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NOVEMBRE-DICEMBRE 2020 FIELDBUS & NETWORKS 37 dell’utente, allineando la spesa alle effettive necessità di calcolo che a seconda delle sta- gionalità potrebbe aumentare o diminuire. Uno dei vantaggi maggiori dati da queste so- luzioni è poi la velocità di implementazione, spesso fonte di criticità per le piccole e medie realtà, che riescono a differenziarsi dalla con- correnza proprio reagendo velocemente e in modo flessibile alle necessità contingenti. Maggiore è anche l’efficienza complessiva, così le aziende potranno dedicarsi al migliora- mento del loro prodotto ‘core’, allo sviluppo del mercato, del manufacturing e delle operation, piuttosto che occuparsi di reti e infrastrutture, lasciando questo onere a degli esperti. I servizi in cloud dell’era digitale Le soluzioni cloud aiutano fortemente il set- tore manifatturiero nella trasformazione di- gitale in tutte le principali funzioni aziendali: progettazione e sviluppo, operazioni e produ- zione, commercializzazione e distribuzione. La grande quantità di dati aggregati fra loro favorisce il miglioramento della qualità, delle analisi in tempo reale, del machine learning e dell’efficienza, sincronizzando al meglio le attività delle diverse macchine, riducendone i tempi morti. L’elevata sicurezza garantita dalle reti così progettate permette inoltre di difen- dere la propria struttura da attacchi ‘cyber’ e di creare dei programmi di ‘disaster recovery’. Nel passaggio al cloud molte organizzazioni stanno tuttavia adottando un approccio al cloud ‘ibrido’, ovvero utilizzando un mix di ri- sorse cloud pubbliche e private. Con il cloud ibrido si possono spostare senza problemi i carichi di lavoro tra il data center privato e quello pubblico. Il cloud diventa un’esten- sione della propria infrastruttura, offrendo maggiore capacità e flessibilità. È così possi- bile, per esempio: ridurre le spese operative scaricando attività o addirittura intere sezioni della propria infrastruttura cloud; aumentare l’efficienza, velocizzare la distribuzione degli aggiornamenti ed eliminare colli di bottiglia della ‘pipeline’ di sviluppo fornendo accesso a risorse più flessibili nel cloud; rispondere con immediatezza ai picchi della domanda, come quelli stagionali, senza aumentare la spesa in conto capitale, allocando quanto basta le risorse cloud, salvo poi liberarle quando la domanda si abbassa. Sul piano della confor- mità dei dati, aspetto fondamentale per alcuni settori come health, food&beverage o finance, l’adozione di soluzioni cloud che intrinseca- mente gestiscono conformità nei loro servizi può rappresentare una valida alternativa e ridurre sensibilmente i costi rispetto a uno sviluppo privato. Vi sono poi altre dinamiche che portano le aziende a adottare soluzioni cloud. Spesso questo passaggio coincide con la dismissione di vecchie soluzioni private hardware o sof- tware, ove è grande il rischio derivante dalla migrazione da un sistema a un altro. Lo stesso accade a seguito della fusione tra due o più aziende, a fronte di accordi o acquisizioni, o si debbano affrontare integrazioni tra sistemi IT differenti spesso incompatibili tra loro. In en- trambi i casi una soluzione cloud può essere collocata parallelamente e, in modo veloce e progressivo, integrare le precedenti in modo meno traumatico. Tuttavia, le soluzioni Infrastructure as a Ser- vice non risultano sempre adatte per ogni scopo e per ogni utente. Chi necessita di un semplice sito web per la propria società, op- pure di uno spazio di storage più ampio può trovare delle offerte mirate più interessanti ed economiche attraverso la moltitudine di società che sviluppano servizi personalizzati piuttosto che IaaS. Occorre poi considerare che delegando il tutto a un provider, si ha un po’ la sensazione di ‘perdere il controllo’ e, qualora si intendesse cambiarlo, non sempre il passaggio da una so- cietà a un’altra risulta semplice e immediato. Occorre quindi fare delle scelte oculate. Il mercato del cloud A livello mondiale il valore del comparto cloud è stato stimato per il 2020 pari a 350 miliardi di dollari, con una crescita a doppia cifra sul 2019, su un complessivo valore del mercato IT di 3.800 miliardi circa. Nell’ambito dei servizi on demand (‘X as a Service’), il SaaS presenta la dimensione più importante, accaparrandosi circa la metà degli investimenti complessivi sul cloud, se- guito da IaaS, che vanta però il tasso di cre- scita medio più alto, superiore al 30%, e poi dal PaaS, con il valore di mercato più basso ma con crescite di poco inferiori a IaaS. Vi operano una moltitudine di società, che ogni giorno contribuiscono alla crescita continua del settore spartendosi le quote di mercato a seconda della rispettiva specializ- zazione. Per gli utenti è difficile capire bene le varie ar- ticolazioni di questo mercato, pertanto è utile In Italia il mercato cloud è cresciuto nel 2019 del 18% sull’anno precedente, soprattutto ampliando la propria presenza nel mondo manifatturiero Foto tratta da www. f r ee ra nges toc k .com

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