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78 AUTOMAZIONE OGGI 442 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA S SI blockchain Blockchainper le industrie Di blockchain se ne parla tanto ma molto spesso gli addetti ai lavori ne sanno poco, non sono a conoscenza dei suoi vantaggi e quali possono essere le sue criticità Beatrice Chiari L a blockchain è una tecnologia sempre più al centro dell’at- tenzione e, sebbene non sia più una novità, rimangono an- cora molti dubbi e domande a cui dare una risposta. Come alcuni sapranno, la prima blockchain decentralizzata è stata concettualizzata nel 2008 da una persona (o più probabil- mente da un gruppo di persone) nota come Satoshi Nakamoto. Questa tecnologia, quindi, esiste già da parecchio tempo, sebbene il boom lo stia vivendo soltanto in questi ultimi tempi. Coloro che non sono ‘addetti ai lavori’ spesso ne sanno poco, non sono a cono- scenza dei suoi vantaggi e quali possono essere le criticità di questa tecnologia. Spesso la parola blockchain viene associata alle cripto- valute, tuttavia non è propriamente così e il perché verrà analizzato in questo articolo. La definizione di blockchain La parola blockchain nasce dall’unione di due parole ‘block’ e ‘chain’, che in italiano si possono tradurre come ‘catena di blocchi’, ed è il termine stesso che definisce la tecnologia. Quindi questa catena di blocchi che cos’è? I block sono anche conosciuti come nodi, i quali sono collegati tra loro e formano una rete peer-to-peer, più o meno come la rete Internet che ci risulta molto più familiare. La differenza con il web è rappresentata dal legame che c’è tra questi nodi, poi- ché non sono ‘centralizzati’, non essendoci un nodo centrale che gestisce e trasferisce le informazioni. In sostanza questi nodi sono ‘decentralizzati’ e sono in grado di comunicare senza la necessità di avere un nodo centrale. Un’altra caratteristica principale è che i nodi sono crittografati e questo permette loro di comunicare in modo sicuro. Essi vengono utilizzati per registrare le transazioni o i dati su molti computer in modo tale che qualunque blocco fra quelli coin- volti nell’operazione non possa essere modificato retroattivamente. Di conseguenza, nel caso si volesse effettuare una modifica retro- attiva, verrebbero alterati tutti i blocchi successivi. Inoltre, la catena di blocchi sfrutta le caratteristiche di una classica rete informatica e ciò permette di gestire e aggiornare in modo sicuro un registro co- mune. Il registro comune contiene dati, transazioni e informazioni e questo spiega il perché non è necessario un nodo centrale per il controllo e la verifica delle operazioni. Per meglio comprendere il concetto di rete e operazionalità in rife- rimento alla blockchain, iniziamo a capire la suddivisione della tipo- logia di rete e poi proviamo a fare un esempio pratico. Rete aperta: la rete si definisce aperta quando i nodi che ne fanno parte sono in grado di comunicare tra loro e verificare in qualunque momento lo stato del registro. Rete aperta significa anche che chi è esterno alla rete può consultare, ma non modificare, il registro delle operazioni. Rete condivisa: in questo caso sono i nodi a condividere lo stesso registro e ne comunicano i propri movimenti all’interno della rete. Come per la rete aperta, tutti coloro che sono esterni alla rete pos- sono visionare il registro. Rete distribuita: i nodi non sono controllati da un’entità centrale e possono essere distribuiti in qualsiasi parte (del mondo). Una volta identificate le tipologie di rete, immaginiamo ad esempio il caso di una persona (che chiameremo A) la quale vuole inviare un documento a una persona chiamata B. Riguardo al funzionamento della blockchain, A nonmanderà il file originale del documento, tut- tavia B riceverà comunque una copia documento. La copia del docu- mento è passata attraverso un nodo centrale che lo ha codificato e smistato inviandolo da A a B. A trasmissione avvenuta, A e B avranno un file contenente il documento e ciò significa che il documento è stato duplicato. Se si parla di file o informazioni da trasmettere questa modalità è perfetta, tuttavia, cosa succede se A dovesse in- viare a B una somma di denaro? Per ovvi motivi B non potrà mai
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