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NOVEMBRE-DICEMBRE 2020 FIELDBUS & NETWORKS 29 di qualità differente e poi macinati, oppure si realizzano delle farine ‘pure’ che vengono successivamente miscelate tra loro per ottenere prodotti differenti. Prima di passare a Ignition l’impianto di Macinazione Lendinara prevedeva un sistema di miscelazione delle farine e uno di produzione, con due Scada separati: il primo per gestire le operazioni di miscelazione, il secondo i lotti di produzione. Con il nuovo sistema di supervisione sviluppato da Cap Service l’impianto si avvale di un unico sistema integrato. La fase di transizione al nuovo applicativo ha visto gli impianti, per un determinato periodo di tempo, soggetti a una doppia supervisione, effettuata sia dai vecchi Scada, mante- nuti operativi, sia dalla nuova piattaforma basata su Ignition. “Condividendo i PLC siamo stati in grado di far funzionare in parallelo i sistemi, vecchio e nuovo, il che ci ha consentito di testare e mettere in servizio la nuova appli- cazione senza dover fermare gli impianti. Ciò ci ha consentito di validare il sistema direttamente in produzione, cosa che si è rivelata molto utile soprat- tutto per effettuare le operazioni di fine tuning” sottolinea Inferrera. Quando è stato effettuato lo switch definitivo al nuovo sistema basato su Ignition, il ‘vecchio’ è stato comunque tenuto ancora attivo inmodalità visua- lizzazione per un altro periodo di tempo. Ciò al fine di disporre di un ulteriore strumento di verifica. I dettagli dell’applicazione Il sistema di supervisory control realizzato da Cap Service consente di au- tomatizzare tutte le fasi di produzione dello stabilimento di Macinazione Lendinara. Ricapitolando, l’applicazione è stata realizzata con Ignition 7.9.10 e dispone di 20 pagine sinottiche di navigazione principali, cui fanno riferimento 16.400 OPC tag e tre CPU Siemens S7 318 2DP. Il livello di fun- zionalità implementato da Cap Service èmolto elevato, al punto che, oltre a tutto quanto già Ignition rende disponibile per implementare le applicazioni, sono state sviluppate alcune migliaia di righe di codice in Project Script e Gateway Event Script, che consentono di gestire la business continuity anche in caso di failure di rete mediante il disaccoppiamento dei livelli IT e OT e la gestione smart dei dati di produzione. Tutti i dati raccolti dal campo confluiscono in un database SQL, uno standard che ha consentito di integrare efficacemente l’applicazione con i gestionali (MES/ERP) di cui si avvale l’azienda per a produzione. “Abbiamo progettato un’interfaccia basata su tabelle SQL per assicurarci la completa indipendenza da qualsiasi tipo di gestionale” sottolinea Inferrera. “Essendo le reti di produzione e gestionale/amministrativa separate, abbiamo installato il database su un server dotato di doppia scheda di rete: una simile soluzione per gli impianti critici e complessi come quello di Macinazione Lendinara rappresenta un must imprescindibile”. Ciò fa sì che nel caso in cui la comunicazione tra il gestionale (IT) e lo Scada (OT) venisse a mancare, i dati generati dall’im- pianto continuerebbero a essere raccolti sempre e comunque, consentendo al gestionale di poterli successivamente recuperare per riallineare il suo database. Infrastruttura virtuale Il sistema sviluppato da Cap Service è installato in un’infrastruttura virtuale VMware vSphere, che si avvale di un server principale, un server di replica e un’unità NAS sulla quale vengono effettuati i back up tramite Nakivo. Lo stessoNakivo viene utilizzato anche per gestire le repliche dellemacchine vir- tuali sul server di replica. La scelta di utilizzare un’infrastruttura server virtuale è stata dettata dai numerosi benefici che una tale architettura comporta. “La tecnica di virtualizzazione è abbastanza diffusa oggigiorno. Molti clienti sono orientati all’utilizzo di Ignition su macchine virtuali per la semplicità con cui è possibile replicarle e/o farne back up completi, quindi per ripristinare confi- gurazioni e installazioni in caso di necessità” sottolinea Inferrera, che pone in evidenza come la virtual machine sia più efficiente, leggera e quindi flessibile rispetto a una soluzione fisica, anche a livello di manutenzione e gestione software. Virtuale o meno che sia l’ambiente, l’accesso per le operazioni di assistenza da remoto è garantito dal gateway/router Ewon Cosy 131 di HMS Networks, un prodotto che da anni è distribuito in Italia da EFA Automazione e che a oggi rappresenta il punto di riferimento indiscusso in ambito di tele- assistenza e remote access per tutti i costruttori di macchine. I benefici della nuova soluzione basata su Ignition Tra i principali benefici della soluzione basata su Ignition, installata presso Macinazione Lendinara, figura in primo luogo la possibilità di sfruttare l’architetturaweb based, che permette di accedere al sistema via browser da una qualsiasi stazione remota per tutte le attività, dalla visualizzazione allo sviluppo. A questo proposito, un’altra importante funzionalità che ha dimostrato tutta la sua efficacia, soprattutto in fase di fine tuning del sistema, è la possibilità di aggiornare l’applicazione senza interrompere la produzione. Tra le caratteristiche che rendono Ignition diverso da altre piattaforme vi è infatti quella di permettere l’implementazione di modifiche e il loro successivo aggiornamento ‘a caldo’, ovvero in realtime senza fermare il processo. “Questa possibilità è molto utile soprattutto per processi dove, come nel caso di Macinazione Lendinara, le lavorazioni sono a ciclo con- tinuo e un’interruzione causerebbe comprensibili disagi. Inoltre, essendo Ignition basato sulla tecnologia object oriented, permette agli sviluppatori di creare infrastrutture che possono essere facilmente riutilizzate in altri progetti di automazione” sottolinea Inferrera. Nella scelta di Ignition, un altro elemento che è stato molto apprezzato è l’espandibilità. A questo proposito Inferrera lascia intendere come già vi siano all’orizzonte nuovi potenziali sviluppi in merito all’integrazione di una nuova linea di produzione di farine integrali e amigliorie previste nelle fasi di miscelazione. Nell’immediato futuro, inoltre, Macinazione Lendi- nara sta pensando all’integrazione delle rese di produzione con i consumi energetici dell’impianto, al fine di ottimizzare i costi di produzione e ridurre i fabbisogni di energia. “Siamo molto soddisfatti di Ignition e di EFA Au- tomazione che, oltre ad avercelo consigliato, ci ha guidati egregiamente con il suo supporto tecnico per utilizzarne al meglio tutte le potenzialità in linea con l’applicazione che abbiano realizzato per il cliente” conclude Inferrera. EFA Automazione - www.efa.it I principali punti di forza di Ignition riscontrati da Cap Service sono: - architettura web based con accesso da qualsiasi postazione remota via browser; - aggiornamento dell’applicazione ‘a caldo’, senza necessità di interrompere il processo, ideale per impianti a elevata criticità; - tecnologia objet oriented che consente di riutilizzare quanto creato; - set esteso di funzionalità tramite cui è possibile personalizzare l’applicazione fin nei minimi dettagli; - possibilità di virtualizzare l’applicazione in ambiente VM; - libera espandibilità dell’applicazione. IGNITION: LE FUNZIONALITÀ PIÙ APPREZZATE

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