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NOVEMBRE 2023 FIELDBUS & NETWORKS 8 Fieldbus & Networks L’evoluzione dell’automazione Tornando alle esigenze del mondo dell’automazione di acquisire un numero maggiore di dati dal campo e di realizzarlo in maniera sicura mediante pro- tocolli indipendenti dal fornitore dei sistemi, è interessante contestualizzare il tutto all’interno del quadro evolutivo dell’automazione per posizionare cor- rettamente le attuali soluzioni. Siamo partiti negli anni ‘70 con le prime logiche di controllo, realizzate con contatori e relè temporizzati, alimentati con tensioni 230 Vc.a. e/o 400 Vc.a., che portavano a un’elevata complessità di cablaggio, diagnostica quasi ine- sistente e difficile espandibilità del sistema. Sono soluzioni di cui si trova tuttora un retaggio in alcuni sistemi industriali, come per esempio i sistemi di gestione dei bruciatori per i quali Pilz propone una soluzione moderna con alimentazione 24 Vc.c., programmazione basata su blocchi funzionali certi- ficati e a elevata diagnostica (si veda box a pag.9). Siamo quindi passati rapidamente, negli anni ‘80, ai sistemi PLC con I/O centralizzati, che fornivano la flessibilità della logica programmabile permettendo di risparmiare cablaggi complessi e fornendo una maggiore flessibilità; infine, siamo arrivati ai si- stemi di controllo con architetture basate su bus di campo, che implementano soluzioni di I/O remotato, per poi focalizzarci sempre più sulla velocità di trasmissione dei dati. Ne è un esempio il protocollo Ethercat, con la sua versione FSoE: a questo proposito nei prossimi mesi Pilz presenterà la soluzione FSoE associata al sistema configurabile PnozMulti 2. Queste ultime evoluzioni tecnologiche permettono di ottenere un’enorme ri- duzione degli oneri di cablaggio, elevata diagnostica e flessibilità. La possibilità, poi, con i sistemi IP67, di installare i nodi a bordo macchina senza la necessità di predisporre un cabinet dedicato e la presenza di connet- tori standard M12 hanno ulteriormente aumentato la flessibilità e modularità degli impianti, andando allo stesso tempo a ridurre sia i costi di cablaggio, dovuti alla riduzione dei cavi multi-filari, sia i tempi di cablaggio stessi. SECURITY BRIDGE E SECURITY RISK ASSESSMENT G li aspetti legati alla safety sono per Pilz integrati con quelli inerenti alla security, dapprima attraverso l’introduzione sul mercato di un disposi- tivo, Security Bridge, che impedisce un accesso non autorizzato e consente ai dispositivi di sicurezza collegati a valle di rimanere in una rete protetta; successivamente, attraverso lo sviluppo di servizi di consulenza specifici per i costruttori di macchina e gli utilizzatori finali. Il più efficace punto di partenza di questi servizi è il Security Risk Asses- sment: analisi dell’infrastruttura informatica di automazione e valutazione di quanto ciascuna macchina o linea produttiva o stabilimento riesca a es- sere potenziale oggetto di minaccia e con quali conseguenze. In funzione, quindi, degli impatti sulla sospensione della produttività, sulla sicurezza dei safety PLC e sull’emissione in ambiente di sostanze pericolose, Pilz fornisce ai clienti priorità alle modifiche, suggerendo sotto forma di ‘Concept’ quali specifiche contromisure si possono adottare, assicurando quindi, al termine di questo percorso, che il macchinario sia innanzitutto sicuro dal punto di vista informatico e allo stesso tempo conforme ai requisiti della normativa in vigore, che definisce i criteri di security di un Iacs, Industrial automation & control systems (IEC62443). I servizi Security Risk Assessment di Pilz forniscono un’analisi dell’infrastruttura informatica di automazione e una valutazione di quanto ciascuna macchina o linea o impianto sia potenziale oggetto di minaccia e con quali conseguenze

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