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NOVEMBRE-DICEMBRE 2020 FIELDBUS & NETWORKS 35 Rob Jones , strategic alliance director di PTC ( www.ptc.com ) : “La predisposizione nell’accogliere le novità tecnologiche, come il 5G, di- pende dal segmento della società che si va ad analizzare. Per esem- pio, la recente pandemia ha portato l’industria e più in generale le aziende a rivoluzionare il proprio assetto organizzativo in un’ottica di digital transformation. Considerando questa necessaria trasformazione digitale, l’adozione del 5G sarà la naturale risposta a esigenze quali, per esempio, quella di avere una trasmissione dati ultraveloce in ambienti rapidamente scalabili e di fornire video ad alta definizione e bassa latenza per implementare efficacemente la connessione tra lavoratori. In questo caso, la tecnologia giocherà un ruolo fondamentale nella futura orga- nizzazione aziendale”. Dino Flore , VP technology di Qualcomm Europe ( www.qualcomm.com ) : “Grazie all’avvento del 5G il settore industriale sta realizzando la sua trasformazione digitale. Infatti, il nuovo standard di comunicazione permetterà alle fabbriche di diventare sempre più wireless, connet- tendo tra loro macchine, robot, controller, sensori e altri dispositivi necessari in un ambiente industriale. Le funzionalità della connet- tività 5G, unite alle capacità di soluzioni quali machine learning, digital twin, extended reality, computer vision e robot collaborativi, porteranno a livelli di performance ed efficienza inediti e favoriranno l’avvento di approcci moderni come la manifattura flessibile e la manutenzione predittiva. Il 5G rappresenta quindi quella tecnologia abilitante che consentirà di realizzare il pieno potenziale dell’IIoT e di implemen- tare l’industria 4.0. Leggendo i dati del report di Harbor Rese- arch, secondo cui i ricavi su scala globale derivanti da sistemi smart per il mercato IIoT stanno crescendo con tasso annuo di crescita composto (Cagr) del 32% e su- pereranno i 100 miliardi di dollari entro il 2023, andando a coinvolgere diversi settori che spaziano dal manifatturiero al navale, fino alle grandi aziende e location, si può apprezzare il grande potenziale che questa nuova tecnologia ha e potrà avere in futuro nella creazione di valore nel settore dell’IoT industriale. Qualcomm sta guidando lo sviluppo del 5G in ambito IIoT da un punto di vista sia tecnologico e di standardizzazione, sia dello sviluppo del prodotto. Utilizzando l’attuale linea di prodotti per l’IIoT basata sulla rete LTE, siamo stati precursori con i trial delle reti LTE private per l’IoT in- dustriale e stiamo collaborando con molte aziende impegnate nel settore IIoT, preparando il terreno per la transizione al 5G”. Niccolò Spinola , industrial network product manager di Siemens Italia ( www.siemens.it ) : “La tecnologia 5G mette a disposizione nuovi importanti mezzi, legati direttamente a esigenze specifiche del mercato industriale. Oggi, infatti, vi è sempre più la necessità di prestazioni elevate sul piano sia della velocità, sia della quantità di dati traspor- tati e quindi della banda a disposizione. Fin qui nulla di nuovo. Ma nasce anche il bisogno di una maggiore affidabilità dei sistemi, unita a una crescente flessibilità delle applicazioni coinvolte. Dato che il 5G tenta di dare proprio una risposta specifica a queste necessità, ne consegue che chi già è allineato con le attuali tendenze del mercato, avrà sicuramente maturato il mindset giusto per poter integrare queste nuove funzionalità. Si tratta di funzionalità che vanno a colmare bisogni già insiti nello sviluppo tecnologico. Chi, al contrario, è rimasto ancorato a vecchi paradigmi, avrà inevitabilmente grandi difficoltà a sfruttare le po- tenzialità del 5G e rischierà di rimanere tagliato fuori da importanti opportunità di mercato”. Jon Abbott , telecom strategic clients director di Vertiv ( www.vertiv.com ) : “Le potenzialità del 5G non arriveranno tutte in una volta, in maniera dirompente, bensì si svilupperanno con una serie di passi progressivi, evolvendosi nel tempo. Di conseguenza, anche il nostro mindset avrà tempo per adattarsi ai graduali cam- biamenti. Possiamo prendere l’esempio del digitale terrestre: se guardiamo alla storia della TV vediamo il digitale terre- stre come un cambiamento epocale, dato dal passaggio da una programmazione via broadcast a un servizio di streaming on demand. In realtà, però, entrambe le modalità sono coesistite per un certo periodo di tempo, consentendo l’adeguamento graduale delle abitudini del consumatore. Il rapporto che Vertiv, in collaborazione con la società 451 Research, ha pubbli- cato lo scorso anno relativa a un’indagine su oltre 100 responsabili IT in aziende TLC con visibilità sulle strategie e sui piani 5G, supporta quanto detto prima. Gli intervistati hanno infatti dichiarato che l’implementazione del 5G avverrà al più tardi entro il 2022, ma i primi servizi di 5G non saranno altro che versioni evolute di quanto già offerto dalle reti 4G. A ulteriore riprova della gradualità dell’avvento del 5G notiamo anche che più di tre quarti (78%) degli intervistati europei hanno dichiarato che non prevedono una completa implementazione del 5G fino a oltre il 2028” - Si considera già che il 5G diventerà il ‘sistema nervoso della società digitale’: le nostre aziende come si stanno adattando a questo cambio di paradigma tecnologico? - Come ritiene che il 5G, partito questa volta in anticipo in Italia a livello sperimentale, possa contribuire a colmare lo storico ‘digital divide’ che contraddistingue il Belpaese nei confronti del resto dell’Europa? - Quali sono gli ambiti in cui il 5G potrà positivamente influire per accelerare l’evoluzione tecnologia in Italia e perché? - Quali soluzioni si possono introdurre per limitare i rischi legati a un ritardo nella copertura di rete di alcune aree del Paese? - Che impatti avrà il 5G sul tessuto sociale? 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