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e il tempo potrebbero rendere più difficile il rilevamento di oggetti e della loro velocità. Secondo Salman, il design dell’antenna deve controllare strettamente la distribuzione dell’energia di radia- zione, focalizzandola sulle aree della strada sotto osservazione e riducendo al minimo l’emissione di energia in luoghi che non inte- ressano il sensore. Usando un software di simulazione, è possibile determinare la posizione ottimale per ciascun sensore in un veicolo autonomo. Come la simulazione permette di convalidare i radar Il software di simulazione aiuta a sviluppare e convalidare i sistemi radar e le loro interazioni con le varie parti dell’automobile in un mondo digitale. La simulazione utilizza tecnologia ‘shooting and bouncing ray’ per valutare virtualmente le performance di un sistema radar. In altre parole, questa simulazione determina come il sistema radar virtuale rileva altri veicoli virtuali, oggetti fissi e condizioni stradali su una strada virtuale. Il sistema verifica i segnali e le indicazioni target che vengono restituite dal sistema radar. Le prestazioni del sistema possono quindi es- sere visualizzate come una serie di mappe Doppler. Pe Salman è una tecnica potente per valutare le prestazioni del radar con un ciclo completo di simu- lazioni che coinvolge il sensore radar, gli algoritmi di rilevamento, i sistemi di sicurezza avanzati, i sistemi di controllo dei veicoli e le dinamiche del veicolo. L’automobilista medio tiene due occhi sulla strada, quasi sempre. Ma un veicolo autonomo, o i sistemi avanzati di assistenza alla guida (Adas), possono avere cinque o anche sei radar che monito- rano costantemente il traffico e le condizioni della strada. Questi sensori non distolgono l’attenzione dalla guida per cambiare la sta- zione radio o giocare a Pokémon Go. Appena avvertono un poten- ziale pericolo, comunicano all’auto di fuggire alla velocità della luce. In teoria, il sistema di guida autonoma può essere il sistema di guida più sicuro in assoluto. Ma quanto sono accurati questi sistemi radar? Come ha osservato Laila Salman, lead application engineer di Ansys ( www.ansys.com ) , in futuro, il radar avrà probabilmente un livello si- gnificativamente più alto di funzionalità, con la capacità di immagi- nare lo scenario sulla strada, rilevare e tracciare oggetti od ostacoli. I radar potranno persino individuare percorsi sicuri in situazioni di pericolo e saranno in grado di monitorare le condizioni della strada, anche localizzando e segnalando la pre- senza di buche e detriti. Gli ingegneri utiliz- zano software di simulazione per garantire questo livello di sicurezza nei veicoli au- tonomi e nei loro sistemi radar. Effet- tuando una simulazione su un progetto candidato per un sistema radar a 77 GHz a media portata montato frontalmente, Salman ha constatato che il monitorag- gio del traffico e della presenza di oggetti fino a 50 metri predice accuratamente la posizione dell’oggetto a 0,1 m e la sua velocità a 0,2 m/s. È stato rilevato che paraurti, fascia, griglia e posizione del sensore potreb- bero influenzare la precisione del dispositivo di rilevamento. Anche i materiali di queste parti di automobili, i loro strati di vernici/lacche Radar che controlla… la strada OTTIMIZZAZIONE DEI RADAR PER VEICOLI AUTONOMI E SISTEMI ADAS INUNMONDO VIRTUALE 76 AUTOMAZIONE OGGI 410 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA in tempo reale S SI Mark Ravenstahl Schneider Electric: nuova sede nell’area di Bologna Schneider Electric ( www.schneider-electric.it ) ha inaugurato una nuova sede a Casalecchio di Reno (BO), al cuore di un territorio centrale per l’industria italiana. La nuova sede ospita gli uffici commerciali dell’area Emilia Romagna Marche, un centro di competenza dedicato ai costruttori di macchine per il packaging e un Innovation Hub dedicato a tutte le tecnologie più innovative legate alla digitalizzazione del settore industriale e dell’energia che Schneider Electric propone attraverso EcoStruxure, una piattaforma e architettura aperta e basata sull’Internet delle Cose rivolta al mondo dell’industria, dell’energia, delle infrastrutture, degli edifici e dei data center. Il gruppo ha altri sei siti industriali come la smart factory di Stezzano, in provincia di Bergamo, dedicata alla produzione di soluzioni smart di media tensione e cinque impianti che sono anche centri di eccellenza globali per il gruppo, otto sedi commerciali, un centro logistico integrato a servizio del mercato europeo, un centro unico di supporto ai clienti. La sede bolognese è un nuovo tassello di questa presenza capillare e vitale sul territorio. Si colloca al centro di un’area in cui i protagonisti sono i settori più forti della nostra economia, come ad esempio il settore della costruzione di macchine per il packaging. “Il mondo industriale è attraversato ormai da alcuni anni da una trasformazione che procede a velocità sempremaggiore, legato alla digitalizzazione. Costruiremacchine e impianti, miglioraremodelli operativi e di business, competere sulla platea globale oggi richiede la capacità di comprendere e integrare le tecnologie digitali e di usarle per innovare. Questa nuova sede per noi è un importante investimento: il nostro obiettivo è creare un nuovo punto di riferimento per tutti gli attori della filiera industriale, dai costruttori agli utenti finali: vogliamo sperimentare, innovare insieme, confermare la nostra capacità di essere un partner chiave per le imprese italiane nel loro percorso di crescita” dichiara Massimo Merli, vice presidente, Industry di Schneider Electric.

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