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AUTOMAZIONE OGGI 424 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA 81 Programmazione S SI dere al meglio alle esigenze dell’utente, per esempio la possibilità di adattare in pochi passaggi lo stesso progetto su pannelli di diverse dimensioni. Vi sono diversi stratagemmi per guadagnare tempo e quindi ridurre notevolmente i tempi di avvio e di manutenzione, per esempio la simulazione del pannello sul PC permettendo di interagire allo stesso modo dell’oggetto fisico. I progettisti appartenenti alle aziende più strut- turate hanno l’esigenza di un utilizzo orientato alla progettazione interna- zionale, tramite tastiere predefinite per lingue specifiche, possibilità di cambiare le unità di misura in tempo reale in base alla lingua di visualizzazione, ma anche poter ottimizzare i tempi di sviluppo nel gestire applicazioni con un gran nu- mero di controlli di visualizzazione dello stesso tipo. Le continue informazioni A Galileo viene riconosciuto come punto di forza proprio questa pecu- liarità nell’utilizzo degli ‘user control’. Per toccare con mano farò l’esempio di un’applicazione con dati per dieci mo- tori diversi. Si potrebbe creare un grafico e assegnargli la velocità per il motore 1. Si potrebbe poi copiare il grafico e asse- gnargli la velocità per il motore 2 ecc. Per evitare di dover assegnare un gran numero di parametri in casi come que- sti, si può lavorare con parametri di ingresso che dovrebbero essere visti come una sorta di metatag. Questo tipo di ap- proccio può essere usato per assegnare i tag a un intero set di parametri con una singola definizione di assegnazione. Un ulteriore vantaggio è che nel momento in cui viene effet- tuata una modifica su un elemento, questa si propagherà a tutti gli altri elementi. Questo approccio di programmazione evita, non solo i classici copia incolla, ma anche gli errori di distrazione che inevitabilmente si trovano durante l’utilizzo. A detta di molti è ormai impossibile rinunciare alle funzioni di debug di cui i moderni software dispongono, basti pen- sare alla differenza tra Codesys 2 e Codesys 3 in cui le fun- zioni di inserimento assistito e la moderna gestione delle librerie permettono una quasi totale riduzione degli errori di inserimento. Come detto in precedenza, ormai anche la macchina più semplice deve necessariamente raccogliere informazioni dai sensori in campo per avere una buona base dati da ana- lizzare, conoscere le correnti assorbite dai motori per valu- tare il comportamento meccanico della macchina, monitorare anche gli organi di comando dei vari attuatori in modo da poter determinarne l’usura. In buona sostanza i dati presenti nei programmi sono aumentati a dismisura, e, come se non bastasse, devono essere graficati, storicizzati ed anche elaborati, richie- dendo una capacità di calcolo sempre maggiore. Ciò va di pari passo con la potenza dei software e dell’hardware disponibili in commercio, e non preoc- cupa affatto. Infatti, la maggior parte degli utenti conosce e utilizza una per- centuale delle potenzialità che i prodotti possono offrire. Invece, è decisamente più importante l’esperienza di utilizzo: avere poche regole chiare che permet- tano di incrementare di volta in volta le conoscenze. Lo testimonia il fatto che molti dei nostri clienti hanno iniziato a utilizzare Galileo in abbinamento a un micro PLC/smart relè come Easy-E4 che, come rivela il nome, nasce per garantire un’esperienza di programmazione sem- plice e intuitiva sviluppata anche per i neofiti della programmazione. La comunicazione con le apparecchiature Per quanto riguarda le linee di automa- zione più complesse la macchina co- munica direttamente con il gestionale, allo stesso modo, nelle automazioni più semplici è comunque richiesta la possibilità di memorizzare le variabili di processo su una periferica USB connessa al qua- dro, lo sviluppo di interfacce web basate su Htlml5 al fine di abilitare la supervisione remota delle macchine o la manu- tenzione predittiva/preventiva, utilizzando ad esempio un browser web di un qualsiasi dispositivo. Negli stabilimenti produttivi del futuro gli esseri umani do- vranno sempre più rimanere in comunicazione con le ap- parecchiature per gestire il parco macchine al meglio. Gli smartphone accompagnano la nostra giornata quotidiana, e gli sviluppatori sono volti alla ricerca di una fruizione il più possibile ‘naturale’ e ‘intuitiva’. I dispositivi HMI delle mac- chine automatiche cercano di riprodurre il più possibile l’u- tilizzo degli stessi smartphone, infatti, l’adozione e utilizzo di una data tecnologia non solo influenza l’efficienza produt- tiva, ma è alla base della ‘fiducia’ degli utenti nell’adottarla e, ancor più importante, della loro salute psico-fisica. Perché l’interfaccia web rappresenta un aspetto rilevante tanto quanto l’interfaccia di funzionamento? L’architettura Gli smartphone accompagnano la nostra giornata quotidiana, e gli sviluppatori sono volti alla ricerca di una fruizione il più possibile ‘naturale’ e ‘intuitiva’

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