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MAGGIO 2024 FIELDBUS & NETWORKS 49 Fieldbus & Networks nenti. La disponibilità di soluzioni di rete performanti e affidabili è essenziale per garantire la trasmissione sicura e tempestiva dei dati nell’ecosistema IIoT. Le reti ad alta velocità e bassa latenza consentono una comunicazione fluida tra dispositivi e sistemi, facilitando la collaborazione e l’ottimizzazione delle opera- zioni industriali”. Rovetta : “Partendo dalla base, l’IIoT nasce come sinergia di più tecnologie. L’OT comprende i sistemi che si interfacciano con il mondo reale, come i con- trolli, gli attuatori e i sensori; l’IT comprende il PC, l’archiviazione dei dati, l’in- frastruttura di rete, il software e i processi utilizzati per produrre tutte le forme di dati elettronici. L’OT monitora eventi, processi e dispositivi fisici e genera informazioni che vengono poi elaborate dai sistemi IT. L’IIoT è il flusso di dati tra i due mondi, capace di produrre dati preziosi in tempo reale e fornire insight e spunti d’azione, nonché migliori cicli di manutenzione prescrittiva. Natural- mente, la manutenzione delle apparecchiature e la gestione della produzione, che finora dipendevano dall’esperienza e dalle conoscenze dei lavoratori, hanno goduto di notevoli migliorie derivanti da AI, IoT e Big Data. Questo al punto da poter creare nuove applicazioni che, mettendo insieme IoT e AI, e unendo le discipline IT-OT, consentono di acquisire in modo efficiente i dati dal sito di pro- duzione di un cliente e di utilizzarli per rafforzare ulteriormente le applicazioni di controllo. I servizi dati i-Belt di Omron, per esempio, aiutano a collegare le fasi di produzione e gestione con i dati di produzione, che vengono trasformati in informazioni significative per ottenere miglioramenti pratici e risolvere le sfide produttive. Omron ha poi sviluppato un controllore di automazione di macchine dotato di AI come esempio di applicazione della tecnologia AI. Un controllore AI controlla una macchina o una linea in modo sicuro, così da evitare che si verifi- chi un’anomalia, monitorando costantemente, in tempo reale di microsecondi, le condizioni della linea/macchina, prevedendo ‘comportamenti insoliti’ della stessa macchina o della linea, sulla base di un ‘modello di rilevamento delle anomalie’ appreso dalla sua AI integrata. Con l’AI generativa si apre una nuova frontiera: indipendentemente dal trasfe- rimento dati da un software all’altro, si utilizzeranno le chatbot per ottenere le risposte. Infine, anche il wireless privato 4.9G e 5G con edge computing inte- grato on-premise apre un nuovo mondo di opportunità per l’efficienza della pro- duzione. Grazie a prestazioni più prevedibili è possibile trasferire volumi di dati più elevati all’interno della rete e integrare un maggiore numero di dispositivi, dai sensori ai controller, fino agli azionamenti; questo significa fornire agli utenti un maggior numero di informazioni in tempo reale sul processo di produzione”. Ariano : “L’IIoT è abilitato in prima battuta dalla connettività e dall’evoluzione della sensoristica nella direzione di una completa digitalizzazione e facilità di integrazione in componenti industriali che oggi sono nativamente connessi, o vengono resi tali attraverso azioni di revamping e secondary sensing . L’avvento di una connettività poten- ziata e affidabile, con performance superiori in termini di latenza e capa- cità, come il 5G, amplierà l’ambito di applicazione e i casi d’uso realizzabili e potrà sostenere, con la necessaria sicurezza, l’adozione in un ambiente produttivo di applicazioni particolar- mente esigenti, come la mobilità auto- noma, e la possibilità di creare gemelli digitali completi su cui operare a più livelli. Riguardo all’AI generativa siamo ancora all’inizio, tra le opportunità che vediamo più vicine oggi vi è la possibilità di creare modelli LLM personalizzati per specifici casi d’uso e compiti, quali la generazione di codice, la documen- tazione, il testing, il refactoring; l’evoluzione delle interfacce in linguaggio na- turale; il supporto nella progettazione e sviluppo dei sistemi di automazione. L’adozione di questa tecnologia sarà rapida come la sua evoluzione”. Torres : “L’IIoT è un concetto veramente ampio, che abbraccia diverse tecno- logie e diverse forme di comunicazione; è in rapida crescita e parlare solo di cybersecurity o OPC UA FX sarebbe riduttivo. In particolare, anche l’AI gene- rativa darà il suo massimo contributo in diversi ambiti, seppure a oggi risulti difficile prevederne i risultati finali in modo chiaro e dettagliato. Oggigiorno è già presente in gran parte della nostra vita professionale e personale: a livello macchina, permette di ottimizzare la produzione e la manutenzione con machine e deep learning; a livello building, di ridurre gli sprechi ed es- sere sempre più sostenibili; consente anche l’ottimizzazione di funzionalità dei dispositivi, come accade nei sistemi di visione; e viene impiegata nella ricerca di contenuti, documenti e nella creazione di testi e contenuti grafici accattivanti e personalizzati, come accade grazie a chatGPT, Gemini e tutti i bot ormai molto diffusi nel web. L’AI è anche molto di aiuto per non partire da un foglio bianco quando si è in fase di brainstorming di un progetto di qualsivoglia natura, oppure nelle simulazioni, gestendo la generazione dei dati sintetici, o ancora nel testing di progetti che prima avvenivano solo dopo la costruzione di un mokup fisico”. Andrighetti : “Essendo la connettività il perno attorno a cui ruotano i processi di digitalizzazione finita, il ruolo delle reti è basilare, fondamentale. Le reti sono le autostrade su cui i dati viaggiano, l’alta velocità che interconnette in modo efficiente nodi e dispositivi che, in ottica IoT, o meglio, IIoT possono anche trovarsi a migliaia di chilometri di distanza: sparsi nei porti di tutto il mondo, in località montane remote, all’interno di stabilimenti produttivi dislocati in più continenti ma che devono essere tra loro interconnessi. Per questo motivo le tecnologie abilitanti dell’IIoT, se così vogliamo chiamarle, sono la connettività e i protocolli ad alte performance, soprattutto quelli che consentono di disac- coppiare i dispositivi dal sistema. In merito all’AI generativa, la sua introduzione in ambito industriale darà vita a una vera e propria rivoluzione copernicana. Questa rivoluzione sortirà i suoi effetti non solo sulle modalità di interazione tra uomo e processo, ma anche sul prossimo sviluppo che accompagnerà l’IIoT e la modalità con cui i dati dovranno essere resi disponibili. Il dato, quale atomo dell’informazione, non basterà più che sia disponibile nella forma in cui fino ad ora lo abbiamo sempre inteso: dovrà essere normalizzato, contestualizzato, ovvero reso idoneo ad essere com- preso, correlato e, quindi, fruito dall’AI. Solo in questo modo, fruendo di dati omogenei e ben contestualizzati, l’AI potrà risultare efficace nel suo compito di supporto all’uomo”. Massari : “L’IIoT si basa su un ecosistema di diverse tecnologie che operano in- sieme per gestire la raccolta, l’analisi e l’utilizzo dei dati da dispositivi industriali, ovvero: reti e connettività come Ethernet industriale, fieldbus, Profibus; reti wi- reless, wi-fi industriale e 5G; sensoristica, sensori di temperatura, pressione, vibrazione, movimento, gas ecc.; AI e machine learning (ML), che consentono l’analisi avanzata dei dati per estrarre informazioni utili e prendere decisioni automatizzate; l’introduzione dell’AI generativa, potenziale per rivoluzionare il concetto stesso della gestione dei dati IIoT. Sono state riportate alcune funzio- nalità, ma ci sono tanti altri campi di applicazione. Indubbiamente, garantire la trasmissione in tempo reale di grandi volumi di dati, supportando le applicazioni IIoT, apre nuove possibilità per l’industria. L’introduzione dell’intelligenza artifi- Andrea Ariano di Schneider Electric

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