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Fieldbus & Networks NOVEMBRE 2023 FIELDBUS & NETWORKS 37 Da 1 a 7, quanto è importante oggi il ruolo del 5G nei vostri processi produttivi (o in quelli dei vostri clienti)? Quanto lo sarà entro i prossimi 3 anni? GiosuèVitaglione , director TelcosalesEmeadi Fortinet ( www.fortinet.com/it ): “Sul mercato europeo stiamo riscontrando notevole interesse sul tema 5G Private Networks (5GPN) e su quello della sicurezza IT e OT (Operational Technology). Il 5G mette in campo delle vere innovazioni tecnologiche e, mentre gli standard sono più sicuri rispetto alle generazioni precedenti (2G, 3G, 4G), le implementazioni specifiche richiedono un focus più elevato sulla cybersecurity, sia da parte delle Telco per le reti pubbliche, sia da parte delle aziende per le 5GPN, in particolare per la gestione delle vulnerabilità dei sottosistemi software e per l’identificazione degli attacchi e le conseguenti tecniche di protezione. Per quanto concerne le Telco, esse hanno un ruolo chiave nel nostro Paese, sia per le politiche di allocazione delle frequenze, sia per lo sforzo che hanno fatto per predisporre delle soluzioni già pacchettizzate. Per quanto riguarda invece il settore manifatturiero, l’adozione del 5G sembra leggermente più lenta, probabilmente per i diversi cicli di investimento degli impianti di produ- zione. In questa fase si potrebbero creare degli squilibri competitivi per il fatto che alcune aziende potrebbero sfruttare i vantaggi del 5G e di altre tecnologie innovative (come l’intelligenza artificiale) prima di altri, guadagnandone in termini di agilità e produttività”. Andrea Ariano , Industry Innovation and Communication leader di Schnei- der Electric ( www.se.com/it/it ) : “L’importanza del 5G per i processi produt- tivi è qualcosa che in prospettiva, nei prossimi 3 anni, crescerà molto. Oggi siamo in una fase di sperimentazione più estesa che in passato, e in ambito industriale ci si sta concentrando sullo sviluppo di casi d’uso che possano essere applicabili su scala sempre più larga. Da 1 a 7 oggi probabilmente siamo a metà strada di un percorso che tra 3 anni non sarà ancora arrivato al suo culmine, ma sicuramente sarà molto rilevante; quanto, dipenderà anche dalla disponibilità delle frequenze da dedicare. Il 5G consente di integrare anche le tecnologie più evolute ed esigenti in termini di capacità di banda, latenza e prestazioni in ambienti anche molto complessi; supporta la remotizzazione, la creazione e l’utilizzo di digital twin dinamici di impianto; aiuta a semplificare la connettività di ambienti molto estesi, oltre- tutto, quando si tratta di progettare un nuovo impianto, può essere una scelta molto conveniente”. Controllo remoto di macchine e impianti Da 1 a 7, quanto secondo voi è importante la remotizzazione del controllore di macchina (ovvero di- sporre di un controllore software- defined, che sia implementato su di un server, anche locale, e che possa gestire contemporanea- mente più macchine)? Massari : “La remotizzazione del controllo macchine è un tema molto delicato, in quanto non si tratta solo della remotizzazione del controllo, ma anche della velocità e stabilità della con- nessione dati e della possibilità di interagire con il controllore su più macchine. Teniamo presente che nel mondo produttivo esistono macchine con funzionalità diverse: dalle presse (alcune con velocità di centinaia di colpi al minuto), a macchine multi- funzione (che possono svolgere più attività contemporaneamente), a macchine semplici che eseguono una funzione per volta. Questa situazione così variegata richiede una forte cul- tura nel settore dei controllori, che siano essi PLC o CNC, e che in sede progettuale va analizzata e valutata con attenzione. La tecnologia wireless è indubbia- mente cresciuta sia in termini di pre- stazioni che di sicurezza (tema di grande importanza), ma restano comunque delle criticità inerenti possibili interferenze elettromagnetiche, o di caduta o rallentamento della velocità di connessione, causate da fattori esterni alla rete aziendale, ma che si possono evidenziare nel caso di progetti cloud o di remotizzazione del server rispetto al plant aziendale. Per cui direi che il valore potrebbe essere di 4, cioè importante ma non fondamentale”. Ariano : “Nella nostra visione evolutiva, l’automazione industriale sarà sem- pre più incentrata sul software e sviluppata sulla base di standard precisi come IEC61449. Direi che l’importanza della remotizzazione del controllore di macchina dipende dall’affermarsi delle tecnologie di comunicazione, come per esempio il 5G. In questo tipo di automazione ‘hardware agnostico’ il con- trollo è gestito proprio da un’intelligenza distribuita, software defined, che consente la massima flessibilità e convergenza tra sistemi IT/OT. Questo concetto è per noi molto rilevante e permette di convergere il campo con sistemi di AI. Abbiamo creato una piattaforma di automazione, Eco- Struxure Automation Expert, interamente pensata sulla base di questo con- cetto, con un approccio orientato agli oggetti, che cambia radicalmente il modo di progettare e testare i sistemi e offre una scalabilità e duttilità che non è possibile ottenere con un’automazione tradizionale. Questo tipo di au- tomazione può beneficiare delle potenzialità di una connettività industriale evoluta, come quella che si può avere con il 5G”. Aldo Ornaghi , business developer manager di Danfoss Drives Italia ( www.danfoss.com/it-it ): “Grazie alla connettività veloce, sempre più per- vasiva, le tecniche di remotizzazione hanno introdotto nuovi livelli di flessi- bilità nella gestione degli impianti. La loro importanza è tale che oggi non è quasi più concepibile un sistema di automazione senza la possibilità di poterlo gestire da remoto. Questo non solo per il cliente, ma anche per gli OEM e i system integrator, che oggi sempre più spesso nella loro offerta sfruttano il paradigma della servitizzazione. Dunque si tratta di un punto importantissimo. Nel caso di Danfoss, il concetto di gestione remota trae forza dalla capacità dei suoi convertitori di frequenza di agire quale fonte di dati, da dove è possi- bile attingere preziose informazioni per monitorare e ottimizzare l’efficienza del processo. I drive Danfoss possono infatti essere impiegati quali veri e propri sensori al fine di acquisire, in modo diretto o dedotto dalla correlazione di più valori, grandezze fondamentali di processo come corrente, tensione, coppia, velocità, potenza… e molto altro. Stefano Massari di DM Management & Consulting Andrea Ariano di Schneider Electric

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