Ssi_450

78 AUTOMAZIONE OGGI 450 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA S SI tutorial intelligenza artificiale gestione imprenditoriale e crea sicurezza. Avvertire con un certo anticipo le crisi gestendo numeri, analytics finanziari, difende l’a- zienda, la rassicura. Come rassicura chi la finanzia, chi ci lavora, chi la rifornisce di beni e servizi e in ultimo chi da quell’azienda acqui- sta, cioè il cliente. Il sistema è sempre più interconnesso con le intel- ligenze produttive e gestionali e sempre più genera dati che offrono una chiave di lettura che può rassicurare (o allarmare). Individuare il problema prima che si presenti è il risultato finale dell’adozione di sistemi di sicurezza, siano essi produttivi o gestionali. Apprendimento e formazione Apprendimento e formazione sono concetti dalla matrice simile ma grandemente diversi. Sempre di più i sistemi produttivi automatiz- zati e ad alto tasso di robotica pervadono i cosiddetti factory floor. Le aziende trasformano i propri processi produttivi con soluzioni di automazione robotica e le integrano con soluzioni basate sull’in- telligenza artificiale, ad esempio nel controllo qualità. L’intelligenza artificiale apprende con le tecnologie del deep learning e dell’Edge learning a determinare se un prodotto rientra nei limiti qualitativi accettabili o se deve essere espulso prima di entrare nel ciclo del confezionamento o della spedizione. Il tutto a velocità siderali. Il personale umano continua a popolare la fabbrica automatizzata e continua a presidiare il processo di controllo qualità. Ma la diffe- renza tra uomo e macchina è palese e immediatamente intuibile. Così come è necessaria la sicurezza per gli operatori che si muovono in fabbrica nei pressi di un impianto automatizzato, che dev’essere dotato di barriere e di stop, così lo è altrettanto per il personale ad- detto al controllo qualità. In definitiva, in un sistema di controllo qualità che seleziona ed espelle prodotti non ritenuti conformi, in caso di dubbi vale il giudizio umano. La sicurezza data dall’algoritmo nel giudicare un prodotto conforme o non conforme, in caso di dubbio si affida all’uomo che continua a essere presente sulla linea, ad esempio di confezionamento, e che comunque governa, addestra e indirizza l’algoritmo preposto all’attività di controllo e selezione. Un errore può significare danni valoriali belli pesanti; l’eliminazione dell’errore è la collaborazione tra algoritmo e uomo. L’algoritmo che dà sicurezza (sul lavoro) Su ogni luogo di produzione, qualunque essa sia, si possono ve- rificare incidenti ed errori. L’utilizzo della robotica, alimentata dall’intelligenza artificiale, ha favorito nettamente la decrescita dei rischi. L’operatore può oggi lavorare da remoto, governando e controllando azioni e movimenti, magari ripetitivi e proprio per questo più pericolosi se affidati all’essere umano. Anche quella branca della sensoristica che si occupa più specificamente di bar- riere protettive e di protezione di impianti e processi produttivi si è oggi molto evoluta e adotta dispositivi connessi e generanti dati che migliorano la collaborazione uomo-macchina, ampliano il concetto di sicurezza del lavoro, integrano le capacità produttive e come sempre, in definitiva, elevano il concetto di qualità. Tanto più negli impianti in funzione h24 7 giorni su 7. Un robot non ha bisogno di turni di riposo, un’intelligenza artificiale non si stanca, i turni saranno destinati agli operatori che controllano e governano. Ma saranno meno, più specializzati e formati per poter prendere decisioni in casi di necessità. Mettere al sicuro tutto (con intelligenza) L’intera architettura aziendale dev’essere sempre più protetta. Per mantenere la qualità dei prodotti e della produzione, per difendere la reddittività dell’impresa, per proteggere il proprio ruolo sociale e sul mercato, per evitare intrusioni, cyber attacchi e anche intrusioni fisiche nel perimetro aziendale. Il concetto di sicurezza è esteso e oggi sempre più connesso alle intelligenze, artificiali e non. La pro- tezione specialistica, la sicurezza in generale, necessita della con- vivenza tra algoritmo e intelligenza umana. Che però va formata e sostenuta, probabilmente anche da intelligenze artificiali. Sempre più un circolo virtuoso (a volte vizioso) che porta l’essere umano ad affiancarsi a un’intelligenza artificiale per progredire in qualità, efficienza ed efficacia. Abbiamo visto che approfondendo termini come qualità e sicurezza, se non proprio sinonimi, emer- gono concetti in grande prossimità. Qualità e sicurezza sono quello che l’impresa oggi esige, ma lo esige anche il consumatore, l’inve- stitore, il collaboratore, lo controlla il mercato, la concorrenza, le banche, i finanziatori. Qualità e sicurezza che nel Ventunesimo secolo sono permeate dall’intelligenza artificiale, ne sono intrise e rafforzate. E come ho iniziato rivolgendomi aWikipedia per sapere come veniva definito il termine sicurezza, ho fatto qualche ricerca per vedere a cosa i pensatori e le menti note associavano il termine sicurezza. Mi è saltata fuori una frase che vorrei condividere: “Un cassetto di calze di lana. Questo è sicurezza.” Così fa dire Charles M. Schulz a Charlie Brown. L’utilizzo della robotica, alimentata dall’intelligenza artificiale, ha favorito nettamente la decrescita dei rischi Fonte: foto Shutterstock

RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz