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Stampanti 3D dal prototipo al processo OBIETTIVO: CREARE PIÙVELOCEMENTE PROTOTIPI E COMPONENTI PER PERSONALIZZARE IL PROCESSODI PRODUZIONE in tempo reale S SI Carlotta Veloso Sicurezza End-to-End Eurotech ( www.eurotech.com ) collabora con Infineon Techno- logies ( www.infineon.com ) per offrire il massimo livello di sicu- rezza per soluzioni Edge IoT. Il Trusted Platform Module (TPM) di Infineon, integrato negli IoT Edge Gateway di Eurotech, pro- tegge l’identità dei dispositivi. Ciò è particolarmente importante per le fasi di provisioning e per la gestione del life-cycle verso le piattaforme cloud pubbliche. Il TPM funge da ‘cassaforte’ per dati sensibili, come l’identità digitale dei dispositivi connessi, ri- ducendo in modo significativo il rischio di perdita dati o down- time di produzione dovuti a cyberattacchi. Per semplificare l’implementazione del TPM in applicazioni Edge IoT, Eurotech e Infineon offrono un ambiente hardware e software integrato. zenon si rinnova È disponibile l’ultima versione della piattaforma software zenon di Copa-Data ( www.copadata.com ), la 8.10, e la nuova versione del software di report e analisi zenon Analyzer 3.30. Per Gerald Lochner, head of product management di Copa-Data, le sfide dei nostri tempi sono chiare: “Abbiamo sviluppato zenon per soddisfare i requisiti dello stato dell’arte nel campo dell’auto- mazione. La nostra piattaforma software è ora più veloce, efficiente, connessa e sicura che mai. Anche in questo ciclo di sviluppo, abbiamo seguito per i nostri clienti la filosofia del nostro fon- datore Thomas Punzenberger: C’è sempre un modo più sem- plice”. 90 AUTOMAZIONE OGGI 416 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA Le stampanti 3D? Non servono solo per realizzare prototipi in modo più veloce, sono utili anche alla creazione di strumenti e attrezza- ture personalizzate per le linee di produzione. È quanto emerso da un sondaggio sottoposto a un centinaio di imprenditori e progettisti vicentini durante un incontro dedicato alla ‘manifattura agile’: il tema indica il nuovo modo di progettare e produrre consentito dalla cosiddetta Industria 4.0 e in particolare dalle stampanti 3D. L’incontro è stato promosso da QI Factory ( www.qifactory.com ) , che da poco è diventata partner ufficiale di Technimold ( www.technimoldsistemi.com ) nella rivendita di stampanti 3D Stratasys ( www.stratasys. com ), importantemarchio internazionale del settore. Spiega Alessio Caldano, responsabile settoremanifattura additiva di The3Dgroup, di cui fa parte Technimold: “Siamo stati i primi a portare in Italia le stampanti 3D industriali, nel 1992. Da allora il nostro Paese, grazie anche alla particolarità del suo tessuto produttivo fatto di tantissime PMI, è arrivato a detenere il 3,3% dei macchinari per la stampa additiva. Il Veneto rappresenta da questo punto di vista un’area dal grande potenziale, la cui creatività si vede già nell’utilizzo che si fa o si vuole fare di queste stampanti. Se per il 60% degli intervistati infatti la stampante 3D sarà dedicata alla creazione di prototipi, c’è un 27% che vede l’occasione per personalizzare ancora di più la produzione e adattare le macchine alle proprie esigenze. Anche per questo abbiamo voluto siglare l’accordo con QI Factory, per essere più presenti in un settore in cui l’assistenza ha un ruolo chiave per consen- tire di sfruttare le tecnologie. Per la grande maggioranza, 67%, l’obiettivo di una stampante 3D è velocizzare il tempo di svi- luppo dei prodotti. Racconta Giuseppe Ciranna, direttore di QI Factory: “si passa da alcune setti- mane, a volte mesi per fare i prototipi, a pochi giorni con la stampante 3D; senza contare il fatto che si possono fare decine di prove leg- germente diverse, senza bisogno di limitarsi a una perché lo stampo costa migliaia di euro. Noi siamo molto attivi sulle province di Vicenza, Padova e Treviso, con aziende del settore dello sportsystem, della ceramica e dell’elettronica che hanno ben capito questo potenziale. È pur- troppo sottorappresentato il mondo orafo, che amio parere avrebbe un grande potenziale per il suo essere ametà tra l’artigianale e l’industriale”.
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