AeS Nr.8

Automazione e Strumentazione n Novembre - Dicembre 2023 Approfondimenti 43 INDAGINE Da un lato si sono gestiti grandi volumi di produzione dall’altro lato c’era (c’è ancora) la produzione specifica per il cliente di piccole serie o di singoli pezzi. Ma a costi sproporzio- natamente più alti rispetto alla produzione di massa. Per ovviare ai limiti della produzione di massa (scarsa flessibilità) e della produ- zione su ordinazione (mancanza di standar- dizzazione), la mass customization è la stra- tegia di produzione di beni e servizi orientata a soddisfare i bisogni individuali dei clienti e contemporaneamente preservare l’efficienza della produzione di massa, in termini di bassi costi di produzione e prezzi di vendita conte- nuti. L’uso dell’espressione, attribuita a Stan Davis che la usò per primo nel 1986 nel saggio “Future Perfect”, è comune in diverse disci- pline, quali il marketing, il management e la gestione della produzione. Negli anni 80, dopo una prima fase di globa- lizzazione ed esternalizzazione delle attività produttive, le imprese iniziarono a considerare le opportunità offerte dai nuovi mercati anche in termini di domanda. D’altra parte una clientela globale richiedeva uno sforzo straordinario per coniugare l’esi- genza di contenimento dei costi con la soddi- sfazione di gusti e preferenze locali. Sempre negli anni 80 le aziende cominciarono a ricer- care soluzioni alternative alla logica sequen- ziale, adottando nuovi modelli di gestione definiti collaborative / concurrent engineering e l’introduzione del modello CRP (Capacity Requirement Planning). In queste nuove forme di organizzazione pro- duttiva, le fasi di ciclo di sviluppo, pur rima- nendo invariate nella sostanza, non si trova- vano più in rigida successione, né cronologi- camente separate, ma coordinate in parallelo grazie a una condivisione delle informazioni e a uno sviluppo sinergico dei nuovi prodotti. La risposta a questi cambiamenti di scenario arrivò appunto con la strategia della perso- nalizzazione di massa, in base alla quale un prodotto è concepito in maniera modulare, con una base standardizzata e una serie di opzioni (es. colori, accessori, packaging ecc.) diversi- ficate per area geografica, gruppi di acquisto o per specifico cliente. Negli ultimi anni la gestione informatiz- zata delle informazioni di prodotto (PLM) ha accentuato questo fenomeno spingendo le aziende a riutilizzare intere parti di progetti, ‘sfornando’ intere famiglie di prodotti che condividono l’engineering di base. La personalizzazione di massa presuppone che le imprese produttrici siano dotate di una notevole flessibilità nelle fasi di produzione e assemblaggio e interagiscano con i clienti. Questi comunicano le loro specifiche esi- genze ovvero scelgono la configurazione di prodotto desiderata tra le numerose alterna- tive possibili. Oggi, l’adozione di tale strategia fa ampio ricorso a tecnologie di informazione e comu- nicazione basate sul web, che permettono di ridurre il tempo intercorrente tra il manife- starsi delle esigenze dei clienti e la disponibi- lità del bene da essi richiesto. Via via che i desideri dei committenti diven- tano sempre più diversificati, c’è il rischio che la personalizzazione di massa possa trasfor- Con la digitalizzazione e l’acquisizione continua dei dati in tempo reale dai sensori sul campo, diventa possibile implementare algoritmi di Intelligenza Artificiale (AI) per la produzione Con l’aiuto dell’AI, è possibile prevedere l’utilizzo delle risorse, gestire le procedure di trasporto e pianificare la manutenzione predittiva

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