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SPS ITALIA 2022 22 Giovanni Di Pumpo, direttore commer- ciale di Eplan Software & Service: Oggi la competitività si misura fondamentalmente con il tempo. Il tempo in cui si prepara un’of- ferta, in cui si realizza un impianto, il tempo di fermo macchina una volta installato, il tempo di acquisizione dei materiali e quello di consegna delle macchine. Una sola variabile che ne determina molte altre dalla qualità alla sostenibilità e all’ef- ficienza. Tutto questo oggi è legato forte- mente ai dati, una quantità di dati sempre più importante che lega, durante tutto il processo, i software utilizzati, i componenti e lemacchine di lavorazione. Quindi la com- petitività, nel pieno rispetto della transizione digitale si basa sulla collaborazione sistemica software-prodotto-macchina, in una parola: integrazione. La domanda dell’end user alle aziende Daniele Ferrari, Engineering department di Parmalat: Iperautomazione si- gnifica anche raccogliere e analizzare grandi masse di dati. Secondo la vostra esperienza ritenete che le aziende per la parte industriale siano aperte a un approccio cloud/on premise oppure prevale ancora la diffidenza? Giovanni Di Pumpo, direttore commerciale di Eplan Software & Service: L’interscambio costante tra le discipline e le fasi produttive, che accompagna una produzione competitiva, produce effettivamente una mole di dati e informazioni sempre maggiore. Non a caso i dipartimenti IT ricoprono oggi un ruolo ancora più strategico che in passato, dovendo operare scelte strategiche in grado di determi- nare il successo dei programmi di miglioramento dell’efficienza. Tutti i software ri- chiedono piattaforme capaci di garantire sostanzialmente due cose: spazio e trasfe- rimento dei dati. Naturalmente gli investimenti in infrastrutture stanno aumentando notevolmente, ma contemporaneamente stanno dimostrando grande efficacia nuove soluzioni che, oltre a garantire migliori prestazioni, danno un’incrementata flessibilità di utilizzo e di risorse.Tutti le analisi in corso dimostrano come gli investi- menti in soluzioni e servizi cluod siano drasticamente aumentate negli ultimi 2 anni e quanto siano destinate ad aumentare entro i prossimi anni. Le resistenze più forti derivano dal giustificato timore in ambito di sicurezza informatica, considerando che la competitività passa anche dal know-how di un’azienda e quindi deve essere preservato, ma l’evoluzione dei servizi cloud è accompagnata da forti investimenti in cybersecurity che garantiscono il pieno rispetto dei requisiti di riservatezza e di sicurezza. Non ultima anche la consuetudine di gestione delle spese software, ancora molto come spese a cespite (on premise) e meno come opex. Fabio Rosso, head of Service Center di Balluff Automation: Nel nostro busi- ness prevalgono i piccoli costruttori di macchine ai grandi player o agli end user. In queste aziende la diffidenza è decisamente ancora alta, spesso non hanno le competenze per poter sviluppare da sé servizi cloud/on premise e allo stesso tempo non vogliono introdurre soluzioni di terze parti nella loro offerta al cliente. Questo fa sì che gli end user spesso si ritrovino a dover implementare a posteriori soluzioni di raccolta e analisi dati con non poche difficoltà poiché anche l’accesso alle informa- zioni da esterno non è previsto e nemmeno agevolato. Raffaele Balzan, Packaging Market manager di Beckhoff Automation: Negli ultimi anni sempre più aziende si sono avvicinate all’Industry 4.0 per analisi di dati, manutenzione predittiva e risparmio energetico. Come Beckhoff avendo una tec- nologia PC based, quindi già predisposta alla connessione verso la rete, non risulta complicato promuovere questo tipo di tecnologie. Le aziendemanufatturiere grazie anche agli incentivi statali hanno spinto verso l’implementazione e con Beckhoff si ha la possibilità di raccogliere dati dalle macchine e analizzarli sul controllo grazie alle librerie di Twincat 3 in locale e poi inviare i dati già elaborati, oppure inviare il dato grezzo su un qualsiasi cloud e analizzarli in seguito. Questo è possibile grazie ai protocolli di comunicazione come Mqtt o UPC, entrambi gestiti dalla piattaforma Twincat 3.Ad oggi la gestione di raccolta dati ed analisi sta diventando uno standard per molti costruttori. Facciamo il punto sulla digitalizzazione A.O.: Quando un’azienda già automatizzata sente la necessità di andare oltre e di implementare soluzioni di automazione avanzata? È una necessità più dettata dal mercato o dall’azienda stessa? Stefano Faccio, Head of Machinery Safety - Industry 4.0 & Digital Ma- nufacturing - Manufacturing Operation di Marelli Automotive Lighting Italy: La spinta più importante che porta un’azienda a implementare soluzioni di automazione avanzata è la competitività. Questo vale soprattutto per le aziende che ambiscono a scalare posizioni sul mercato ma anche per quelle che si collo- cano già ai vertici, se vogliono rimanerci. Se ben gestita, l’automazione avanzata consente una maggiore produttività e un incremento degli standard qualitativi. Rimane il fatto che la scelta strategica deve essere fatta a medio-lungo termine. Una logica a breve-medio termine è spesso inefficace, soprattutto se punta al ritorno dell’investimento nel piccolo periodo. A.O.: Da azienda che propone ‘automa- zione avanzata’ dove e come utilizzate al vostro interno l’automazione avanzata per essere più competitivi? Giovanni Mandelli, Automation Solu- tion manager di Mitsubishi Electric: È giusto ricordare che Mitsubishi Electric prima di tutto è un produttore che propone al mercato prodotti e soluzioni di automa- zione ‘avanzata’. Per mantenere competi- tive le nostre fabbriche in Giappone, ab- biamo affrontato in anticipo le sfide di cui oggi parliamo, portando sul mercato la no- stra esperienza in modo tale da supportare al meglio i nostri clienti. Mitsubishi Electric ha adottato fin dall’inizio un approccio Kaizen, cioè di miglioramento continuo, alla Digital Transformation, certificato dall’introduzione del concetto Smkl - Smart Manufacturing Kaizen Level. Il concetto alla base di questo approccio è che tutto va realizzato a step, un passo alla volta e definito da uno schema in cui vengono presi in considerazioni i livelli di utilizzo dei dati (dalla raccolta alla visualizzazione, dall’analisi all’ottimizzazione del processo) e le aree di applicazione (dalla singola linea all’intera fabbrica fino a integrare la supply chain). Lo scopo è quello di valutare quali passi implementare per raggiungere i propri obiettivi, calcolando il ritorno dell’investimento di ogni singolo step. In questo approccio di miglioramento continuo rientrano tutte le soluzioni di automazione avanzata che promuoviamo sul mercato, che pian piano diventano sempre più smart e facili da applicare grazie all’integrazione dell’AI di cui Mitsu- bishi Electric ha creato il proprio brand sotto con il nome Maisart - Mitsubishi Electric’s AI creates the State-of-the-ART in technology. I campi di applicazione delle soluzioni di automazione avanzata sono molteplici, primo fra tutti la robo- tica, soprattutto in applicazioni che prevedono la collaborazione uomo-robot dove l’AI può essere usata per adattare in tempo reale il movimento del robot ai movimenti dell’operatore, oppure grazie ad algoritmi di optimized learning, in applicazioni di assemblaggio o inserzione di piccoli componenti (per esempio nell’elettronica di precisione o nell’industria dei gioielli e orologi). Le soluzioni di automazione avanzata possono portare valore aggiunto anche in ambiti come l’energy saving, dove la soluzione Eco-Adviser di Mitsubishi Electric è in grado di estrapolare autonomamente le informazioni sugli sprechi energetici relazionati ai dati di produzione. Questi sono solo alcuni degli esempi che potremmo citare. Quello che è certo è che l’applicazione delle ultime tecnologie nell’automazione garantirà l’accesso a funzionalità ad alto valore aggiunto in modo più semplice e facile da implementare. A.O.: A che punto è il passaggio alla digitalizzazione nelle nostre aziende ita- liane? È in divenire? È stato fatto o stenta ancora? Quali settori sono secondo voi più digitalizzati? Davide Palombo, Product Market manager per la Digitalizzazione di Festo: Giovanni Di Pumpo, Eplan Software & Service Giovanni Mandelli, Mitsubishi Electric

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