre una nuova APE ad ogni rinnovo del contratto d’affitto. La nuova EPBD incoraggia fortemente l’utilizzo della domotica e di tutte le tecnologie intelligenti/adattive, che garantiscono il corretto funzionamento degli edifici e la massima efficienza in ogni condizione climatica. Suggerisce inoltre la creazione di banche dati digitali per la gestione degli stessi. Per quanto riguarda la mobilità sostenibile, propone la realizzazione di infrastrutture diffuse per la ricarica dei veicoli elettrici (EV) negli edifici residenziali e commerciali, prevedendo un aumento degli spazi dedicati al parcheggio dei velocipedi (soprattutto biciclette).
“Questa edizione di MCE si è connotata per le novità introdotte, dal nuovo layout all’Hydrogen Hub, ai Water Prix agli MCE Excellence Awards. L’obiettivo di andare oltre al concetto di comfort, supportato dal nuovo claim introdotto per questa edizione, Beyond Comfort, ha offerto nuovi ambiti nei quali esperti provenienti da tutto il mondo hanno esplorato le tematiche legate alla decarbonizzazione e alla transizione energetica, grazie a un nuovo approccio multi-energetico e multi-tecnologico”, prosegue Massimiliano Pierini. “Il valore fondamentale di MCE è senz’altro questa sua completezza dell’offerta, con una panoramica esaustiva del mercato. A questo aggiungiamo l’elevata quota di internazionalità, altro vero punto di forza della manifestazione. Si tratta di un elemento prezioso per tutte quelle aziende che vogliono incontrare interlocutori da tutto il mondo, per un confronto diretto globale in soli 4 giorni a Milano”.
La presenza degli operatori dall’estero, infatti, si è confermata ai livelli pre-pandemici, con 141 Paesi rappresentati dai visitatori. Oltre alla Polonia, Paese ospite di questa edizione 2024, l’Europa è rappresentata soprattutto da Francia e Germania in primis, seguite da Spagna, Romania e Grecia.
“La transizione energetica ha avviato una vera e propria trasformazione culturale che vogliamo raccontare – conclude Pierini -, è sempre più evidente come oggi l’innovazione tecnologica si traduca in sostenibilità ambientale, economica e soprattutto sociale”.