F&N 114

FEBBRAIO 2023 FIELDBUS & NETWORKS 42 Fieldbus & Networks S econdo gli ‘Osservatori Digital Innova- tion’ ( osservatori.net ) , in Italia nel 2021 il mercato dell’Internet of Things è cre- sciuto del 22%; si stima che gli oggetti connessi siano 110 milioni (circa 1,8 per abitante), mentre le connessioni abilitate tramite i cellulari sono 37 milioni e quelle che fanno uso di altre tecnologie, invece, 74 milioni. Il mercato IoT ha un valore di oltre 7 miliardi di euro; inoltre, il Pnrr prevede risorse dedicate al settore pari a 29,78 miliardi di euro, di cui 14 miliardi destinati alla smart factory. Le altre riguarderanno l’assisted living, le smart city, gli smart building e le smart grid nell’ambito di un complesso e articolato con- testo progettuale e normativo. Il settore industriale, dunque, rappresenta il ‘campo grande’ in cui convergono, e converge- ranno sempre di più, i diversi mondi IT e OT. Da un’indagine condotta dagli Osservatori, che ha coinvolto 95 grandi imprese e 302 PMI, risulta che l’80% delle grandi imprese ha attivato servizi basti sull’IoT. Diversa è la situazione nelle PMI, dove solo il 27% ha avviato almeno un progetto. Il dato non è sorprendente, rappresenta la continuazione di un trend storico che segnala le difficoltà delle piccole e medie realtà a colmare, in primo luogo, il gap di conoscenza rispetto alle grandi aziende. In- fatti, secondo la stessa indagine, solo il 46% delle PMI ha sentito parlare di soluzioni IoT per l’Indu- stria 4.0, mentre la consapevolezza dei ‘grandi’ è del 96%. Questo dato dovrebbe indurre a una seria riflessione: se le PMI non hanno sufficienti strumenti manageriali e culturali per accedere alle risorse del Pnrr, non solo vi è la possibilità che parte delle risorse disponibili non vengano spese, ma soprattutto vi è il rischio che il processo d’inno- vazione non si sviluppi come dovrebbe, con tutte le conseguenze immaginabili. È però il caso di preci- sare che, parlando di PMI, non si deve considerare il solo settore industriale, bensì anche tutti gli altri settori dove i possibili utilizzi dell’IoT possono por- tare indubbi benefici. Si pensi per esempio all’agri- coltura: le soluzioni IoT permettono di monitorare i parametri micro-climatici atti a migliorare la qua- lità dei prodotti e a ridurre l’impatto ambientale. Se si passa alla domotica, con l’IoT è possibile non solo ottenere un risparmio energetico, ma anche migliorare la gestione del comfort, degli impianti di climatizzazione, sicurezza ecc., anche a livello dell’intero edificio. L’utilizzo di contatori intelligenti permette inoltre la misura di elettricità, gas, calore, acqua ecc.; i dati raccolti possono essere utili per la fatturazione e per l’ottimizzazione dei servizi. In logistica le applicazioni IoT vanno dalla tracciabi- Building blocks MONITORARE LE RETI IT E OT L’INCREMENTO RAPIDO E INARRESTABILE DEL NUMERO DEI DISPOSITIVI IOT UTILIZZATI NEL MONDO DIGITALE E NELL’AMBITO DELL’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE, NONCHÉ L’INTEGRAZIONE FRA GLI AMBIENTI IT E OT RENDONO NECESSARIO IL CONTINUO MONITORAGGIO DELLE RETI, AI FINI DELLA SICUREZZA E DEL MANTENIMENTO DELLE PERFORMANCE Evaldo Bartaloni Fonte: Shutterstock L’integrazione dei dispositivi OT nel mondo IoT rende complessa la difesa dell’intera rete, che si è espansa sia localmente che geograficamente

RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz