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S SI in tempo reale AUTOMAZIONE OGGI 446 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA 75 I Industria 4.0 nel mirino degli hacker Grandi novità ed evoluzioni portano a nuove sfide, innescando al contempo nuove insidie: è quello che oggi sta avvenendo nel web, luogo di pericoli sempre maggiori: secondo i dati dell’ultimo rapporto del Clusit 2023, il nu- mero di attacchi hacker è cresciuto esponenzialmente nel mondo con un +21%. In Italia, gli attacchi sono cresciuti del +169% rispetto all’anno prece- dente, di cui il 7,6% ha avuto un esito positivo, contro il 3,4% del 2021. L’Italia sembra essere così uno dei Paesi maggiormente attaccati dagli hacker, nel mirino in particolare il settore manifatturiero con il 27%, seguito da quello governativo con il 20% degli attacchi. Perché proprio il comparto manifatturiero? Questo settore ha conosciuto in questi anni, grazie anche alla spinta della pandemia, una forte digitaliz- zazione che lo ha reso protagonista di una quarta rivoluzione industriale e teatro di una transizione da una produzione fortemente manuale e analogica ad un’altra sempre più interconnessa. Tuttavia, questa transizione ha eviden- ziato un’arretratezza tecnologica e dei modelli organizzativi che coinvolgono l’intera infrastruttura di sicurezza informatica del Paese. Le aziende, infatti, sono poco consapevoli delle alte probabilità di subire attacchi informatici e i motivi possono essere ricondotti alla mancanza di conoscenza della cyberse- curity e a un mindset arretrato rispetto ai nuovi assetti del business. Secondi alcuni dati di Ermes - Cybersecurity ( www.ermes.company/it ) , realtà italiana selezionata da Gartner nella top 100 delle organizzazioni che sfruttano l’intelligenza artificiale per rilevare e difendere dai sempre più ef- ficaci attacchi alla sicurezza delle aziende, le minacce che possono colpire un’azienda sono copiose. Ciò che preoccupa maggiormente è il furto d’iden- tità/credenziali per il 69%, la presenza di malware per il 62%, la vulnerabilità L’AUMENTO ESPONENZIALE DEGLI ATTACCHI CYBER CHE HANNO COLPITO LO SCORSO ANNO AZIENDE PRIVATE E PUBBLICHE CON GRAVI RICADUTE HA INTERESSATO TANTI SETTORI, IN PARTICOLARE QUELLO MANIFATTURIERO Lorenzo Asuni Trasformazione digitale sì, ma… Una recente ricerca di Panasonic Connect Europe ( https://eu.connect.panasonic.com/it/it ) mostra la fiducia delle aziende verso la tec- nologia in termini di aumento della produttività, ma evidenzia importanti lacune di conoscenza e competenze da colmare per poter com- pletare i progetti di trasformazione digitale. Le aziende europee infatti si aspettano che i progetti di trasformazione digitale tecnologica aumentino la loro produttività in media del 38% in soli 3 anni, con un ritorno sull’investimento (ROI) complessivo previsto in poco meno di 5 anni. Tuttavia, finora, solo il 15% delle aziende in media ha completato i propri progetti di trasformazione digitale. Quasi il 40% degli intervistati ha dichiarato di ritenere che la propria azienda sia in ritardo rispetto alla concorrenza quando si tratta di trasformazione digi- tale. I principali ostacoli all’implementazione delle tecnologie di trasformazione digitale sono stati: mancanza di conoscenze interne (35%), mancanza di risorse e competenze interne del personale IT (32%), preoccupazioni circa l’interoperabilità con l’infrastruttura IT esistente (30%) e mancanza di supporto IT specializzato esterno o consapevolezza dei fornitori specializzati (30%). dei sistemi per il 58%, gli attacchi di phishing, sempre per il 58% e infine per il 25% l’attacco da siti web malevoli. La necessità di protezione dei nuovi confini e paradigmi digitali deve far ripensare i processi esistenti in un’ottica nuova e connessa con il mondo esterno: la cybersecurity non deve essere considerata come un’opzione, ma un’esigenza connaturata al business stesso e alla sua continuità. Defi- nire un dipartimento IT o avvalersi di specialisti per costruire l’architettura di sicurezza dell’azienda costituisce la prima grande sfida delle aziende ma- nifatturiere. Vista la frequenza di data breach e conseguenze economiche e reputazionali negative, a causa di interruzione dell’operatività o estorsione e perdita di dati aziendali, è necessario rafforzare la security awareness e im- plementare nuove soluzioni. “Oggi diventa fondamentale aiutare e guidare un settore importante come quello manifatturiero, e in generale il mondo delle PMI, verso un percorso di evoluzione in ambito cyber. Si tratta a tutti gli effetti della forza motrice del Paese, che spesso è lasciata indifesa e senza supporto. In Ermes, attraverso dialoghi costanti con i nostri clienti, stiamo cercando di costruire percorsi di formazione ed informazione per questo mercato, ma serve sicura- mente un deciso cambio di passo anche da parte del legislatore, che incentivi questi percorsi in maniera facile e snella” ha commentato Has- san Metwalley, CEO e co-founder di Ermes Cybersecurity.

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