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84 AUTOMAZIONE OGGI 456 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA L’eradel software ègià iniziata ‘Software is eating the world’: il software sta mangiando il mondo. Anzi lo ha già mangiato. Per Neil Barua, CEO di PTC, il software è l’elemento chiave che si imporrà sullo scenario dell’evoluzione tecnologica e che consentirà alle aziende di aumentare la loro resilienza alle forze esterne Grazie al software la complessità del prodotto potrà essere gestita sempre meglio, con personalizzazioni e funzionalità sempre più intelligenti al servizio dell’utente S SI intelligenza artificiale C orreva l’anno 2011, lo stesso dell’edizione di Hanno- ver Messe in cui venne coniato il termine Industria 4.0, quando Mark Andeerseen descriveva con lungimiranza nel suo celebre saggio ‘Why software is eating the world’ come le società di software avrebbero preso sempre più peso e controllo di gran parte dell’economia. A 13 anni di distanza possiamo senz’altro affermare che quanto preconizzato allora si è effettivamente avverato. Il software, in tutte le sue più ampie decli- nazioni e accezioni, è divenuto l’assoluto protagonista della nostra vita quotidiana, personale e professionale: in ufficio, a casa, in fab- brica, in palestra o ancora in aereo omentre guidiamo. A confermare quanto appena detto a proposito della pervasività del software e del peso sempre maggiore che ‘le linee di codice’ avranno nei prossimi anni è stato Neil Barua, che è stato recentemente ospite in Italia per la prima volta dal suo insediamento come CEO di PTC. Subentrato a Jim Heppelmann, sotto la cui guida la società oggi è arrivata a una capitalizzazione di 20,5 miliardi di dollari, Barua ha portato il suo contributo visionario sui mega trend del futuro, in particolare sul ruolo del software quale elemento chiave per capitalizzare e, anzi, ulteriormente amplificare il valore delle aziende nei loro mercati di riferimento. L’occasione è stato il CXO Summit che PTC ha organiz- zato al museo Ferrari a Maranello. Uno strumento di resilienza alle forze esterne Le prospettive che Neil Barua ha offerto nel suo keynote speech si sono concentrate essenzialmente su quelle che ha definito forze esterne, una combinazione di fattori molto spesso imprevedibili, la cui intensità negli ultimi anni è aumentata rendendo sempre più dif- ficile governarle con efficienza. Tra queste: le turbolenze dei mercati, la crescente complessità dei prodotti, i temi tipici della qualità, i vin- coli di compliance e la sostenibilità. In questo scenario, il software si rivela un’arma molto potente per gestire efficacemente tutte queste situazioni, soprattutto in ottica responsiva alle problematiche con- nesse alla complessità dei prodotti e alla loro gestione. Ben si com- prende, dunque, come il software non possa fare a meno di essere considerato un elemento strategico, anzi, una tecnologia strategica. L’efficacia con cui oggi si possono scrivere righe di codice consente al software, e di conseguenza anche ai prodotti hardware, di evol- vere a una velocità molto elevata. A tal proposito è molto significa- tivo l’esempio che Neil Barua ha portato: “Pensiamo alla missione Apollo 11. Ebbene, le linee di codice che allora erano state scritte oggi le ritroviamo nelle logiche che governano un’autovettura, la quale, probabilmente, tra 3 o 4 anni evolverà ulteriormente proprio grazie all’apporto di aggiornamenti software e di ulteriori righe di codice, che renderanno la sua elettronica ancora più personalizza- Ciro Visconti Fonte: foto Shutterstock

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