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MAGGIO 2012
FIELDBUS & NETWORKS
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secondo protocolli specifici. Si connette
alla rete fisica mediante dispositivo pro-
prietario TH Link, quest’ultimo disponi-
bile sia nella versione per installazione
su campo, sia come punto di accesso
mobile (con un PC/laptop host su porta
Ethernet).
TH Scope non richiede una conoscenza
di dettaglio del protocollo adottato dalla
rete monitorata, riporta messaggi di
diagnostica con raccomandazioni sulle
azioni correttive e supporta la genera-
zione di report per accettazione per la
messa in servizio di un impianto o la sua
manutenzione. Gira sotto sistema opera-
tivo Windows, richiedendo un comune
Web browser e supportando notifica via
email.
Tester TDR per le reti
elettriche
La tecnica TDR (Time Domain Reflec-
tometer) è utilizzata in modo piuttosto
diffuso per la caratterizzazione e loca-
lizzazione dei guasti sui cavi metallici.
Prevede di iniettare una serie di impulsi
elettrici a lunghezza d’onda corta nel
cavo e di misurare il relativo tempo di
ritorno del segnale, che dipende dalla
permettività del mezzo e dalle disconti-
nuità sulla linea.
In presenza di va-
riazione d’impe-
denza (dovute ad
esempio a guasti
sulla linea), parte
del
segnale
viene riflesso e
può quindi es-
sere rilevato alla
sorgente. In con-
dizioni normali e
con terminazione
corretta, invece,
il segnale viene interamente assorbito
all’altra estremità del cavo.
Aemc Instruments
ha rilasciato un mo-
dello portatile di tester TDR denominato
Fault Mapper Pro. Lo strumento fornisce
un profilo del cavo monitorato rilevando,
tra l’altro, la presenza di cortocircuiti,
circuiti aperti, splitter, punti di elevata
resistenza e in generale disadattamenti
d’impedenza su 11 range di scala e per
lunghezze del cavo da 3 m a 6 km. Di-
spone anche di generatore di tono per la
tracciatura e l’identificazione di coppie
di cavi. Consente la programmazione
della velocità di propagazione nel mezzo
(espressa come percentuale della velo-
cità della luce compresa tra 1 e 99% e
utilizzata per la localizzazione dell’even-
tuale fault sulla linea), dell’impedenza
del cavo (da 25 a 100 Ω), della lunghezza
dell’impulso generato (da 3 ns a 3 ms) e
della frequenza di tono (da 810 a 1.110
Hz). Lavora con cavi twistati, paralleli o
coassiali, ed è protetto per sovratensione
fino a 250 V. Dotato di schermo blue
elettroluminescente retro-illuminato ad
ampia visibilità, di risoluzione 128x64
pixel, è alimentato mediante 4 batterie
alcaline da 1,5 V, garantendo un’autono-
mia di circa 60 ore in scansione continua.
Otdr per le reti ottiche
La crescente richiesta di banda passante,
legata ad esempio alla diffusione di con-
tenuti multimediali su rete, ha determi-
nato negli ultimi anni una proliferazione
su larga scala delle connessioni in fibra
ottica. Nella manutenzione di tali reti uno
dei metodi più usati è quello reflettrome-
trico (Otdr), che si basa su un principio
del tutto analogo alla tecnologia TDR già
descritta. Nel caso delle fibre ottiche, si
sfrutta la riflessione dell’impulso lumi-
noso che è dovuta alle variazioni dell’in-
dice di rifrazione all’interno del mezzo
e quindi rappresenta un’indicazione di
possibili guasti sulla linea.
Il tester AQ1200 di
Yokogawa
, di tipo
Odtr, è disponibile in più versioni ope-
ranti alle diverse lunghezze d’onda di
1.310/1.550 nm (standardizzate per
l’utilizzo nei servizi di comunicazione),
1.625 nm e 1.650 nm (standardizzate per
i servizi di manutenzione). La zona morta
dello strumento (ovvero la distanza mi-
nima di separazione di due fault, perché
questi possano essere rilevati) è inferiore
a 80 cm.
Il dispositivo AQ1200 dispone di funzioni
di misura della distanza di due arbitrati
punti sulla traccia, della perdita di tra-
sferimento (con risoluzione di 0,001 dB)
e di quella di ritorno. Oltre alla sorgente
di luce Otdr, può essere dotato di porta
per misure di potenza ottica, per test di
perdita della linea e di sorgente di luce
nel visibile per l’ispezione diretta della
fibra. Robusto e compatto, dispone di
display TFT LCD di risoluzione 640x480
pixel, di memoria interna per la memo-
rizzazione di fino a 1.000 forme d’onda e
di porta USB per la connessione di dispo-
sitivi di memoria di massa esterni. Può
essere controllato da remoto mediante
porta USB o connessione Ethernet. Un
software dedicato, AQQ932 OTDR Emu-
lation Software, consente l’analisi e il
report dei dati su PC host.
Sistemi di misura per reti
wireless
Lo standard Ieee 802.11ac dovrebbe
essere, stando alle previsioni, quello
del WiFi di prossima generazione. Ac-
cedendo alla banda dello spettro intorno
ai 6 GHz, oggi meno congestionata, e
adottando schemi di modulazione più
efficienti (da Bpsk a 256-QAM) e un’ar-
chitettura Mimo, lo standard è pensato
per applicazioni fino a 1 Gbps, oltre 3
volte quanto garantito oggi dai sistemi
802.11n. I primi dispositivi 802.11ac sono
attesi per quest’anno; previsioni recenti
ipotizzano di raggiungere la quota di un
bilione di moduli 802.11ac sul mercato
entro il 2015.
La divisione Test Solution Group di
Ae-
roflex
, dunque, ha esteso la serie PXI
3000 per introdurre il supporto per reti
802.11ac. PXI 3000 è la piattaforma
di Aeroflex per il test di reti RF, basata
su chassis 3U PXI a 8 slot, con system
Fonte: www.pcpro.co.uk