Speciale IPACK-IMA
Segue il Centro-SudAmerica (+17,7%), con il Messico in crescita del +33,6% e il Brasile che inverte la tendenza facendo registrare un +17%. Al terzo posto si posiziona il Nord America con un +12,1%. Gli Stati Uniti, con oltre 300 milioni di euro e un +6,2%, si confermano il primo mercato di sbocco per le tecnologie italiane.” Come si colloca l’Italia sullo scac- chiere internazionale? E quali sono gli elementi che lo caratterizzano rispetto agli altri Paesi competitor? “La presenza capillare sui mercati internazionali è uno dei principali punti di forza delle tecnologie italiane, che si contendono la leadership dell’inno- vazione e del presidio dei mercati con le aziende tedesche. Basta un dato per confermare queste mie parole: 1 macchina su 5 venduta nel mondo è italiana. Sul piano dell’export in generale le nostre macchine sono esportate per circa il 38% in Unione Europea, per il 22% in Asia, per il 10% in Africa e in Nord America, per il 9% in Europa extra UE e in Centro-Sud America. Gli investimenti ingenti in R&D sono l’altra peculiarità del nostro settore. È sempre più necessario, nell’ottica di mantenere una competitività globa- le, che le nostre aziende capiscano l’importanza di destinare sempre più risorse all’innovazione.” Quale ruolo, anche da un punto di vista dei benefici fiscali, ha avuto il Piano Nazionale Industria 4.0? “Anche in questo caso, è importante dare un’occhiata ai numeri. Per quan- to riguarda il mercato domestico, per il secondo anno consecutivo si regi- strano performance da primato. Dopo il +9,8% di fine 2016, anche il 2017 ha fatto registrare un’ulteriore cresci- ta dell’8,2%, a 1,4 miliardi di euro. Secondo i dati previsionali del Centro Studi Ucima, inoltre, l’Italia dovrebbe crescere del +4% in media annua fino al 2019. È certamente in parte merito del Piano Industria 4.0 che ha favorito l’adozione delle più innovative tecno- logie proposte dalle nostre aziende da parte della clientela ma anche della ripresa del mercato.” Come si sta muovendo il settore in ambito di trasformazione digitale? “Il mercato internazionale chiede tecnologie sempre più interconnes- se, che abbrevino i tempi di lavo- razione, riducano gli ingombri fisici dei macchinari e forniscano infor- mazioni sempre più accurate sulle capacità produttive e su eventuali malfunzionamenti prima che si veri- fichino. Per far questo è necessario formare i nostri progettisti, metterli nelle condizioni di lavorare al meglio, fornire gli strumenti più idonei per permettere loro di perseguire queste finalità. Naturalmente se proseguirà questo trend positivo per tutto il settore facilmente assisteremo ad un ulteriore incremento di investi- menti in R&D, soprattutto per le aziende di dimensioni medio grandi. Ecco perché il tema delle dimensioni aziendali medie è al centro della mia agenda politica: dobbiamo trovare strumenti per favorire la collabora- zione tra imprese e fare cultura sul tema M&A.” Quali sono i trend tecnologici, oltre al tema della digitalizzazione, che caratterizzano l’evoluzione delle macchine per packaging? “Il settore delle macchine per il packa- ging è caratterizzato, come detto, da un’evoluzione tecnologica costante e multidirezionale. Ovviamente è pri- oritario il tema della digitalizzazione e, per declinarlo meglio, quello della connettività e dell’interconnessione tra macchine, oltre che tra macchine e operatori. Ma c’è anche altro. Tra i tanti trend, mi piace ricordare quello della personalizzazione. La cosiddetta ‘mass customization’ è senza dubbio una delle sfide tecnologiche con cui il nostro settore guarda con maggiore 15 Speciale IPACK-IMA e PLAST Il 2018 dovrebbe chiudersi con un ulteriore rafforzamento della penetrazione internazionale con una crescita media del +5%. Le performance migliori in Asia e Africa.
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