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S SI esperienze interagiscono tra loro solamente nel mondo digitale. Uti- lizzando il modello di schedulazione Flex abbiamo così si- mulato in dettaglio le risorse e i vincoli produttivi dei due siti produttivi: per ciascuno stabilimento il sistema Flex APS schedula il portafoglio ordini per il successivo mese di pro- duzione, ottimizzando l’impegno delle risorse, le sequenze e le cadenze produttive. Il risultato è analizzabile tramite un Gantt interattivo che rappresenta graficamente l’utilizzo delle macchine e i vincoli di produzione. In questo modo il sistema permette alla pianificazione centrale di Trelleborg Wheel Systems di simulare la domanda di lungo periodo, creando diversi scenari sulla capacità del piano. Inoltre, con- sente di valutare in un’ottica preventiva il programma di pro- duzione di ciascun sito in funzione degli obiettivi di vendita. In questo modo, ogni stabilimento riceve ordini già verificati sulla base di obiettivi ottimizzati e fattibili”. Performance e produttività I risultati sono stati concreti. “Il progetto è partito dallo sta- bilimento ‘solid tires’ dello Sri Lanka, per il quale abbiamo ottenuto risultati tangibili sotto due punti di vista. Il primo è quello delle performance: in due anni i volumi di produ- zione sono aumentati del 15% e il livello di servizio al cliente in termini di on time delivery ha superato il 91%, mentre l’accuratezza delle previsioni è passata dal 79 al 90,1%” ha ricordato Setteceli. “Il secondo aspetto è quello del vantag- gio rappresentato dalla riduzione, pressoché immediata, dei giorni di lavoro del 3,6% in due anni”. Sulla base degli ottimi risultati del pilota, il progetto è stato esteso anche allo stabi- limento dedicato agli pneumatici del settore agricolo (light agro-tires) dello Sri Lanka. “Anche in questo secondo caso abbiamo riscontrato un mi- glioramento della produttività di circa il 10% in due anni, e del servizio al cliente in termini di affidabilità delle date di consegna”. I fattori vincenti del progetto, che, sulla base dei risultati ottenuti, è stato recentemente esteso anche ai siti produttivi in Cina, sono da riscontrarsi, secondo Setteceli, da un lato nella capacità di Trelleborg Wheel Systems di definire alcune necessità di business ben precise e peculiari e, dall’al- tro, nella flessibilità dello strumento Flex e nella capacità di Tecnest di configurarlo e adattarlo a un modello produttivo molto particolare come quello di Trelleborg. “Non si è trattato della semplice implementazione di uno schedulatore di produzione: grazie a Flex abbiamo abilitato un vero e proprio sistema di intelligence centrale in grado di gestire e tenere sotto controllo la produttività dei vari stabi- limenti, considerando tutti i diversi vincoli produttivi world- wide”. Tecnest - www.tecnest.it

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