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MAGGIO 2012
FIELDBUS & NETWORKS
62
Fieldbus & Networks
I
l mondo dell’automazione segue da vicino le tec-
nologie dell’information technology e fa proprie
quelle che risultano essere più semplici, robuste
e affidabili, oltre che utili ai propri fini. Oggi ci
stiamo avviando verso quella che viene definita
la Service Oriented Automation (SOA), giocando con
l’identico acronimo usato nel mondo della ICT, dove
però significa Service Oriented Architecture. La SOA
è basata sull’architettura cosiddetta ‘three-tier’, nata
per la realizzazione delle piattaformeWeb in Internet.
La SOA è una tecnica di progettazione che integra si-
stemi e funzioni software inmaniera indipendente dal
sistema operativo e dall’hardware impiegato, e per-
mette perciò un’elevata riusabilità di servizi e funzioni
tra sistemi eterogenei. Quello che si sta scorgendo
all’orizzonte è la migrazione di questo approccio dalla rete aziendale, dove
ormai è affermato, verso i livelli più bassi della comunicazione industriale,
fino ad arrivare alla control room network e alla controller network. Lo sche-
letrodi unsistemaserviceorientedè lacomunicazionee l’interfaccia tra i ser-
vizi.Aquestosi aggiungacheunsistemaWebbasedpuòavereunafidatezza
maggiore rispetto a un sistema di automazione convenzionale, per contro,
però, richiedeun’architetturahardwareesoftwarespecifica, realizzabilesolo
per sistemi nuovi. Occorre sottolineare che un sistema Web based, basato
sull’architettura three-tier, non è basato su Internet, bensì ne utilizza le tec-
nologie informatiche e l’approccio progettuale. In estrema sintesi, la filosofia
che ha ispirato il progetto e lo sviluppo dei sistemi Web based può essere
riassunta in due parole: integrazione dell’informazione.
Lo scambio di informazioni e servizi in un
sistema di automazione
I sistemi di automazione hanno la necessità di scambiare dati e informazioni
tra le diverse aree del sistema azienda in cui le diverse funzioni sono tra loro
interdipendenti (figura 1): l’ambito dell’automazione industriale, cerchiato in
rosso, ha una forte interazione con le altre funzioni aziendali e questo spiega
perché l’usodi tecnologie informatichecondivisesiaconveniente.Manmano
che le funzioni si specializzano, ad esempio la parte di manutenzione e di
gestione delle risorse, hanno necessità di processare informazioni piuttosto
che dati. Un dato è l’esito di unamisura o l’acquisizione di uno stato, mentre
un’informazione nasce dall’elaborazione di dati diversi, spesso eterogenei.
Questo significa che le diverse funzioni hanno il compito di ricorrere a servizi
che processino i dati per trasformarli in informazioni, si rende quindi neces-
sario un sistema di comunicazione che permetta di rendere disponibili i dati
dove saranno utilizzati. Inoltre, la stessa informazione può essere riutilizzata
da diverse funzioni: un dato puntuale può essere condiviso da più famiglie di
informazioni, a lorovoltautilizzatedapiùapplicazioni (figura2). Proprioqueste
due necessità, utilizzo di informazioni e riusabilità dei dati, hanno portato allo
sviluppo di sistemi di automazione sempre più pervasi dall’IT.
LaWeb based automation
I sistemi Web based, o se vogliamo SOA, inaugurano la quarta generazione
dei sistemi di controllo di processo.
I computer debuttarononelmondodel controllonegli anni ’60, principalmente
con funzioni di supervisione (figura 3). La seconda generazione fu basata su
reti di computer con architetture client/server. Questo tipo di struttura è an-
cora oggi la più diffusa nei sistemi di controllo. Dal punto di vista hardware è
strutturatasu tre livelli: campo, oggi compostoda Intelligent FieldDevice (IFD)
chepossono comunicare i dati suuna rete locale (fieldbus); controllo, costitu-
L’APPROCCIO ‘SOA’, ACRONIMO DI SERVICE
ORIENTED AUTOMATION, STA MIGRANDO DALLA
RETE AZIENDALE VERSO I LIVELLI PIÙ BASSI DELLA
COMUNICAZIONE INDUSTRIALE
SOA: L’AUTOMAZIONE
DI QUARTA
GENERAZIONE
-
PARTE I
di Micaela Caserza Magro, Paolo Pinceti (*)
Tutorial
(
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