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MAGGIO 2024 FIELDBUS & NETWORKS 12 Fieldbus & Networks I l fatto che le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, quelle che nell’accezione inglese indichiamo comunemente con l’acronimo IT, abbiano, e stiano tuttora, cambiando il mondo dell’automazione indu- striale è sotto gli occhi di tutti. La loro integrazione con le tecnologie operative, quelle che siamo abituati a indicare genericamente come OT, è sempre più profonda e indissolubile. Rientrano in questo quadro le comunicazioni wireless, la cui adozione po- trebbe offrire diversi vantaggi. Giusto per citarne qualcuno, si pensi all’in- trinseca flessibilità e alla possibilità di operare in mobilità, consentendo, per esempio, la connessione di apparati mobili e terminali portatili, come tablet e dispositivi indossabili, fornendo agli operatori un accesso rapido ai dati e ai controlli di processo, indipendentemente dalla loro posizione all’interno dell’impianto. Oppure, a come l’assenza di cavi si possa tradurre in un’installazione, rispetto alla controparte cablata, tanto più semplice quanto più la zona di interesse è difficile da raggiungere, garantendo al contempo un’elevata scalabilità e flessibilità. Anche la sicurezza della co- municazione è per certi versi superiore a quella delle tradizionali soluzioni cablate, offrendo nativamente cifratura dei messaggi e identificazione e autenticazione automatica dei dispositivi. Tuttavia, la difficoltà nel soddisfare in maniera efficace requisiti quali l’affi- dabilità e la copertura estesa, nonostante l’uso in ambienti industriali anche gravosi, in presenza di interferenti, ostacoli fisici e altre fonti di disturbo; la bassa latenza necessaria, soprattutto, nelle applicazioni di controllo o di safety; e un consumo energetico ridotto, tenuto conto di un’alimentazione a batteria quasi mai supportata da fonti energetiche alternative, si sono spesso tradotte in inibitori psicologici che ne hanno in qualche modo limi- tato l’effettiva diffusione. Le ‘stagioni’ del wireless Volendo generalizzare, si potrebbero indentificare diverse ‘ondate’, corri- spondenti all’adozione del wireless in scenari sempre nuovi e diversi. Introdotto inizialmente come soluzione di nicchia e proprietaria, volta a soddisfare le necessità di una particolare applicazione, si è assistito a una seconda ondata del wireless, che lo ha visto evolvere per diventare il fon- damento di standard internazionali in grado di garantire interoperabilità e indipendenza da un particolare costruttore, per vivere oggi una ‘nuova giovinezza’ grazie all’avvento nel contesto industriale del paradigma dell’In- ternet delle Cose (IIoT). Alla seconda ondata appartengono le Iwsn (Industrial Wireless Sensor Network), i cui esponenti più noti sono standard come WirelessHart, nor- mato a livello internazionale dalla IEC62591, e ISA100.11a, descritto dalla IEC62734. − Iwsn: WirelessHart e ISA100.11a Essendo disponibili da ormai diversi anni (entrambi gli standard hanno subito aggiornamenti e aggiunte, con le versioni più recenti che risalgono IN Primo piano COMUNICARE SENZA FILI DA IWLAN A LORAWAN, DA WIRELESSHART A BLUETOOTH LOW ENERGY: LA COMUNICAZIONE WIRELESS INDUSTRIALE SI È EVOLUTA NEL TEMPO DANDO VITA A PROTOCOLLI DIVERSI PER ASSOLVERE ALLE ESIGENZE DI SPECIFICHE APPLICAZIONI Emiliano Sisinni Fonte: foto Shutterstock

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