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AUTOMAZIONE OGGI 446 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA 83 S SI metaverso rilevante di questi sistemi, con una crescita nelle implementazioni del 36% prevista per il 2027. Lo studio ha preso in considerazione i vantaggi ottenuti con i progetti analizzati, evidenziando che il digi- tal twin ha consentito un miglioramento delle performance fino al 15% in vari ambiti, dalle vendite ai tempi di consegna. Altre oppor- tunità rilevate riguardano la riduzione del rischio (specie in contesti industriali dove la possibilità di operare su versioni digitali degli ambienti riduce l’esposizione all’operatività in ambienti pericolosi); la possibilità di aumentare l’efficienza grazie a simulazione, verifica di anomalie e processi; la formazione delle persone. Non ultime, vengono anche delle considerazioni di sostenibilità: infatti il 57% degli esperti intervistati ritiene che il digital twin sia un key driver in questo senso. Lo sviluppo di digital twin che riescano a riprodurre ogni aspetto di un processo produttivo industriale è la condizione per introdurre nel contesto digitale anche l’interazione tra le di- verse figure professionali coinvolte; in un digital twin reso colla- borativo, le persone potranno lavorare in parallelo sui vari aspetti, ma anche sperimentare insieme gli effetti di una simulazione o analizzare i dati relativi a un fermo macchina da tutti i diversi punti di vista. Questa possibilità crea una nuova ‘intelligenza’ collettiva sui processi e sulle attività produttive che dischiude i vantaggi evi- denziati dalla ricerca di Capgemini e consente a nuovi interlocutori, non solo tecnici, ma anche nel management, nelle vendite ecc., di entrare in gioco, con una visione sempre più olistica. Dal punto di vista umano, rappresenta un cambiamento nelle modalità ope- rative, e nelle aspettative delle persone, assimilabile a quello che è avvenuto nel momento in cui le tecnologie della mobility sono ‘tracimate’ dal mondo reale a quello aziendale. il settore è diventato via via più maturo. Secondo l’Osservatorio Transizione 4.0 elaborato dalla School of Management del Poli- tecnico di Milano, nel 2021 il mercato italiano afferente a tutti gli aspetti dell’Industria 4.0 aveva già superato i 4,5 miliardi di euro di valore, continuando a crescere in modo ininterrotto rispetto agli anni precedenti, compreso il 2020 della pandemia. Le soluzioni più diffusamente adottate riguardano la sfera dell’In- dustrial Internet of Things, supportata da analytics e software; un dato molto importante nel momento in cui si voglia esplorare lo scenario evolutivo del metaverso, spazio virtuale immersivo e inte- rattivo, dato che, come prima condizione di esistenza, ha bisogno della digitalizzazione e connessione degli asset fisici attraverso l’In- dustrial IoT (IIoT) e i sistemi di controllo locale. L’IIoT, però, è soltanto una delle tecnologie abilitanti che devono essere introdotte perché il metaverso diventi una realtà. I pas- saggi sono diversi. Per arrivare a un vero e proprio metaverso in- dustriale, dopo aver gettato le fondamenta con l’IIoT e i dati, è necessario sviluppare le capacità software - i digital twin di mac- chine e processi, dei sistemi, degli edifici - che possano permettere di usare i dati. I dati devono essere disponibili in modo unificato per tutte le esigenze: dall’operatività alla gestione dei processi, dall’asset management e manutenzione alla gestione dell’energia e alle attività volte alla decarbonizzazione e sostenibilità, con l’o- biettivo, insomma, di tessere un ‘filo digitale’ che attraversa tutto il ciclo di vita e tutti gli aspetti del business. Il ‘centro di raccolta dei dati’ deve essere sviluppato in ottica interoperabile: basandosi su standard di settore, con un approccio aperto e agnostico, potrà abilitare lo sviluppo di analytics evolute e capacità di visualizza- zione e collaborazione nell’ecosistema che comprende OEM, part- ner, system integrator. Ogni elemento deve essere progettato e realizzato fin dall’inizio integrando in maniera nativa tecnologie e processi di cybersecurity adeguati al contesto industriale, OT e IT. E poi serve un forte investimento sulle persone e sulle loro com- petenze per operare in un mondo che ha nuove coordinate. Questa rapida disamina dei ‘requisiti’ per muoversi nella direzione del metaverso potrebbe sembrare scoraggiante. L’asticella è posta molto in alto, ma ciò non significa che si debba rinunciare: è pos- sibile affrontare questo scenario, che non raramente viene asso- ciato all’Industria 5.0 proprio come si è affrontata la transizione 4.0, gettando le basi, iniziando a sperimentare su singoli progetti, individuando casi d’uso che mettano più rapidamente a portata di mano vantaggi concreti. Dal digital twin al metaverso, per una nuova intelligenza collettiva Rispetto al percorso sopra descritto, le aziende che stanno guar- dando al potenziale della virtualizzazione di ambienti, processi e operatività stanno iniziando a lavorare soprattutto sul digital twin. Uno studio di Capgemini diffuso nel 2022, basato sull’analisi di circa 800 progetti di digital twin e su interviste e approfondimenti con esperti di settore, prevede a livello mondiale una diffusione In un digital twin reso collaborativo, le persone potranno lavorare in parallelo sui vari aspetti, ma anche sperimentare insieme gli effetti di una simulazione o analizzare i dati relativi a un fermo macchina da tutti i diversi punti di vista Fonte: foto Shutterstock

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