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SETTEMBRE 2021 FIELDBUS & NETWORKS 21 le aziende, caratterizzandosi non soltanto come un tipo di connettività più veloce, ma come una vera piattaforma digitale pervasiva. Il 5G punta, in sostanza, a diven- tare una ‘piattaforma digitale’ all’interno della quale i dispositivi, le reti e le appli- cazioni permetteranno nuovi scenari applicativi. Le telco stanno investendo nelle reti 5G, dopo un grande sforzo per le licenze fatto negli scorsi anni. Il percorso di implementazione ri- chiederà ancora tempo, ma alcune sperimentazioni di scenari innovativi sono già state svolte grazie all’impegno di aziende operanti in differenti settori”. Alessandro Arrichiello , Emea telco solution ar- chitect di Red Hat ( www.redhat.com/it ) , afferma. “In Italia Red Hat sta già lavorando con diversi ope- ratori telefonici per la realizzazione delle componenti radio 5G, mentre in parallelo gli operatori stanno pianificando la realizzazione delle componenti ‘core’ necessarie per rendere operativi al 100%gli investi- menti e la realizzazione della parte radio. Dal punto di vista tecnologico, una delle grandi novità del 5G consiste nel fatto che tutto lo strato software ne- cessario sia per la parte radio, sia per la parte core è fornito dai vendor di settore non sotto forma di virtual machine, ma di container. Tale formato garantisce ai servizi di rete 5G estrema agilità, scalabilità e massime performance per adattarsi ai centinaia/migliaia di siti che gli operatori stanno preparando”. 5G e innovazione: il potenziale sviluppo futuro F&N: Di fronte alla situazione pandemica globale si è registrato un calo di at- tenzione, ma le nostre aziende hanno ancora bisogno di innovare, anche grazie alla spinta del 5G. Quale consiglio dareste agli im- prenditori per aiutarli a sfruttare al meglio questo potenziale? Dichiara Edwin Passarella , manager, sales en- gineering di Commvault ( www.commvault.com ) : “L’emergenza sanitaria ha completamente cambiato la percezione del mondo IT. Dove prima l’IT era con- siderato da molti come un puro costo, oggi inizia a essere interpretato come un vero abilitante all’in- novazione ed elemento necessario per la continuità operativa delle aziende e del proprio business. In particolare, vi è stata una focalizzazione senza pre- cedenti sui dati, sulla loro integrità, accessibilità e fruibilità, che ha portato a sottolineare il concetto di ‘data driven company’, ovvero di aziende che hanno fatto dell’analisi dei dati la loro principale fonte di innovazione. Questo permetterà alle organizzazioni di migliorare e personalizzare in maniera continuativa i propri prodotti e servizi (o addirittura crearne di nuovi), fi- delizzando i clienti e migliorando la percezione col- lettiva dell’azienda, permettendo quindi di essere più competitivi nel proprio mercato di riferimento”. Sottolinea Niccolò Spinola , product manager industrial communication di Siemens Italia ( www.siemens.it ) : “Come tutte le crisi, anche la pandemia, nonostante l’enorme dolore che ha suscitato nella comunità globale e alle grandi dif- ficoltà che ha generato per molti tipi di business, ha spinto diversi scenari di innovazione e introdotto nuove opportunità economiche rilevanti. In questo senso, ne hanno giovato tutti quei business legati fortemente ai modelli di innovazione digitale e quindi avvantaggiati dalle infrastrutture di comunicazione per poter mantenere intatta la creazione di valore anche in un mondo fisicamente limitato. Questo scenario ha, ancora una volta, illustrato le potenzialità di queste tecnologie e cosa significa essere in grado di spostare dati e generare valore da essi. In questo senso, la nascita del 5G si cala come una nuova rivoluzione o un nuovo ‘booster’, che permette di portare l’economia digitale su un ulteriore nuovo livello, andando a colmare i divari e le esigenze che ancora non avevano trovato una risposta com- pleta in questo ambito. Il consiglio che possiamo dare agli imprenditori è dunque di sfruttare la piattaforma 5G per esplorare nuovi scenari e riflettere su nuovi use case, anche all’interno di mercati consolidati. Sulla base di questi studi capire come sfruttare la nuova tecnologia 5G e realizzare di conseguenza piani d’azione dettagliati. Questa opportunità permetterà loro, infatti, di generare nuovo valore e inserirsi all’interno dei nuovi mercati globali, che inevitabilmente prenderanno forma sulla spinta delle nuove tecnologie. È un’occasione da non perdere, perché solo in questo modo i player di domani saranno in grado di reggere l’onda d’urto creata dalla trasfor- mazione digitale”. Evidenzia Umberto Pirovano , manager sy- stem engineering di Palo Alto Networks ( www.paloaltonetworks.it ) : “Il 5G apre nuove pos- sibilità per l’automazione e l’ottimizzazione dei pro- cessi aziendali, consentendo la connessione a un numero pressoché infinito di dispositivi e sistemi. I dati generati dall’IoT hanno il potenziale di aprire opportunità di mercato per prodotti e servizi prima non ritenute possibili. Proponendosi come uno dei principali driver della trasformazione aziendale, l’IoT sta crescendo rapidamente in numerosi mer- cati verticali in tutto il mondo. Secondo un recente report, quasi l’88% dei decisori aziendali ritiene l’adozione di tecnologie 5G/IoT- based fondamentale per il successo aziendale”. Rischi e rimedi di una connettività diffusa F&N: Sappiamo per certo che la connettività diffusa sarà il nuovo status tra qual- che anno, andando oltre le singole persone. Quali sono i rischi informatici con- nessi da affrontare nel mondo industriale e quali possono essere i relativi rimedi? Afferma Salvatore Marcis , technical director di Trend Micro Italia ( www.trendmicro.com ) : “Sempre più aziende capiscono l’importanza della prote- zione e si attivano per mettere al sicuro le proprie infrastrutture e preservare così la continuità del business. Questo è un percorso che deve tenere in considerazione diversi nodi cruciali, però, perché proteggersi male potrebbe far subire all’azienda danni ancora peggiori. Per proteggersi al meglio è bene agire simultaneamente sia da un punto di vista culturale, sia tecnico. Da un punto di vista tecnico, è necessario introdurre specifiche so- luzioni dedicate proprio alle parti produttive e inte- grate con l’intera strategia di security. Da un punto di vista culturale, invece, i responsabili della security degli impianti di produzione devono essere consape- voli dei nuovi rischi e di come questi riguardino la proprietà intellettuale, gli asset strategici, la reputa- zione dell’organizzazione in caso di furti di dati, ma anche la possibilità di danni fisici a cose o persone, sia all’interno degli impianti sia all’esterno. Attraverso indagini dei nostri laboratori, infatti, abbiamo scoperto vulnerabilità nei protocolli IoT industriali, nelle interfacce uomo-macchina degli impianti idroelettrici, nei radio controlli dei cantieri che pilo- tano gru e macchinari e nei robot delle catene di produzione”. Alessandro Arrichiello di Red Hat Salvatore Marcis di Trend Micro Italia Umberto Pirovano di Palo Alto Networks Edwin Passarella di Commvault Niccolò Spinola di Siemens Italia

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