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Canale di Panama: nuove conche di navigazione per il centenarioERT

Quando il Canale di Panama entrò in esercizio, nel 1914, i mari del mondo erano ancora dominati da piroscafi e velieri. Con il successivo affermarsi di moderni sistemi di azionamento, le dimensioni delle navi sono via via aumentate, al punto che, già oggi, il 60% della flotta commerciale mondiale non può più attraversare il Canale. La ricostruzione in atto consentirà anche a navi fino a 366 metri di lunghezza e 49 di larghezza di transitarvi, risparmiando in tempi di percorrenza, costi ed emissioni di CO2. Come fornitore delle strutture in acciaio per le paratoie scorrevoli, a fine 2010 il cantiere sudcoreano Hyundai Samho Heavy Industries (HSHI) ha incaricato Bosch Rexroth della progettazione, della costruzione e della messa in servizio di 158 fra gruppi idraulici e cilindri di azionamento personalizzati, per l’esercizio delle paratoie scorrevoli di regolazione dell’acqua.

La concezione delle conche di navigazione è interamente finalizzata al rispetto delle risorse: ciascuna camera è collegata, tramite tubi comunicanti, a tre bacini di recupero acqua. Per il sollevamento delle navi, gli azionamenti Rexroth aprono i relativi condotti di afflusso, dopodiché l’acqua proveniente dai bacini di recupero acqua riempie per gravità le camere delle conche di navigazione. Contrariamente alla tecnica precedente, però, terminato il transito delle conche di navigazione, l’acqua rifluisce nei bacini, cosicché ora soltanto il 40% dell’acqua necessaria per un transito proviene dal Lago Gatún, bacino artificiale appositamente realizzato. Le conche di navigazione preesistenti, al contrario, prelevano l’intera quantità d’acqua dal mare, per poi scaricarla interamente in esso a fine transito. Tale misura di potenziamento, nonostante le camere delle conche di navigazione siano molto più grandi, riduce i consumi di acqua dolce di ben il 7% rispetto alle conche di navigazione precedenti, salvaguardando così durevolmente il bilancio idrico locale.

In occasione della gara internazionale, Rexroth ha potuto mettere in rilievo l’esperienza acquisita in numerosi grandi progetti di ingegneria civile e la forza di una realtà produttiva globale. In questo progetto, specialisti di tecnologie drive and control coordinano competenze e capacità produttive provenienti da Germania, Paesi Bassi, Cina, Sud Corea e Stati Uniti. L’applicazione pone infatti requisiti di disponibilità particolarmente severi alla soluzione di automazione: su 100.000 ore d’esercizio, vale a dire oltre undici anni e mezzo di funzionamento continuo, i tempi di avaria totali devono essere inferiori a quattro ore. Dopo tre anni di lavori, l’inaugurazione ufficiale avrà luogo nel 2014, in occasione del centenario.

 

Bosch Rexroth: www.boschrexroth.it