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86 AUTOMAZIONE OGGI 446 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA S SI metaverso Maurizio Galardo I l metaverso industriale è un concetto ancora in evoluzione che genera curiosità da parte dei player a livello mondiale ma anche molta confusione, perché non c’è ancora una definizione definita e standardizzata, ad esempio secondo protocolli simili alle logi- che del www per il web, di ciò che il metaverso può rappresen- tare per l’industria, né un allineamento sui vocaboli da utilizzare in merito. Per Aveva, il metaverso industriale rappresenta un contesto in cui attori da diverse discipline possono incontrarsi per condivide- re spunti, contribuire alla risoluzione di un problema o, ancora, mo- nitorare lo status di un impianto fino al singolo asset, reso possibile dall’evoluzione e dalla sinergia di tecnologie esistenti come il cloud, il digital twin e i tool di visualizzazione. Il metaverso è quindi una sorta di contenitore di digital twin, di trusted data, real time data, historical data e il suo sviluppo è legato alla trasformazione del dato da una presentazione in spazio bidimensionale a una visualizzazio- ne tridimensionale, tramite un processo che richiede una potenza computazionale molto elevata, a causa dell’enorme mole di dati ge- nerati normalmente dagli asset di un impianto industriale. Le due anime principali Nella visione di Aveva, l’usabilità del metaverso in ambito industriale è riconducibile a due anime principali, che rappresentano l’approccio end-to-end dell’azienda: da un lato l’engineering, per ciò che riguarda la progettazione di nuovi impianti (greenfield) o l’estensione e la mo- difica di impianti esistenti (browfield), e dall’altro le operation, che in- cludono tutto ciò che concerne la corretta gestione dei processi di un impianto, spaziando dal monitorig & con- trol, alla manuten- zione e risoluzione di problemi, alla forma- zione degli operatori di campo e alla sicu- rezza. La funzionalità principe, in entrambi i casi, è la collabora- zione, resa disponi- bile in tempo reale e da ogni parte del mondo grazie all’accesso a un unico ambiente ricreato virtualmente e fruibile tramite desktop PC, ma anche da un visore VR o tablet. Attualmente, per visualizzare le informazioni delle operation di un impianto si ricorre a sale di controllo con pannelli fisici di grandi di- mensioni per la visualizzazione dei dati in 2D. Virtualizzare i pannelli delle sale di controllo in un ambiente collaborativo del metaverso, con le dovute attenzioni ai temi di cybersicurezza, consentirebbe a team di lavoro remoti di beneficiare in maniera contestuale e aggregata di tutti i parametri vitali di un impianto, facilitando la collaborazione. Se si declinasse la virtualizzazione del metaverso sugli asset fisici dell’impianto, grazie a un’evoluzione di ciò che è attualmente possibile fare con il digital twin, la cooperazione fra i connected worker assumerebbe una valenza ancora maggiore, per- ché consentirebbe di interagire e visionare gli asset in un ambiente immersivo verosimile a quello reale, simulando scenari e guidando contestualmente gli operatori sul campo in modo più preciso per la risoluzione di un problema, attraverso una filiera connessa. Collaborazione maggiore Nel mondo engineering il potenziale di cooperazione del metaverso si esprime, ad esempio, per la design review che, con i processi analogici odierni, si svolge coinvolgendo in un meeting fisico tutti gli stakehol- der del progetto, dal proprietario dell’impianto ai responsabili di ogni disciplina, elettrica, di processo e sicurezza, per visionare il progetto assemblato in tutte le sue parti, eseguire test e discutere di eventuali problematiche. L’utilizzo del metaverso consentirebbe di virtualizzare gli ambienti, sia riproducendo la sala riunioni in cui si condividono dati e layout del progetto, sia ricreando gli asset dell’impianto, così come appaiono in progetto, per visionare in 3D e in un contesto immersivo eventuali clashes o svolgere test ergonomici il più fedeli alla realtà possibile. Questo potenziale si traduce in maggiore agilità di collabo- razione fra team, ma anche in un notevole risparmio di tempi, costi ed emissioni legati ai viaggi e agli spostamenti degli stakeholder. La collaborazione è dunque l’elemento cardine che fa evolvere il concetto di connected worker, partendo dal digital twin tramite nuove modalità di visualizzazione dei dati, rappresentando il vero core-feature del metaverso industriale. Aveva - www.aveva.com Ilmetaversoapplicato all’automazione, si può? Alla domanda risponde Aveva che sta lavorando per realizzare dei tool in grado di agevolare la cooperazione tra i connected worker e unire i punti della filiera Se si declinasse la virtualizzazione del metaverso sugli asset fisici dell’impianto, la cooperazione fra i connected worker assumerebbe sempre più una valenza, perché consentirebbe di interagire e visionare gli asset in un ambiente immersivo verosimile a quello reale Fonte: foto Shutterstock

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