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APRILE 2012
(RS232/422/485), 16 Gpio optoisolati per uso generi-
co e watchdog hardware.
Di particolare rilievo il fatto che il pannello sia dotato
di uno schermo LCD con retroilluminazione a LED da
12,1” e 1.024x768 pixel di risoluzione, con sensore
touchscreen di tipo a capacità proiettata. Questo
significa che il pannello, supportato da un adeguato
software, è in grado di gestire il multitouch e di rico-
noscere specifiche ‘gesture’ per facilitarne l’uso e la
navigazione. Gli altri vantaggi dati dalla tecnologia a
capacità proiettata sono costituiti da: robustezza del
display, assenza di membrane che possono deterio-
rarsi col tempo, maggiore nitidezza e luminosità dello
schermo, resistenza a elevate temperature e umidità
e assenza di necessità di ricalibrazione. La cornice
frontale del pannello è realizzata in alluminio, mentre
il box posteriore in lamiera d’acciaio inox, caratteri-
stiche che contribuiscono a renderlo robusto.
INTEREL
Il modulo Ethercat completa la gamma di prodotti per
l’integrazione di pannelli di comando su specifica nei
bus di campo. Tramite il modulo Ethercat si possono
integrare nel bus 16 elementi di contatto luminosi
con opzione massima di 64 elementi. Gli elementi di
contatto vengono posizionati sul circuito stampato
come da specifica del cliente; questo circuito stam-
pato viene poi fissato sul lato posteriore dei pulsanti/
selettori della pulsantiera. Sul circuito stampato
contenente gli elementi di contatto viene applicato
a cavalluccio il modulo bus, attraverso il quale viene
effettuato il collegamento a Ethercat. Per la configu-
razione del sistema viene messo a disposizione un
file XML. Attraverso il bus Ethercat si possono ge-
stire diversi display a 7 segmenti standalone fino a 8
digit; su specifica del cliente è possibile l’integrazio-
ne di display diversi. Il passo di montaggio degli ele-
menti di contatto può essere realizzato su specifica
del cliente e il pannello di comando può essere adat-
tato ad altri bus di campo sostituendo il modulo bus.
Fra le peculiarità del prodotto figurano: tensione di
alimentazione 24 V da alimentatore esterno, tempe-
ratura di funzionamento da -20 a 50 °C, assorbimento
modulo bus max 200 mA, 16 ingressi con opzione 64,
16 uscite con opzione 64 illuminabili, conformità CE,
specificazione Ethercat 100 Mbps full duplex, con-
troller Ethercat ET1100, supporto protocollo Canopen
over Ethercat (CoE), collegamento bus galvanicamen-
te isolato, file XML UG-IC EC V1-3.xml e collegamen-
to bus I/O tramite RJ45 8/8.
IRE RESISTOR
IRE si distingue per la spinta innovativa e la risposta
alle esigenze di affidabilità e prestazioni elevate con
soluzioni compatte e di grande competitività. Agli af-
fermati modelli HPR e Khpr e ai più recenti HLR, le cui
caratteristiche sono frutto di studi e invenzioni coper-
te da brevetto, oggi IRE affianca due novità: una solu-
zione per carichi importanti con ventilazione forzata e
un dispositivo di sicurezza a immagine termica.
Il resistore a ventilazione forzata Fwhm è caratteriz-
zato da dimensioni compatte, ridotta deriva termica
del valore ohmico e grado di protezione elevato. Si
presta per l’impiego nei carichi di collaudo e nei
carichi fittizi, oltre che per applicazioni di frenatura
continua prolungata. Robusto e flessibile, è facilmen-
te configurabile sia come carico singolo, sia come
carico trifase parzializzato in numerose sezioni.
Il dispositivo a immagine termica Thimg è stato
sviluppato per
la
protezione
dei resistori a
elevata inerzia
termica, dove
i tempi termici
c a r a t t e r i s t i c i
superiori rispetto al tempo di applicazione del carico
rendono poco efficace la classica pastiglia termica.
L’immagine termica invece fornisce l’informazione
sullo stato termico reale dei grossi e pesanti resi-
stori corazzati in tempi utili alla gestione della loro
affidabilità. Si tratta di una soluzione particolarmente
adatta alla protezione dei resistori impegnati in fre-
nate di emergenza.
IXXAT
AUTOMATION
Con Canblue II/Generic Ixxat Automation propone un
modulo CAN/Bluetooth con funzioni di bridge e/o ga-
teway che garantisce facile accesso a qualsiasi rete
CAN mediante una connessione senza fili utilizzando
PC portatili, smartphone, tablet dotati di Bluetooth.
Tutto il traffico CAN, i dati e i parametri dei dispo-
sitivi collegati alla rete CAN, si possono leggere e/o
configurare senza
il bisogno di colle-
garsi fisicamente
ai cavi della rete
esistente. La co-
municazione via
Bluetooth è rea-
lizzata mediante
semplici comandi Ascii e messaggi binari ottimizzati
per CAN, quindi è possibile utilizzare qualsiasi dispo-
sitivo con sistema operativo non-Windows o piatta-
forme embedded. Collegando diversi moduli Canblue
II/Generic, è possibile realizzare molteplici reti wire-
less CAN, il che è utile dove la stesura di reti cablate
risulta difficoltosa, pericolosa e/o impossibile, evi-
tando l’uso di connettori striscianti che introducono
disturbi ed errori di comunicazione sulla rete CAN
e non garantiscono l’affidabilità della trasmissione
dati a lungo termine. Mediante Canblue II/Generic è
possibile far comunicare in wireless dispositivi Cano-
pen, Devicenet e con qualsiasi altro protocollo di alto
livello basato su CAN. Il modulo presenta un’antenna
interna e fori di fissaggio standard; può essere ali-
mentato da 9 a 30 Vc.c.; ha un range di temperatura
di utilizzo da -40 a 70 °C e offre un’interfaccia alla
rete cablata CAN isolata galvanicamente. È stato
sviluppato in accordo alle specifiche Bluetooth V2.1
EDR, con una massima distanza di trasmissione di
circa 1.000 m. In condizioni ambientali ideali (campo
libero, totale assenza di ostacoli alla trasmissione
wireless e fonti di disturbo RF) è in grado di gestire
un traffico Canbus pari al 100% a una velocità di 1
Mbps. La qualità del segnale di trasmissione RF nel-
le reali condizioni ambientali di utilizzo può essere
verificata mediante Bluetooth. L’interfaccia CAN del
modulo è stata implementata in accordo alla ISO
11898-2 ed è dotata di un connettore maschio Sub
D9 conforme alla CiA 303-1.
JUMO
Il sistema di misura, regolazione, registrazione e au-
tomazione modulare Jumo mTron T coniuga il know-
how Jumo con un concetto di configurazione sem-
plice, orientata all’applicazione e facile da usare; è
stato concepito come sistema modulare, espandibile
fino a raggiungere le funzionalità di un PLC integrato.
Il cuore di Jumo mTron T è l’unità centrale in grado
di gestire sino a 30 moduli I/O. La CPU possiede in-
terfacce per la comunicazione con sistemi di grado
superiore, incluso
il Web server. Per
applicazioni perso-
nalizzate il siste-
ma dispone di un
PLC (CoDeSys V3),
programmatori e
funzioni di con-
trollo soglie, così
come di funzioni
matematico/logiche. Sono disponibili: modulo rego-
latore multi-canale, moduli d’ingresso analogici a 4 o
8 canali, modulo relè a 4 canali, modulo I/O digitale
a 12 canali liberamente configurabile. I moduli d’in-
gresso analogici a 4 canali dispongono di 4 ingressi
universali galvanicamente separati per termocoppie,
termoresistenze e segnali standard. Il modulo rego-
latore, in grado di gestire fino a 4 loop PID, funziona
anche in modalità autarchica (senza collegamento
alla CPU). Il sistema consente la gestione simultanea
di 120 loop di regolazione. Attraverso schede aggiun-
tive I/O opzionali, è possibile espandere e adattare
ogni modulo regolatore alle differenti esigenze d’im-
pianto. Il pannello HMI multifunzione, a tecnologia
touchscreen e di facile utilizzo, consente, oltre alla
visualizzazione, la gestione delle funzioni di regola-
zione e programmazione. Utile anche la funzione di
registrazione, con inclusa la funzione Web server. I
dati sono registrati in formato proprietario non ma-
nipolabile e incorruttibile. Per la lettura e l’analisi
dei dati storici sono disponibili programmi per PC di
provata affidabilità (PCA3000 e PCC). I dati registra-
ti infine sono prelevabili anche tramite porta USB.
Jumo ha anche sviluppato un software di set up che
permette la configurazione della parte registrazione
e regolazione. Con l’editor CoDeSys (IEC61131-3) l’u-
tente è in grado di produrre soluzioni di automazione
personalizzate e flessibili.
KEBA
La soluzione per l’automazione di Keba combina un
sistema PLC standard con un’unità di controllo robot
in un’unica CPU. In tal modo, è possibile realizzare