Speciale IPACK-IMA
10 Riccardo Cavanna, presidente di Ipack- Ima presenta l’edizione 2018 della Fiera internazionale dedicata a packaging e processing Antonella Cattaneo Le business community per una Fiera 4.0 I n occasione dell’imminente mani- festazione, abbiamo incontrato Riccardo Cavanna, presidente di Ipack-Ima, e con lui abbiamo parla- to di sfide importanti che il settore del packaging affronta quotidianamente… ma ci siamo lasciati andare anche a qualche piccolo ricordo. 24esima edizione di Ipack Ima. Dal ’61 è cambiato il mondo. Cosa è rimasto di quella prima manifesta- zione? “Ritengo che di allora sia rimasto soprattutto lo spirito con cui molti di noi affrontano le fiere, che ovviamente oggi sono manifestazioni diversissime da allora. Lo spirito con il quale ci si reca in fiera è però sempre quello di curiosare tra i competitor, di costruire relazioni anche ma non solo commer- ciali. I ricordi delle prime edizioni di Ipack Ima sono quelli di mio padre: è lui che mi ha parlato di fiere campiona- rie inizialmente, poi pian piano divenu- te importanti manifestazioni di grande complessità organizzativa, di stand basilari divenuti nel tempo eleganti allestimenti... Inizialmente poi c’era un approccio diverso: si andava in fiera con l’ultima novità, i clienti chiedevano lo ‘sconto fiera’, oggi lo chiedono tutto l’anno…”. Ipack Ima è un incubatore di idee, di progetti. Parlando con i vari respon- sabili delle aziende che presenzie- ranno quest’anno a The Innovation Alliance quale potrebbe essere la ‘novità’, l’idea, il progetto più pro- gressista, quello che, secondo lei, lascerà indubbiamente un segno in futuro e quale, secondo lei, è stata l’idea più innovativa lanciata a Ipack Ima da quando è nata ad oggi? “Credo che il lavoro fatto sullo svi- luppo delle business community sia il fulcro strategico di questa edizione. Il nostro è infatti un settore organizzato, sia orizzontalmente sia verticalmen- te, attraverso business community. Processing & Packaging sono due settori enormi, caratterizzati al loro interno da micro comunità specializza- te e profonde. Abbiamo perciò pensa- to di utilizzare le business community come driver per l’organizzazione degli spazi fieristici, creando aree dove il visitatore può trovare ogni aspetto legato alla filiera industriale orizzonta- le e verticale di suo interesse.” Oggi si parla tanto di nanotecno- logie: The Innovation Alliance ci propone qualcosa? “È un tema di cui si sta ragionando molto, ma per cui le applicazioni sono ancora a livello embrionale. Di sicuro sarà interessante la vetrina sui mate- riali, sia per quanto riguarda il grafene sia per ciò che concerne i trattamenti superficiali particolari dei materiali con cui sono realizzate le macchine.” Packaging personalizzato, brevet- tato, di design… sono solo alcu- ni degli aggettivi che nascondono esigenze sempre più pressanti del mercato. Cosa ne pensa? “Il tema del private label nel nostro mondo sta diventando molto impor- tante. Siamo chiamati a lavorare su packaging primario e secondario sem- pre più flessibile e personalizzato. Un grande impulso a questa rivolu- zione è quello che è stato impres- so dall’e-commerce, che ha spinto il mondo del packaging sempre più vicino al concetto di ‘mass customi- zation’. Dobbiamo essere consapevoli però che si tratta di una sfida a tutti gli effetti, che comporta un cambiamento radicale di business model e relativi problemi di costi e di sostenibilità, senza contare quanto inciderà sui flussi produttivi. Insomma, si parla di grandi opportunità, ma anche di grandi dubbi.” Economia circolare, risparmio ener- getico, anticontraffazione sono temi importanti e ‘urgenti’. Come verran- no trattati e considerati all’interno di una manifestazione così ampia? “Economia circolare e sostenibilità sono un trend destinato a diventare sempre più importante. Mi piace cita- Speciale IPACK-IMA e PLAST
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