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SETTEMBRE 2024 FIELDBUS & NETWORKS 36 Fieldbus & Networks CO-ENGINEERING PER L’ASSEMBLAGGIO DELLA MOKA ABL AUTOMAZIONE REALIZZA UNA MACCHINA AD HOC PER BIALETTI INTEGRANDO SOLUZIONI ELETTRO-MECCANICHE FESTO D al 1995 ABL Automazione sviluppa, progetta e realizza automa- zioni robotiche integrate per i diversi settori dell’industria ma- nifatturiera, con l’obiettivo di supportare i clienti lungo tutto il processo di produzione. ABL Automazione è una realtà in continua evoluzione, che basa il suo modello di business sullo sviluppo tec- nologico avanzato, virtuale e innovativo, reso possibile dal lavoro di squadra. “Quando i tre soci fondatori diedero vita alla nostra azienda, l’obiettivo era essere un partner flessibile, pronto a rispondere alle esigenze dei clienti” racconta Alessandro Torsoli, amministratore delegato in ABL. Innovazione e cura del dettaglio nelle diverse fasi di engineering si uniscono “alla persona- lizzazione con cui approcciamo ogni impianto” continua Torsoli. “Il cuore del nostro lavoro è sempre stato supportare i clienti, per sviluppare insieme il pro- getto che, per l’appunto, viene creato su misura, fornendo componentistica di qualità e gestendo programmi di manutenzione preventiva e predittiva”. L’innovazione passa per il digitale Essere innovativi significa passare per il digitale, e in questo ABL è un passo avanti: l’azienda accompagna i clienti nel processo di realizzazione della smart factory tramite simulazione, virtualizzazione e interconnessione, “le basi del processo evolutivo in corso che caratterizzerà ABL Automazione nei prossimi anni” racconta Luca Maiolo, sales director ABL. “Il nostro target sarà focaliz- zato sull’introduzione di nuove tecnologie volte a migliorare le condizioni di lavoro, incrementare la produttività, ottimizzare l’efficienza, elevare il livello qualitativo e, conseguentemente, la competitività delle aziende clienti”. In particolare, gli strumenti di digitalizzazione e virtualizzazione impiegati consentono ad ABL Automazione di sviluppare progetti nei minimi dettagli grazie all’interazione tra parte meccanica, elettrica e software, riducendo drasticamente le tempistiche di commissioning on-site, “oltre alla defini- zione delle performance delle nostre linee già nella prima fase di avanpro- getto” continua Maiolo. “A completamento dell’esperienza digitale, le linee ABL potranno essere equipaggiate con sistemi di visione 2D/3D, ispezioni visive di qualità e processo, strumenti per la tracciabilità dei prodotti e dei processi, oltre all’interfacciamento con MES e servizi di assistenza remota”. Questo approccio permette di ottimizzare il processo già nella fase di pro- gettazione, oltre a gestire in forma preventiva spazi, flussi e l’interazione uomo-macchina. “Gli obiettivi sono due: da una parte aumentare le pre- stazioni, dall’altra migliorare efficienza produttiva e ambienti di lavoro” prosegue Cristiano Alù, electrical design engineer in ABL, “così da ridurre fattori di rischio e imprevisti. Ed è quanto realizzato per Bialetti, la cui linea è stata virtualizzata in fase preventiva per rispondere a specifiche esigenze di formato”. Tra gli strumenti digitali a supporto del progetto figura il tool Festo Electric Motion Sizing, “utilizzato per il dimensionamento preciso degli assi elettro- meccanici” spiega Stefano Landi, application sales consultant in Festo. Uno degli aspetti fondamentali dei sistemi a uno o più assi è la movimenta- zione controllata nello spazio e nel tempo. La caffettiera entra nella macchina divisa nelle sue parti, inclusi manopola e coperchio, e viene montata lungo la linea, “ed è qui che viene in aiuto il tool: una volta inseriti i parametri, lo Sul campo Francesca Panciroli ABL Automazione e Festo hanno collaborato a un progetto per l’assemblaggio della Moka Il progetto prevede una proposta di engineering dedicata all’intero flusso produttivo: capacità di utilizzo, alimentazione mediante robot e movimentazione tramite assi elettrici

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