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NOVEMBRE 2022 FIELDBUS & NETWORKS 40 O ggi si parla molto di edifici intelligenti, o smart building. Indipenden- temente dalle diverse accezioni che si danno a questa definizione, il potenziale che rivestono nonè trascurabile. Gli edificimoderni possono faremolto di più per noi rispetto al passato, e dovrebbero farlo.Miglio- rando la soddisfazione di occupanti o dipendenti, gli edifici intelligenti possono potenziare la fidelizzazione del personale e massimizzare l’occupazione, contribuendo a garantire un ROI elevato per i proprietari. Se a ciò si aggiunge il ruolo chequesti stessi edifici possono svolgerenella riduzionedelleemissioni di gas serra, ecco che l’interesse nei loro confronti è comprensibile, oltre che significativo. Secondo la ricerca di Gartner intitolata ‘Forecast Analysis: Smart Buildings IoT Endpoint Electronics and Communications Revenue, Worldwide’ ( www.gartner. com/en/documents/4004043 ), la spesa per l’IoT negli edifici intelligenti è stata di 53miliardi di dollari nel 2020 e si prevede che raggiungerà i 108miliardi di dollari entro il 2030. Vale quindi la pena esaminare i fattori che stanno alla base dello sviluppo di smart building e riconoscere che esiste un denominatore comune che li sostiene: gli edifici intelligenti hanno bisogno di reti intelligenti. Flessibilità, comfort e ROI del proprietario In un edificio intelligente i modelli di occupazione consentono livelli avanzati di comfort sia negli spazi aperti, sia nelle sale riunioni e questo può essere esteso alle preferenze individuali, effettuando regolazioni prima dell’inizio di un incontro o, più semplicemente, controllando la temperatura una volta che le sale vengono prenotate e occupate, concetto che vale anche per il livello di illuminazione. La flessibilità e la possibilità di assecondare le preferenze personali e di monitorare la salute individuale e la sicurezza del luogo di lavoro sono tra i motivi che spingono gli affittuari a rimanere più a lungo. Secondo una recente ricerca ( https://cms.law/ en/gbr/publication/real-estate-rebound/smart-leap-for-build-to-rent ), gli occupanti sono disposti a pagare in media il 20% in più per vivere in un edificio intelligente. Inoltre, gli edifici ad alta efficienza energetica vantano valutazioni superiori del 17% rispetto a quelli standard, generano il 35% in più di reddito da locazione e hanno tassi di occupazione più alti del 18%. Ma gli edifici intelligenti non devono essere creati da zero. L’adeguamento di edifici esistenti aumenta il ritorno sull’investi- mento con un ammortamento inferiore a due anni e un risparmio energetico del 25%all’anno (Fonte: www.hsbc.com/insight/topics/smart-buildings-cut-emissions ) . Una rete convergente dovrebbe essere una rete più intelligente La convivenza tra tecnologia dell’informazione (IT) e tecnologia operativa (OT) è una realtà ormai da molti anni. Nella telefonia, l’IP è la norma da 15 anni e di recente altre tecnologie sono state riconfezionate sotto forma di applicazioni IP e spostate sotto l’egida dell’IT. La sicurezza elettronica, sotto forma di TVcc e controllo degli accessi, ha presto seguito l’esempio della telefonia. Gli edifici più intelligenti gestiscono un sistema cen- tralizzato di gestione degli edifici (BMS) composto da IT e OT su un’unica rete IP convergente, che integra la gestione delle facility con quella degli immobili, consentendo di ricevere notifiche istan- tanee relative a eventuali problemi e riducendo i tempi di inattività. John Dente, direttore tecnico di ExcelRedstone ( www.onnecgroup. com ), azienda all’avanguardia nell’in- tegrazione degli edifici intelligenti, commenta: “Il vantaggio dei dati che fluiscono attraverso una rete conver- gente è che possono essere facilmente presentati in un’unica dashboard, per- mettendo lamodifica intelligente basata su regole delle impostazioni di un edificio e la manutenzione predittiva, fondata su dati concreti in tempo reale. Il vantaggio che gli edifici intelligenti presentano è significativo, poiché le integrazioni tra i sistemi avvengono prevalentemente a livello di rete”. La sicurezza è la priorità Il pericolo per le apparecchiature OT che si affidano all’IT è che possono essere più facilmenteespostea violazioni della sicurezza. Ilmondo IT, tuttavia, vantauna supe- riore esperienza nel mantenere la propria rete al sicuro e questo è un altro modo in cui la convergenza OT e IT assicura un migliore utilizzo delle risorse, fornendo un’u- nica rete IP ben protetta e accessibile a tutti i sistemi dell’edificio e dell’azienda. Le migliori reti IP convergenti per gli edifici intelligenti dispongono anche di un sistema di sicurezza di rete che rileva eventuali attività inconsuete, come ripetuti accessi falliti, accessi a terminali o dispositivi insoliti, movimenti anormali da parte degli utenti, fughe di dati e attività di rete non comuni. AMF-Sec può isolare le risorse in tempo reale, dando all’IT o alla direzione il tempo di indagare e porre rimedio. I servizi che rendono un edificio intelligente, come la disposizione e la flessibi- lità nella collocazione degli utenti, il controllo degli accessi, il riscaldamento e l’illuminazione, la sicurezza e altro ancora, richiedono che il BMS (Building Ma- nagement System) disponga di una connettività costante, 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per garantire l’efficienza operativa e fornire la migliore esperienza possibile agli utenti. Una rete di dati convergente che fornisca inmodo affidabile un’ampia gamma di informazioni dai numerosi dispositivi e sistemi al BMS è per questo motivo essenziale per garantire prestazioni ottimali dell’edificio. Allied Telesis - www.alliedtelesis.com/it/en E SMART SIA, ANCHE LA RETE OCCORRE UNA RETE DATI ‘INTELLIGENTE’ PER TRASMETTERE IN MODO SICURO E RAPIDO LE INFORMAZIONI RACCOLTE DAI DISPOSITIVI DEGLI SMART BUILDING AL SISTEMA BMS E GARANTIRE LE PRESTAZIONI OTTIMALI DEGLI EDIFICI ‘INTELLIGENTI’ Sul campo Giovanni Prinetti Fieldbus & Networks Occorre una rete dati ‘intelligente’ per garantire prestazioni ottimali in un edificio ‘intelligente’ Fonte: Pixabay_Tumisu Unlocking the potential of a smart building

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