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74 AUTOMAZIONE OGGI 443 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA Un’evoluzione necessaria S SI DIGITALIZZAZIONE E SOSTENIBILITÀ SONO I DUE TEMI CHIAVE SUI QUALI LE AZIENDE DEVONO INVESTIRE STRATEGICAMENTE PER EVOLVERE VERSO UN’INDUSTRIA 5.0. LA CONFERMA DAL PALCOSCENICO DI FORUM SOFTWARE INDUSTRIALE 2022 S SI in tempo reale Dalla pandemia alla recessione Secondo un nuovo studio di Appian ( www .appian.it ) , i responsabili dell’IT in azienda sentono di avere oggi un posto al tavolo delle de- cisioni aziendali; tuttavia, la loro capacità di guidare la business agility potrebbe avere vita breve. Il 73% dei developer italiani sostiene che la propria organizzazione sta già spostando l’attenzione da progetti di innovazione a iniziative di riduzione dei costi, il che potrebbe arrestare l’accelerazione impressa dalla pandemia all’introduzione rapida di nuove tecnologie e soluzioni. Questo spostamento del focus nelle strategie aziendali potrebbe avere implicazioni dannose per la crescita e la trasformazione tecnologica delle imprese in un momento in cui l’agilità e le nuove idee dovrebbero invece essere incoraggiate. ‘Digitale e industria: il futuro è adesso’: questo il titolo dell’edizione 2022 di Forum Software Industriale (https://forumsoftwareindustriale.it ), evento organizzato a Milano dal Gruppo Software Industriale di Anie Automa- zione ( https://anieautomazione.anie.it ) , con il supporto di Messe Frankfurt Italia ( www.messefrankfurt.it ) . Le aziende che progettano, sviluppano e di- stribuiscono soluzioni software per l’industria, insieme a realtà specializzate nella fornitura di soluzioni per la sicurezza dei sistemi, fornitori di tecnologie OT e integratori di sistemi, hanno focalizzato l’attenzione su due temi car- dine per il futuro dell’industria: digitalizzazione e sostenibilità. L’analisi di Fabio Massimo Marchetti, vice-presidente di Anie Automazione e presidente del Gruppo Software Industriale, parte da una ‘buona notizia’: l’I- talia si sta confermando la seconda industria manifatturiera a livello europeo dopo la Germania. “Il contesto però è estremamente complesso. Ci sono i noti problemi legati al costo dell’energia, alle materie prime, ai componenti elettronici e le difficoltà connesse alle catene di fornitura. I dati ci dicono che la situazione resterà tale per tutto il 2023 ma, grazie all’elevato back-log Ilaria De Poli @depoli_ilaria accumulato in precedenza, il calo degli ordinativi si avvertirà tardivamente: servirà tutto il 2023 per smaltire gli ordini già in casa. Un macro-trend di cui si deve poi tenere conto è legato al cambiamento delle scelte di consumo di chi non è abituato a vivere con l’inflazione. Oggi non si valuta più il solo costo ma anche la sostenibilità. Consapevoli di questo, le aziende sono chiamate a ripensare i propri processi e l’intera supply chain in un’ottica di maggiore ef- ficienza, efficacia e flessibilità. E per arrivare a questo è fondamentale porre al centro l’uomo, la sostenibilità e le competenze digitali, creando sinergia fra aziende, persone, contesto ed ecosistema”. Digitalizzazione e sostenibilità vannoquindi di pari passo: “Le tecnologie digitali sono abilitatrici di sostenibilità: la digitalizzazione aumenta l’efficienza e l’effi- cacia dei processi che diventano maggiormente sostenibili. Digitalizzare vuol dire fare sostenibilità, e per essere sostenibili occorre digitalizzare. Le aziende devono porre i principi ESG di sostenibilità, etica e inclusione, al centro del loro percorso di business, evolvendo così dal paradigma 4.0 al 5.0. Non si tratta più di risolvere problematiche ‘tattiche’ immediate, senza una vera ‘strategia’, è ora tempo di evolvere: la tecnologia e i dati non vanno impiegati solo per intervenire sugli sprechi e ottimizzare le risorse. Occorre ampliare il concetto di Industria 4.0, basato sulla centralità della tecnologia e dei dati, per inclu- dere persone e ambiente in un’ottica di azienda umano-centrica e soste- nibile, un’Industria 5.0” ha concluso Marchetti. “A chiedere più sostenibilità, del resto, non è solo il mer- cato, ma le stesse PMI”. Intervista a Fabio Massimo Marchetti
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