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AUTOMAZIONE OGGI 434 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA 73 S SI in tempo reale SI L’intelligenza aziendale è il nuovo fronte di battaglia Più un’impresa è intelligente, più ha la possibilità di prendere decisioni mi- gliori a livello strategico, tattico e operativo. Decisioni migliori portano ov- viamente a risultati migliori in minor tempo, riducendo sprechi di denaro, di risorse e malumori di clienti e fornitori. Ma cosa significa, per un’azienda, essere intelligente? IDC ( www.idcitalia.com ) definisce ‘intelligenza aziendale’ la capacità di un’organizzazione di sintetizzare le informazioni di cui ha bisogno per apprendere, applicando la conoscenza risultante su larga scala. Per essere veramente intelligenti, le imprese devono sfruttare gli investimenti in tec- nologia e concentrarsi sulle proprie risorse. Le imprese vincenti su questo fronte sono quelle in grado di apprendere continuamente e di adattarsi a questo apprendimento più velocemente dei concorrenti. Gli ultimi studi condotti da IDC su migliaia di organizzazioni in tutto il mondo hanno evi- denziato proprio questo. Dal 70% dei CEO nel 2020 si è passati all’83% del 2021 che esprime la necessità che le proprie organizzazioni sianomaggior- mente guidate dai dati. L’87% dei CXO, Chief Experience Officer, in gene- rale afferma che far diventare la propria un’impresa intelligente è oggi la loro priorità principale. Secondo IDC, è molto importante per le aziende investire non solo nello sviluppo delle capacità di sintesi, capacità di ap- prendimento e fornitura di conoscenza su larga scala. Data warehouse in cloud, reti di conoscenza e piattaforme di intelligenza artificiale sono per esempio alcune delle tecnologie che creano le fondamenta dell’intelligenza aziendale. Ma sarebbe un errore fermarsi qui. Le imprese devono anche sviluppare una cultura aziendale centrata sull’utilizzo dei dati, sulla colla- borazione con i dati e sull’innovazione con i dati, rendendo questa cultura una componente della propria identità. IDC prevede che la spesa per servizi e soluzioni di analisi e gestione dei dati continuerà a crescere con un tasso a due cifre. Se gli investimenti aumen- tano con questo ritmo, perché allora soltanto il 29% delle organizzazioni intervistate da IDC afferma di essere ‘molto preparata’ ad affrontare le sfide sul fronte dei dati nel prossimo futuro? Perché gli ostacoli a livello culturale, e non tecnologico, rappresentano il maggior freno alle iniziative aziendali sui dati per il 90% delle imprese. È così quindi che entro il 2024, IDC prevede che le aziende che non saranno in grado di controllare la crescita dei dati, la capacità di analisi e il proliferare di silos decisionali sperimenteranno un raddoppio della povertà d’attenzione con l’incapacità di apprendere e tra- sformare la conoscenza in un vantaggio competitivo. ENTRO IL 2024, IDC PREVEDE CHE LE AZIENDE INCAPACI DI CONTROLLARE LA CRESCITA DEI DATI E IL PROLIFERARE DEI SILOS DECISIONALI SPERIMENTERANNO L’IMPOSSIBILITÀ DI TRASFORMARE LA CONOSCENZA IN VANTAGGIO COMPETITIVO Carlotta Veloso Internet of Everything on line La crescente interconnessione di oggetti, processi, dati e persone è una delle caratteristiche che definiscono il nostro tempo e la condizione necessaria per la rivoluzione digitale che stiamo vivendo. Nel 2020, sono stati stimati circa 50 miliardi di dispositivi connessi in tutto il mondo, con una crescita esponenziale prevista nei prossimi anni. Solo in Italia, il mercato dell’Internet of Things aveva un valore pari a 6 miliardi di euro nel 2020, con tassi di crescita del 25% nel periodo pre-pandemico, secondo l’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano. Oggi, infatti, la rete di connessioni è così vasta e varia che abbiamo superato il concetto di Internet of Things. Sta nascendo l’era dell’Internet of Everything (IoE): un nuovo paradigma che porta con sé opportunità senza precedenti per le nostre aziende. Le tecnologie necessarie per abilitare un progetto IoE sono già disponibili ma la vera sfida oggi è portare l’IoE al centro della strategia di business. Come? Secondo Advanced Technologies ( www.adv-tech.it ) In primo luogo, è necessario considerare l’IoE come uno dei fattori critici di successo e adottare una metodologia di implementazione efficace, basata sul collegare i dispositivi; conservare e arricchire le informazioni raccolte; applicare i dati al processo decisionale attraverso analisi avanzate; distribuire le informazioni elaborate in modo che raggiungano tutte le aree dell’azienda in modo omogeneo; e monetizzare i miglioramenti ottenuti nei processi, nelle operazioni, nell’approvvigionamento e nel customer care. In secondo luogo, è fondamentale integrare correttamente la sensoristica nei sistemi legacy delle aziende. Poi è essenziale scegliere il giusto modello di connettività e infine è necessario applicare un layer di intelligenza artificiale per estrarre pieno valore dai dati disponibili e metterli al servizio del processo decisionale. Foto di Gerd Altmann da Pixabay

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