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MAGGIO 2024 FIELDBUS & NETWORKS 53 Fieldbus & Networks Meldini-Bertoli : “Ovviamente sì, perché incrementando la capacità di mo- nitorare gli asset vi è la possibilità di entrare in un processo virtuoso di mi- glioramento continuo, efficientamento, individuando le cause di inefficienza e riducendo al minimo scarti, consumi energetici, errori nel ciclo produttivo”. Torres : “Senz’ombra di dubbio l’IIoT sta già avendo un impatto davvero positivo in ottica green, dando la possibilità di monitorare con attenzione sia l’energia che viene utilizzata in produzione, sia quella necessaria negli edifici, e di sfrut- tare controlli sistematici basati su cosa sta accadendo veramente. Nel proprio building di Milano, per esempio, B&R si è dotata di un BMS-Building Management System basato sulla tecnologia propria, che permette di tenere sotto controllo diversi aspetti, quali l’irrigazione, erogando acqua solo quando ha senso e integrando anche i dati provenienti dalla stazione meteo più vicina”. Massari : “Sicuramente sì, infatti vi sono le potenzialità per un impatto signifi- cativo sulla sostenibilità a livello sia di riduzione del consumo di energia, tramite il monitoraggio e l’ottimizzazione dei consumi di macchine e impianti, l’imple- mentazione di sistemi di smart grid per la gestione efficiente dell’energia, e lo sviluppo di soluzioni di illuminazione intelligente per ridurre gli sprechi; sia di riduzione degli sprechi, con l’ottimizzazione dei processi produttivi per minimiz- zare l’uso di materiali e risorse, il tracciamento emonitoraggio della supply chain e la manutenzione predittiva, per ridurre i tempi di fermo. Altri aspetti non meno importanti sono: l’ottimizzazione dei processi di combustione per contenere le emissioni di gas serra, l’implementazione di soluzioni di smart building per migliorare l’efficienza energetica negli edifici, oppure l’agricoltura sostenibile, monitorando le condizioni ambientali e delle colture per ottimizzare l’irrigazione e l’uso di fertilizzanti. L’agricoltura di precisione permette di ridurre l’impatto ambientale; non da ultimo, la tracciabilità alimentare garantisce la qualità e la sostenibilità della filiera, oppure la corretta gestione delle risorse idriche. Tutta- via, è importante sottolineare che l’impatto positivo dell’IIoT sulla sostenibilità dipende da come le tecnologie vengono sviluppate, implementate e utilizzate. È fondamentale adottare un approccio olistico, che consideri l’intero ciclo di vita delle tecnologie IIoT e i loro potenziali impatti ambientali, sociali ed economici”. Rovetta : “Combinando l’IoT, l’analisi dell’AI e l’utilizzo dei dati per rendere ‘visibile’ ogni parte di una fabbrica, è possibile incrementare la qualità e la produttività energetica, migliorando al contempo l’efficienza del consumo di energia necessario per la produzione. Questo è esattamente ciò che i produttori dovrebbero fare, che consentirebbe loro di ‘rompere il guscio’ del risparmio energetico, che è difficile da raggiungere solo con gli sforzi sulla struttura della fabbrica. In passato, per esempio, per rendere le camere bianche completa- mente prive di polvere, si consumava elettricità senza tenere in grande consi- derazione i costi. Tuttavia, quando innovative-Automation! e i-Belt sono stati utilizzati per monitorare l’aria e le situazioni operative di una fabbrica 24 ore su 24, si è scoperto che c’erano ore in cui la produzione e la qualità non erano influenzate dallo spegnimento dell’aria condizionata. Analisi di questo tipo, rese disponibili dall’IIoT, permettono di contribuire alla riduzione dei consumi e, di conseguenza, all’impatto sull’ambiente e sui costi”. Morabito : “Da un certo punto di vista, l’idea di incrementare il numero di dispo- sitivi presenti, provvisti di capacità computazionali e relativa connettività, può sembrare un controsenso per lo sviluppo delle cosiddette ‘tecnologie sostenibili’. Tuttavia, qualsiasi innovazione che permetta di ottimizzare l’uso di risorse e di evitare gli sprechi è certamente a favore di un mondo più sostenibile. Nel caso del mondo IIoT è molto comune che l’obiettivo sia quello di ridurre i costi dovuti all’uso di energia elettrica, acqua, carburanti per lo spostamento dei mezzi, e tutto ciò si sposa perfettamente con la necessità di ridurre il più possibile l’impatto dei processi produttivi sulle persone e sull’ambiente. Grazie alla quantità di dati a disposizione e alle nuove tecnologie che ne fanno utilizzo è infatti possibile con- figurare scenari dove è possibile massimizzare ogni tipo di efficienza, e rilevare in maniera automatica ogni tipo di perdita e area di miglioramento. Siemens svi- luppa diverse soluzioni orientate al risparmio energetico: un esempio è l’applica- zione EnergyManager, inserita all’interno del layer di edge computing, che rileva i consumi e le emissioni a livello di singolomacchinario e di linea, e fornisce analisi accurate che abilitano un uso più consapevole e sostenibile delle macchine”. Andrighetti : “La tecnologia, in questo caso l’IIoT, è uno strumento, e come qualsiasi altro strumento i risultati che ne derivano dipendono dal modo in cui esso viene utilizzato. Con l’IIoT e, in generale, il digitale oggi le aziende di- spongono di strumenti così efficaci e perfezionati che possono analizzare ogni singolo aspetto delle loro operations per scoprire sacche di ottimizzazione e, quindi, fare sostenibilità: in termini di materie prime, di consumi energetici, di efficientamento degli impianti, manutenzione predittiva ecc. Si pensi a quanto sia efficace oggi per un’azienda produttiva disporre sui propri asset, macchinari, linee di produzione, di sistemi di controllo e accesso da remoto che consen- tano ai tecnici di collegarsi da postazioni lontane anche migliaia di chilometri, senza alcuna limitazione se non quella di disporre di una linea Internet efficace. Efficacia che si trasforma in notevole efficienza, se si pensa ai risparmi che è possibile ottenere in termini di voli, spostamenti stradali, rischi per i dipendenti che devono affrontare la trasferta, nonché oneri fisicamente impegnativi da sopportare nel caso di spostamenti a lungo raggio”. Piermatteo : “Dipende dall’intelli- genza con cui si utilizza la tecnologia: in quest’ottica l’IIoT direi che ha e avrà un impatto molto positivo sulla sosteni- bilità. Basta immaginare scenari come l’accensione del riscaldamento di casa quando viene riconosciuto l’avvicina- mento dell’utente, o il tendone para- sole d’estate che si abbassa a seconda della temperatura sul balcone, e si alza nel momento in cui il vento supera i 20 km/h: situazioni differenti che coo- perano al risparmio e alla sicurezza. E tutto questo può essere applicato anche agli impianti industriali, dove i nastri dei sistemi di produzione girano senza prodotti, riscaldatori e lampade restano accese senza che vi sia una reale necessità ecc. Questo processo di ottimizzazione dell’e- nergia è già in atto perché l’informazione c’è, basta utilizzarla”. Ariano : “L’IIoT è un alleato fondamentale per la sostenibilità: dà a macchine e sistemi la capacità di ‘parlarci’ e di ‘parlarsi’, acquisendo dati in modo sempre più granulare e sofisticato; dati che poi entrano in gioco quando si analizzano gli elementi che impattano sulla sostenibilità, a partire dai consumi energetici e dal consumo di risorse. Un sistema che mi consente di monitorare e gestire in modo accurato la produzione, individuando potenziali problemi prima che accadano, è un sistema che riduce gli sprechi, i prodotti inutilizzabili, le rilavorazioni; i dati in tempo reale possono alimentare dashboard che consentono di comprendere correlazioni e trend, nonché nuovi pattern che possono aiutare a migliorare i risultati di sostenibilità e a riportarli in modo specifico, anche in linea con le correnti e future normative di reporting. Il binomio connettività-sostenibilità è inscindibile, se si vuole affrontare in modo efficace il tema. Tutti questi dati possono poi essere riutilizzati per migliorare la fase di progettazione delle future macchine e impianti, rendendoli sempre più efficienti e sostenibili”. Rino Piermatteo di Mitsubishi Electric
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