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Fieldbus & Networks MAGGIO 2023 FIELDBUS & NETWORKS 52 Döring : “HMS lavora a stretto contatto con diverse organizzazioni di utenti impegnate a definire gli standard per le proprie reti, dando un contributo alla sicurezza dei dispositivi di automazione. I primi risultati sono già evidenti. L’organizzazione Modbus, per esempio, ha pubblicato nel 2018 un’estensione Modbus Security per crittografare la comunicazione; nel 2015 Odva ha am- pliato la comunicazione Ethernet/IP con CIP Security. Le specifiche vengono costantemente migliorate per semplificarne l’implementazione da parte degli utenti. Anche all’interno dell’organizzazione di utenti Profibus (PNO) l’argo- mento sicurezza è di primaria importanza ed è stato presentato nel 2020 un primo livello, Security Class, che garantisce la robustezza delle interfacce. I prossimi passi riguarderanno autenticazione e crittografia. I nostri clienti riconoscono dunque il nostro impegno presso i diversi gruppi di lavoro impe- gnati, in particolare, nella definizione degli standard di sicurezza delle reti. Un’interfaccia di comunicazione di per sé sicura è del resto inutile se persone non autorizzate leggono certificati riservati sui dispositivi, o possono sosti- tuirli manomettendo il firmware. Le norme IEC62443-4-1 e 2 stabiliscono le linee guida su come i produttori dei componenti debbano procedere ai fini di un’implementazione sicura. Le certificazioni rappresentano in questo contesto non solo un valore aggiunto che aiuta a essere più competitivi, ma anche una necessità per potersi presentare come partner affidabili sul mercato”. Formazione: quali metodi? Quali possono essere gli strumenti e i metodi per rendere più efficace la forma- zione del personale tecnico e operativo delle aziende? Munari : “Mitsubishi Electric crede che la formazione continua sia uno stru- mento essenziale. Molto spesso il personale tecnico ha solamente una for- mazione base; da qui l’esigenza di far sì che il personale sviluppi le proprie competenze sul campo, con il supporto e il sostegno dell’azienda in cui ha deciso di investire il proprio futuro. Una formazione che fornisce strumenti e tecniche di problem solving, per aiutare a risolvere anche gli imprevisti con maggiore sicurezza, precisione e rapidità”. Terni : “L’occupabilità delle persone, ossia la loro capacità di mantenere il la- voro desiderato e di essere spendibili sul mercato, non dipende più da ciò che già si conosce, ma dall’opportunità di imparare. Le aziende con il giusto mix di persone, competenze e tecnologie sono quelle destinate al successo. Diversi sono gli strumenti disponibili per rendere efficace la formazione: ap- prendimento in aula, lezioni via e-learning, workgroup svolti in videoconferenza, corsi con un approccio ‘blended’, ovvero ‘metà guidato e metà autonomo’, e per ultimo, non certo in grado di importanza, il ‘training on the job’, vale a dire la pratica direttamente dentro le mura aziendali. Credo che ciascuna di queste modalità abbia i suoi pro e i suoi contro. A mio modo di vedere, ne privilegerei almeno un paio: la blended e la training on the job. La prima, in quanto permette di coniugare la parte di aula e la parte di e-learning con il vantaggio intrinseco di essere a disposizione di una platea allargata; l’altra, perché nulla vale come l’esperienza diretta, ovvero il contatto diretto con chi ‘fa il mestiere’ ed è ma- terialmente in grado di guidare gli altri lungo una strada di cui ha padronanza. Collegandomi a quanto appena sostenuto, in Bosch Rexroth il vero obiettivo della formazione non è legato esclusivamente alle conoscenze tecniche, ma è comprensivo del conferimento a ciascuno di competenze trasversali stra- tegiche, modulate sulle dinamiche del lavoro e volte a facilitare l’attivazione di comportamenti adeguati e il dispiegamento di azioni concrete e corrette. Sono convinto che risulti necessario pensare a strumenti agili e a metodolo- gie elastiche, atte a favorire una sorta di ‘alleanza’ tra impresa e formazione, una sorta di patto di trasparenza, utile a esplicitare, da un lato, le capacità tecnico-professionali, dall’altro, le abilità e le conoscenze trasversali di cui necessita lo sviluppo di un’organizzazione”. Ferrari : “Presso il nostro Centro di Competenza, grazie al supporto di PI (Profibus&Profinet International) e del Consorzio PI Italia, abbiamo sviluppato un metodo di formazione orientato a fornire competenze teoriche e pratiche con alternanza di lezioni in aula e in laboratorio. Questa modalità si estende a tutte le tipologie di corso, da quelli base a quelli avanzati. Gli studenti apprendono a configurare sistemi e poi a trovare eventuali guasti o parametri errati tramite l’uso di specifici tool di analisi. Essendo il nostro Centro di Competenza uno dei principali produttori di tool di analisi Profinet, i partecipanti possono approfittare dei nostri sviluppatori, che molto spesso sono anche i docenti dei corsi stessi. Insomma, secondo noi un’esperienza ‘full immersion’ nella tecnologia è sicuramente molto efficacie per apprendere rapidamente. E per i dubbi rimasti, il Centro di Competenza è, per accordi con il Consorzio PI Italia, sempre disponibile a rispondere”. Browett : “Per quanto concerne la formazione sui metodi e sulle attrezzature tecniche da impiegare, riteniamo che un approccio pratico, con specialisti tec- nici già formati, sia il metodo migliore”. Per procedere alla certificazione sia dei dispositivi, sia delle reti, quanto è im- portante avere a disposizione delle linee guida operative, che consentano di verificare che quanto è oggetto di cer- tificazione/validazione rispetti quanto richiesto e, soprattutto, che consen- tano un’implementazione semplice e standardizzata? Browett : “Ritengo che ciò sia di fonda- mentale importanza. Presso l’organizza- zione Clpa, per esempio, gestiamo una rete globale di laboratori di test che of- frono programmi di test coerenti in tutti i casi. Ciò significa che non importa in quale parte del mondo un’azienda desideri certificare i propri prodotti, in quanto essa sa sempre che otterrà ri- sultati coerenti con lo standard”. Ferrari : “È fondamentale chiarire che secondo PI International vi sono John Browett di Clpa - CC-Link Partner Association, Europe Alessandro Munari di Mitsubishi Electric Luca Terni di Bosch Rexroth
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