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SETTEMBRE 2022 FIELDBUS & NETWORKS 9 Cover story Mitsubishi Electric di stazione da sviluppare, per esempio se master o remota. Inoltre, è necessario decidere il livello prestazionale richiesto in termini di velocità e accuratezza di sincronizzazione. Una volta stabilite queste caratteristiche, i vendor possono cercare prodotti esistenti che siano adatti a un upgrade che includa le funzioni TSN. A questo punto l’azienda deve selezionare il metodo di sviluppo più adatto per il dispositivo TSN da produrre. La decisione deve essere basata sui requisiti prestazionali identificati in precedenza, tenendo conto anche dell’idoneità dei propri metodi di sviluppo esistenti. Un’altra decisione critica che deve essere presa dalle aziende riguarda dove condurre le attività di sviluppo, sfruttando le proprie risorse in-house oppure affidandosi a uno specialista a contratto. Una volta pronto il dispositivo TSN sarà inoltre necessario certificarlo per dimostrarne la conformità ai requisiti tecnologici richiesti. Ciò richiede che i vendor si sottopongano a test di cer- tificazione da parte di organismi indipendenti. Questo significa ottenere una valutazione obiettiva delle prestazioni di comunicazione che può dare ulteriori garanzie ai clienti. Una volta portate a termine tutte queste attività, il dispositivo compatibile TSN può essere introdotto sul mercato. Prestazioni e funzioni aggiuntive grazie a TSN Consapevole degli importanti benefici offerti da questa tecnologia, Mitsubishi Electric ha integrato lo standard TSN in modo trasversale a tutti i suoi prodotti di automazione: PLC, I/O remoti, HMI, soluzioni di motion control, inverter e robot. Come spiega Alberto Griffini, product manager PLC&Scada di Mitsubishi Electric, “aver reso interfacciabili sulla rete CC-Link IE TSN le proprie soluzioni ha permesso a Mitsubishi Electric di supportare anche prestazioni e funzioni aggiuntive, come la safety su inverter, servo-azionamenti e I/O, o la possibilità di sviluppare schede di controllo assi fino a 256 assi. La capacità di gestione di grosse quantità di dati ha permesso di integrare nuove funzioni associate a questo tipo di protocollo, dalla capacità di diagnostica e di autoconfigurazione, alla possibilità di aggiungere dei nodi senza riconfigurare la rete, andando oltre al puro scambio di dati”. Questo comporta importanti vantaggi per i clienti di Mitsubishi Electric. “I be- nefici per l’utente finale sono dati dalla combinazione del flusso dati di I/O, motion e safety con altri device (lettori barcode, stampanti) sulla stessa rete, dalla coesistenza di più protocolli su una sola rete e dalla convergenza tra i li- velli IT e OT” spiega Griffini. “Per l’OEM i benefici riguardano la semplificazione dell’architettura di rete, la migliore integrazione dei sistemi OT e IT, la maggiore trasparenza del processo e l’incremento della produttività”. Più supporto al mercato italiano Fondato nel 2000, il consorzio Clpa è progressivamente cresciuto fino a diven- tare una delle principali partnership per tecnologie di rete aperte, mirata allo sviluppo delle comunicazioni industriali e a favorire la creazione delle connected industry del futuro. I suoi prodotti, in particolare le tecnologie CC-Link IE per reti industriali Ethernet Gigabit di tipo aperto e CC-Link IE TSN compatibile con TSN (Time-Sensitive Networking), sono ampiamente utilizzate in tutto il mondo come parte della base installata di Clpa a livello globale, che include oltre 30 milioni di dispositivi. Attualmente, Clpa conta 4.100 aziende associate in tutto il mondo, con più di 2.500 prodotti compatibili, disponibili da oltre 360 produttori. Per favorire l’adozione in continua crescita delle sue soluzioni di rete, il consorzio Clpa sta investendo per essere presente a livello locale e poter supportare mercati chiave dell’au- tomazione industriale come quello italiano. Per espandere il supporto offerto in Italia a vendor di prodotti per l’automazione, costruttori di macchine e utenti finali, Clpa ha scelto Alberto Griffini - che già ri- copre il ruolo di product manager PLC & Scada in Mitsubishi Electric - come nuovo business developer, con l’obiettivo di soddisfare la cre- scente domanda per tecnologie di rete aperte di Clpa nel Belpaese. John Browett, AD di Clpa, ha dichia- rato: “Siamo entusiasti di accogliere Alberto Griffini nel teamClpa e di far crescere le nostre possibilità di sup- portare una regione chiave. Con Al- berto nel nostro gruppo siamo nella posizione ottimale per accrescere SICUREZZA FUNZIONALE GARANTITA DALLA RETE CC-LINK IE TSN Il protocollo di rete supporta comunicazioni standard e safety. ◊ Certificazione TUV: la comunicazione di segnali safety da e verso device preposti alla sicurezza come I/O, sensori o azionamenti, secondo gli standard internazionali IEC61508 SIL3 e ISO13849-1 PL e, avviene in rete insieme agli altri flussi di dati. ◊ Ampia gamma di prodotti disponibili: Mitsubishi Electric offre una serie di prodotti compatibili con il profilo safety della rete CC- Link IE TSN, come i PLC della serie iQ-R, I/O remoti, inverter FR-E800 e servo MR-J5. ◊ Una rete unica: la convergenza di ogni funzione richiesta nel manu- facturing in una sola rete per il controllo realtime di I/O, motion e safety, insieme allo scambio dati con il livello IT/edge rappresenta una netta semplificazione di sistema e una conseguente riduzione di costo nello sviluppo e manutenzione. Alberto Griffini, product manager PLC & Scada di Mitsubishi Electric e nuovo Clpa business developer per l’Italia

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