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SPS ITALIA 2022 26 TAVOLA ROTONDA Una produzione integrata onsiderando le classiche architetture di rete delle aziende manifatturiere e/o di processo, basate sulla sostanziale sepa- razione fra il mondo IT e il mondo OT, quali soluzioni proporre- ste, tenendo conto del contenimento dei costi, per collegare l’intera catena del valore in senso verticale, dentro l’azienda, e in senso orizzontale, con clienti, fornitori e logistica? Alberto Griffini, product manager PLC&Scada di Mitsubishi Electric (https://it3a.mitsubishielectric.com) :“Se si parla di scambio dati tramondo OT e sistemi IT interni all’azienda (MES, ERP), è sicuramente consigliabile l’utilizzo di una rete basata su Ethernet e, in particolare, il protocolloCC-Link IETSN,che è compa- tibile con le funzioni realtime a bassa latenza del mondo OT ma aperto anche a supportare lo scambio dati verso il mondo IT, favorendo quindi la convergenza tra OT e IT. Per quanto riguarda i rapporti con clienti,fornitori e logistica, invece,diventa necessario connettere il proprio sistema ITester- namente, magari utilizzando piatta- forme cloud, quindi tramite Internet. In questo caso, è consigliabile adot- tare sistemi gateway edge che fac- ciano da tramite tra l’OTe l’ITesterno all’azienda. La sicurezza nel trasfe- rimento dei dati è garantita dall’uti- lizzo di appositi protocolli comeMqtt, Amqp o https, adatti per l’apertura di canali di scambio dati protetti, grazie alle tecnologiedi cybersecuritydispo- nibili nel mondo Internet basate sui certificati e sulla criptazione dei dati. Per lo scambio di dati a livello OT tra le varie macchine dello stabilimento, dove il gateway edge deve raccogliere i dati da tanti oggetti differenti (con- trollori, device), il protocollo comune OPCUApermette a tutte lemacchine di comunicare su rete Ethernet in modo standard”. Giancarlo Carlucci, marketing manager, EcoStruxure Plant, di Schneider Electric (www.se.com ) : “La tendenza a una netta separa- zione tra ITeOTsi ritrova soprattutto nelle aziende medie e grandi, non perché vi siano ostacoli tecnologici, bensì per scelte e policy interne con cui confrontarsi. Per creare una piattaforma digitale integrata le strade sono due. Per la piena integrazione occorre intervenire anche sull’ITcoinvolgen- dolo nel design della soluzione, accettando di modificare tecnologie già note e adottate e facendo evolvere in parallelo la parte OTper- ché possa interagire con l’IT. L’altra strada permette di non toccare i sistemi informativi esistenti affiancando a essi tecnologie OT digitalizzate, ma questo permette di agire solo su singoli elementi, per quanto ampi. Ovvero,per esempio,rende possibile attivare unmonitoraggio sullemacchine catturando i dati e portandoli in cloud per generare analisi e dashboard, senza realizzare, però, un’in- tegrazione end-to-end che potrebbe servire a sviluppare, per esempio, applicazioni che interessano la supply chain, come quelle di tracciabilità del prodotto e della filiera”. Marco Marella, general manager di Fa- sThink (www.fasthink.com ) : “Considerando il mondo IT, costituito da sistemi ERP, MES, WMS ecc., in funzione dei processi da gestire, ci si è sempre posti la questione di come essi possano coesistere con le tecnologie di campo note,più comunemente,come tecno- logie di ‘ultimo miglio’. In questi ultimi anni si è verificata una straordinaria accelerazione tecnologica che ha contribuito a spingere il sistema verso traguardi significativi. Per no- stra esperienza e nel quadro del mercato che copriamo con la nostra offerta tecnologica, possiamo affermare che attraverso soluzioni innovative middleware ‘orchestrator’ è sem- pre più possibile e attuale integrare tecnolo- gie di nuova generazione per la raccolta dei dati a costi sostenibili e performance misu- rabili in modalità scalabile. A testimonianza di questa tesi possiamo portare significative case history con primarie aziende multina- zionali che stabilmente hanno adottato nei L’Internet delle Cose è già un parziale dato di fatto, ma in futuro diventerà un tema complesso che impatterà significativamente sulle infrastrutture di rete delle aziende, sull’onda di una sempre maggiore convergenza IT-OT e dell’open integration. I problemi da risolvere restano molti e così le scelte da compiere. Abbiamo rivolto qualche domanda sul tema ad alcuni importanti player del mercato Evaldo Bartaloni C Alberto Griffini, Mitsubishi Electric Giancarlo Carlucci, Schneider Electric Marco Marella, FasThink

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