AeS Nr.8
Automazione e Strumentazione n Novembre - Dicembre 2023 Primo piano 9 EDITORIALE Università di Brescia Nell’interessantissimo position paper relativo alla transizione digitale , presentato dal Comitato Scientifico dell’ultima manifesta- zione SPS Italia (v. https://www.spsitalia.it/it/position-paper-2023 ), viene rimarcato come la formazione abbia un ruolo cruciale nel contesto attuale, dove l’aumento esponenziale del potenziale tecnologico dispo- nibile (si pensi semplicemente al ruolo sempre più pervasivo dell’intel- ligenza artificiale) pone sempre nuove sfide alle aziende che devono costantemente adattarsi al cambiamento per rimanere competitive. Tutto ciò rappresenta un motivo di profonda riflessione per le univer- sità, che devono adeguare la loro offerta formativa e le loro metodolo- gie didattiche, di conseguenza, ma anche per le aziende, che devono garantire la formazione continua a tutto il personale. Non a caso, nel corso dell’ultimo congresso mondiale dell’International Federation of Automatic Control (IFAC), che si è svolto in Giappone, si è tenuta una tavola rotonda sull’evoluzione della didattica nel campo dei controlli automatici nel prossimo futuro. I temi trattati possono essere facilmente generalizzati ad altre disci- pline nel campo dell’automazione e non solo. È stato sottolineato come, pur essendo importante mantenere un approccio rigoroso alla mate- ria in termini di metodologie di progetto, sia sempre più fondamentale mostrare allo studente una visione ad ampio spettro delle tecnologie disponibili e delle loro possibili applicazioni in modo da fornirgli non solo solide conoscenze ma anche quella apertura mentale utile per per- mettergli di gestire e indirizzare i processi complessi che si troverà ad affrontare nella sua carriera. Si dovrà quindi prestare sempre più atten- zione a soft skills come la capacità di lavorare in team, di risolvere pro- blemi, di affrontare progetti multidisciplinari, di essere a propria volta formatori efficaci, ecc. D’altra parte, la recente pandemia ha accelerato la diffusione di moltis- sime risorse online (quali, per esempio, video di lezioni, laboratori vir- tuali e remoti, strumenti di simulazione) che permettono di proporre un apprendimento personalizzato e forniscono a chiunque la possi- bilità di imparare e tenersi aggiornati sugli argomenti più disparati. Anche in questo caso però è richiesta una capacità, che deve quindi essere insegnata, di sapersi orientare nel mare magnum di ciò che è disponibile. Vi è quindi da un lato una grande opportunità per un cambiamento di paradigma nell’insegnamento che superi la didattica tradizionale, ma vi sono anche numerose barriere da superare, di tipo culturale, organizza- tivo, legale, economico. Per superare questi ostacoli c’è bisogno di uno sforzo comune e di fare sistema tra tutti gli attori interessati affinché la formazione delle persone si evolva anch’essa come la tecnologia e con- senta alle nostre imprese di innovare continuamente in modo efficace. Antonio Visioli Nuovi paradigmi per la formazione
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