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Fieldbus & Networks MAGGIO 2023 FIELDBUS & NETWORKS 53 dei requisiti minimi da rispettare durante progettazione, costruzione e messa in servizio della rete, affinché le tecnologie possano garantire le performance elevate di cui sono capaci. Vi sono, in particolare, tre linee guida disponibili gratuitamente, che possono essere usate da tutti come base per costruire specifiche e capitolati personalizzati. Il nostro consiglio è proprio quello di partire da questi documenti pubblici e, se necessario, in casi particolari se- lezionare quello che serve per il proprio progetto. In questo modo si possono selezionare le soluzioni tecniche più adatte a situazioni specifiche, per esem- pio in zone a rischio esplosione, oppure ritenute più robuste, per esempio la fibra ottica, e quelle più flessibili, come il wireless. Infine, noi suggeriamo sempre di costruire, in parallelo alle specifiche, anche la descrizione delle prove di accettazione che la rete deve superare per essere dichiarata idonea. In questo caso, è necessario essere molto chiari nella de- scrizione delle metodologie di prova e nella definizione delle soglie passa/non passa, per non incappare in ritardi e dispute a impianti costruiti/consegnati. Di solito è in questa fase che la maggior parte dei nostri clienti ha bisogno di un supporto tecnico, e il nostro ruolo è spesso quello di illustrare quali sono le implicazioni tecniche (ed economiche) delle possibili scelte”. Un valore aggiunto per essere più competitivi Quali sono le competenze e le conoscenze che risultano strategicamente più utili e interessanti da acquisire da parte del personale aziendale, per aumentare la competitività, la redditività e l’efficienza in azienda? Andreoli : “Le competenze hanno due fonti, una teorica e una pratica, e se la parte teorica è necessaria per affrontare analiticamente i problemi, la parte pratica è quella che fornisce i mezzi per risolvere una situazione in quanto già affrontata in precedenza. Un’azienda ha la necessità di formare e certificare il personale, per garantire che la parte teorica della preparazione sia soddisfatta; per la parte pratica, che è la seconda fase, il tempo necessario alla formazione è più lungo, perché le si- tuazioni nelle quali bisogna operare sono più numerose. Soprattutto per quanto riguarda le reti di comunicazione, poi, la parte pratica non può ovviamente pre- scindere dalla certificazione. Un giusto mix delle due competenze rende il personale sia efficace che ef- ficiente, fa in modo che la configurazione e l’implementazione delle reti sia pensata ed eseguita secondo gli standard più attuali, utilizzando apparecchia- ture pensate e studiate allo scopo richiesto. In altre parole, l’aggiornamento continuo del personale garantisce la continua crescita dell’azienda e l’au- mento della sua redditività”. Browett : “Ritengo che alcune aree chiave includano: conoscenza tecnica dei sistemi, risoluzione dei problemi, sapere come ottenere il meglio dalle persone e stabilire una cultura azien- dale che consenta ai dipendenti di agire in caso di problemi”. Munari : “Se la formazione tecnica permette di ottenere le competenze specifiche sulle reti, sul loro funzio- namento e mantenimento, il lavoro in team e il riconoscimento dei ruoli aziendali permettono di sviluppare al- cune soft skill che devono essere colti- vate nel tempo. La crescente richiesta di connettività tra macchine e gestio- nali aziendali necessita il coinvolgi- mento di diverse figure professionali, da coordinare opportunamente, defi- nendo con chiarezza i differenti ruoli. Anche la conoscenza delle specifiche di progetto è essenziale, infatti spesso capita che le informazioni di scambio da mettere in rete non siano chiare, e questo può comportare, per esempio, un allungamento dei tempi di aggior- namento di alcune parti hardware o software del sistema”. Döring : “Prendiamo, per esempio, la sicurezza: i requisiti di sicurezza per le applicazioni industriali sono definite nella serie di norme IEC62443, che costituisce il quadro generale per l’attua- zione delle misure di sicurezza. Il principio base della norma è ‘Defense in Depth’ (Difesa in Profondità). Vengono quindi identificate le situazioni di pericolo per i sistemi industriali, definendo i requisiti di sicurezza per impianti, macchine e dispositivi di automazione. Secondo la nostra esperienza, i maggiori produttori di sistemi di comando attribuiscono già ora grande valore al rispetto di questa norma, soprattutto in riferimento all’organizzazione interna dei processi di svi- luppo. Per molti clienti un ulteriore vantaggio è il fatto che HMS integri questa procedura di sicurezza nei propri processi di sviluppo, al fine di proteggere i dispositivi dagli attacchi esterni, secondo il concetto di ‘Security by Design’. La sicurezza delle reti costituisce un aspetto essenziale oggi anche per l’industria ed è una competenza indispensabile per ogni fornitore di sistemi”. Terni : “Le nozioni acquisite vanno valutate sulla base dei comportamenti, du- raturi nel tempo, che ne derivano. Le competenze trasversali (o soft) rappresen- tano un prerequisito essenziale per creare un terreno fertile a un apprendimento continuo, in grado di determinare la competitività delle imprese. Sono determi- nanti, per centrare questo obiettivo, l’ambiente e l’organizzazione aziendale in cui i lavoratori ‘formati’ si trovano ad agire, che può essere favorevole o meno allo sviluppo completo delle competenze acquisite. L’assunto imprescindibile, in Bosch Rexroth, è che le singole risorse, da sole, non sono sufficienti a determinare il successo di un’impresa. È cen- trale il modo in cui tali risorse vengono integrate e coordinate tra loro, in funzione dello svolgimento delle diverse attività e del conseguimento del vantaggio competitivo. L’abilità nel coordinamento delle risorse è indicata come ‘capacità organizzativa’ e si riscontra in tutte le funzioni aziendali, nella produzione come nel marketing, nella gestione finanziaria come nella ricerca e sviluppo. È dunque il fattore che determina la maniera in cui in un’impresa le risorse sono connesse tra loro in ragione del raggiungimento di determinati obiettivi. Vi sono diversi modi per arricchire il patrimonio di competenze dell’impresa. Si possono attuare politiche ad hoc, facendo leva sulle risorse già presenti; si può ipotizzare di acquisire realtà imprenditoriali caratterizzate da eccellenze alle quali si è interessati; ci si può impegnare in programmi per lo sviluppo di certe competenze, interagendo con partner dotati di caratteristiche complementari; si possono infine creare nuovi con- testi organizzativi, sufficientemente indipendenti dall’azienda, in cui incu- bare nuove figure, così come è possibile attuare una strategia di sviluppo continuo di nuovi prodotti per alimentarle”. Thilo Döring di HMS Networks Paolo Ferrari del Centro di Competenza Csmt di Consorzio PI - Profibus e Profinet Italia

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