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19 di ricambio... È fondamentale che l’automazione avanzata possa parlare in modo bidirezionale anche con i sistemi gestionali ERP, quali SAP, per citare un esempio. La supply chain, quindi,‘parla’con gli impianti che a loro volta‘parlano’con il gestionale (digitalizzazione sia verticale sia orizzontale), così da ottimizzare e rendere la fab- brica performante e competitiva su un mercato che attualmente è davvero veloce. A.O.: Quali sono, in termini di sicurezza del lavoratore, i vantaggi di cui possono beneficiare le aziende che adottano solu- zioni di automazione avanzata? Andrea Lolli, sales manager Sistemi di Presa di Schunk Intec Italia: Oggi la sicu- rezza e l’ergonomia del posto di lavoro sono due aspetti fondamentali da tenere in con- siderazione per tutelare la salute fisica dei lavoratori soprattutto nel caso di mansioni che devono essere svolte per un periodo prolungato. Per soddisfare questa neces- sità l’automazione avanzata può essere di grande aiuto alle nostre imprese. Basti pen- sare al supporto che un robot collaborativo può dare lavorando a fianco dell’uomo sollevandolo quindi di tutte quelle mansioni che per lui risulterebbero pericolose o affaticanti durante l’arco della giornata. Un altro settore della robotica che abbiamo visto crescere negli scorsi anni è quello le- gato alle applicazioni di finitura superficiale.Applicazioni che sono di per sé rischiose perché per l’operatore comportano il dover maneggiare tool spesso potenzialmente pericolosi. Ecco che seguire la strada dell’automatizzare processi come questi por- terà ad esporre sempre meno il lavoratore a rischi di questo tipo. A.O.: Si sente spesso parlare di intelligenza artificiale ed edge computing come nuovi attori dell’automazione avanzata. Ma questi nuovi attori stanno vera- mente portando un concreto aiuto? E questo come si ripercuote sulla figura del ‘lavoratore’ e sull’evoluzione della sua professionalità? Le aziende, le scuole sono in grado di far fronte a queste ri- chieste? Cristian Sartori, product management team leader Automation di Siemens: Se qualche anno fa si guardava all’intelligenza artificiale, magari con un po’ di diffidenza, come una tecnologia utile solo nel mono dell’IT, ora abbiamo visto già molti casi in cui è stata applicata con successo al mono dello shop floor. Grazie ad aziende italiane front runner abbiamo sperimentato i van- taggi di questa tecnologia che porta un con- tributo importante per spingere sempre di più l’automazione in moltissimi casi applicativi che vanno dalla visione per il con- trollo qualità del prodotto, alla flessibilità di pick&place di oggetti nel mondo della robotica, a strumenti di analisi del processo per suggerire all’operatore un tuning più preciso delle ricette basato su modelli data driven, per passare ad applicazioni di rilevamento di anomalie non basate su regole definite a priori, ma imparate in automatico durante una fase di addestramento. Per portare in concreto l’AI però è necessario anche utilizzare gli strumenti adatti che coniugano i vantaggi dell’innovazione dell’IT con i requisiti tipici del mondo in- dustriale: piattaforme di edge computing vanno a completare l’architettura IIoT con una serie di applicazioni per rendere semplice la raccolta dei dati di automazione e la loro elaborazione in locale. Ma non è solo un concetto legato puramente alla tecnologia, ma molto anche alla preparazione delle persone. Le università italiane e i vari ITS forniscono validi corsi di machine learning, ora è compito sia delle aziende produttrici di tecnologia, ma anche quelle finali di attrarre le persone più abili. Dobbiamo dimostrare loro che l’AI non è solo per l’IT, ma anzi il mondo industriale è decisamente un terreno molto più fertile e divertente: i dati e i miglioramenti che l’AI può portare non mancano di certo. Andrea Lolli, Schunk Intec Italia Cristian Sartori, Siemens Foto fonte Shutterstock

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