Lanciato nel 2015 per aiutare gli addetti in compiti di montaggio di parti leggere, il robot collaborativo YuMi di ABB si è fatto strada nelle applicazioni e nei settori industriali più svariati, aprendo nuove opportunità e scatenando la fantasia sui possibili impieghi dell’automazione robotica.
Con il suo design ergonomico e un’ampia gamma di funzioni di sicurezza, fra cui i bracci in lega di magnesio leggera con imbottiture per evitare rischi di pizzicamento e controllo del movimento avanzato con rilevamento delle collisioni, YuMi è progettato per essere installato su postazioni di lavoro direttamente accanto alle persone, aumentando la flessibilità grazie al fatto che operatori e robot possono svolgere insieme operazioni che in passato avrebbero richiesto barriere o gabbie di protezione.
YuMi ha definito nuovi standard di sicurezza nelle applicazioni collaborative in cui robot e operatori manuali lavorano fianco a fianco. Con la sua destrezza e i 14 assi dei due bracci, YuMi ha dato un contributo fondamentale all’aumento della produttività e al miglioramento della qualità su linee di produzione in tutto il mondo, dall’assemblaggio di componenti elettrici ed elettronici allo smistamento delle caramelle nelle fabbriche di dolciumi. Eliminando sistemi di sicurezza ingombranti e costosi come le barriere di protezione, YuMi ha abbattuto le barriere fisiche e psicologiche che separano le persone dai robot. Un’altra chiave del successo di YuMi è stato il suo aspetto amichevole, abbinato alla taglia e alle movenze di un operatore in carne e ossa, oltre ai suoi bracci imbottiti ultraleggeri che gli consentono di muoversi più velocemente di altri cobot.
“Cinque anni fa, la nostra visione era che YuMi diventasse un nuovo riferimento per la robotica collaborativa, per dare vita a una soluzione robotica ad alta precisione che potesse lavorare fianco a fianco con addetti umani senza ulteriori misure o barriere protettive, che fosse semplice da installare e utilizzare e che fosse ben accolto dagli utilizzatori” racconta Sami Atiya, President della business unit Robotics and Discrete Automation di ABB. “YuMi è diventato incredibilmente famoso, creando una nuova categoria di piccoli robot collaborativi per attività di manipolazione, assemblaggio e ispezione e alimentando l’interesse per l’utilizzo di robot collaborativi in un ventaglio sempre più ampio di applicazioni, dall’industria manifatturiera all’assemblaggio, fino alla sanità e oltre”.
Dal suo debutto YuMi è diventato una colonna portante della ricca offerta di soluzione per l’automazione collaborativa di ABB Robotics and Discrete Automation. Il cobot vanta già un curriculum di tutto rispetto, con eccellenti risultati in ogni genere di applicazioni, dalla produzione di prese elettriche nella fabbrica di ABB nei Paesi Bassi, alle operazioni per verificare la sicurezza, l’affidabilità e la durata degli sportelli Bancomat presso la società svizzera Abrantix, specializzata nello sviluppo di software per pagamenti. Nel settore medicale, sempre alla ricerca di soluzioni per aumentare l’efficienza, YuMi ha trovato impiego nella sanità e nel farmaceutico, affiancando gli operatori di laboratori e strutture medicali. La statunitense Copan Diagnostics, ad esempio, ha attrezzato con YuMi le postazioni di biosicurezza con filtri HEPA per l’analisi di campioni di tessuti, ossa e fluidi sterili, oltre alla movimentazione di tamponi e colture ematiche.
YuMi ha sicuramente catturato l’immaginazione del pubblico. Fra le sue prestazioni più memorabili ricordiamo l’incontro con i leader mondiali Angela Merkel, Barack Obama e Naresh Modi, la conduzione di un’orchestra filarmonica per accompagnare Andrea Bocelli e il servizio di caffetteria nei famosi grandi magazzini Selfridges a Londra e Bloomingdales a New York.
“YuMi ha certamente avuto la visibilità che meritava ed è stato protagonista di molti progetti, da video musicali a spettacoli televisivi, dimostrando che è in grado di fare qualsiasi cosa, dagli aerei di carta ai trucchi con le carte” ha aggiunto Sami Atiya. “Dietro tutte queste applicazioni divertenti, il messaggio di fondo è che robot come YuMi contribuiscono a cambiare l’atteggiamento verso l’automazione robotica. Superando la diffidenza delle persone verso i robot, YuMi favorisce l’accetta-zione di tutti i robot nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro di tutto il mondo”.
Per proseguire la rivoluzione cominciata con YuMi, nel 2017 ABB ha presentato la nuova versione a un braccio. Il più agile e compatto fra i robot di ABB, con i suoi sette assi, può essere montato su banchi, pareti o soffitti ed è progettato per alimentare l’interesse verso l’utilizzo di robot collaborativi piccoli e agili in una gamma sempre più ampia di applicazioni.
“In questi cinque anni i nostri YuMi a uno e due bracci hanno aiutato a combattere i pregiudizi che ostacolano l’adozione dei robot, dimostrando quanti benefici possono offrire e quanto siano facili da usare in diversi tipi di processi” sottolinea Andie Zhang, Global Product Manager – Collaborative Robots for ABB Robotics. “I clienti ci dicono che il bello di YuMi è che non spaventa le persone. Grazie alle sue sembianze e movenze “umane”, le persone si sentono a loro agio accanto a YuMi. Abbiamo visto anche che YuMi viene riconosciuto velocemente come nuovo “collega” quando viene installato su linee di produzione manuali, perché solitamente svolge mansioni noiose e ripetitive, liberando l’operatore per attività più varie e interessanti”.
YuMi ha una funzione integrata per la programmazione guidata (lead-through), che consente a chiunque di programmare l’applicazione muovendo i bracci del robot nelle posizioni desiderate. Inoltre, il nuovo software di programmazione facilitata Wizard di ABB semplifica ulteriormente il processo di creazione di programmi per il robot, grazie a un’interfaccia grafica intuitiva drag&drop che tutti possono utilizzare senza una formazione specifica.
“Con YuMi gli utilizzatori possono cominciare in piccolo, affrontando le attività più semplici e veloci da automatizzare, e poi sfruttare l’esperienza acquisita per applicare l’automazione in altre parti dei loro processi. Alcuni clienti hanno persino acquistato uno YuMi senza avere ancora in mente alcuna applicazione” aggiunge Zhang. “Semplicemente volevano valutare le opportunità di automazione collaborativa con il loro team di produzione”.