AeS Nr.8

Novembre - Dicembre 2023 n Automazione e Strumentazione Primo piano 32 DOSSIER caci e il 51% ritiene che possa dare accesso a informazioni più affidabili. Gli attori del settore agrifood guardano con interesse alla Blockchain soprattutto per obiettivi di marketing e comuni- cazione, ma nel 47% dei casi anche per una mag- giore efficienza nei processi di gestione e coor- dinamento della supply chain e nel 26% per una supervisione dei processi alfine di migliorare la sostenibilità della filiera. L’implementazione della Blockchain nel settore continua a essere spinta dai soggetti a valle della filiera, in parti- colare grandi attori della trasformazione e della distribuzione, ma rispetto al passato aumentano i casi in cui sono i produttori di materia prima (agricoltura e allevamento) e di input produttivi a rendersi promotori. “Trasparenza, immutabilità del dato e condi- visione dello stesso lungo l’intera filiera sono infatti i benefici principali di questa tecnologia, cui si aggiunge la rapidità nel reperire le infor- mazioni relative a ciascun prodotto. Tutto questo è consentito da un lato dai meccanismi di con- senso specifici di ciascuna piattaforma, che ren- dono impossibile, o comunque molto complesso, poter modificare i dati inseriti, e dall’altro lato dalla natura di registro distribuito che permette di rendere accessibili i dati in modo più semplice e continuativo”. Indoor Vertical Farming Un insieme di innovazioni tecnologiche che a buon diritto entrano nello scenario dell’Agri- coltura 4.0 riguarda l’approccio noto come Ver- tical Farming, o coltivazione verticale . Si tratta di pratiche di coltivazione all’interno di un ambiente controllato, fuori suolo su più livelli (in strati sovrapposti verticalmente, superfici inclinate verticalmente e/o integrate in edifici), che attraverso l’utilizzo di opportune tecno- logie raggiungono risultati interessanti da più punti di vista. Non più quindi colture in campi aperti con luce solare naturale e irrigazione bensì coltivazioni indoor, con sviluppo verti- cale e impiego di sistemi di coltivazione arti- ficiale come l’ idroponica , l’ acquaponica o altri metodi di agricoltura fuori suolo . Tra i vantaggi del vertical rispetto all’agricol- tura tradizionale c’è anzitutto il fatto che la produzione non è limitata dalla regione geo- grafica e dai cambiamenti stagionali ma di poter fornire raccolti regionali o stagionali al chiuso tutto l’anno, offrendo ai consumatori un accesso più facile ai prodotti più freschi. Altro vantaggio è l’utilizzo di molto meno terreno: per alcune colture, nell’agricoltura verticale è possibile ottenere da 10 a 20 volte la resa per ettaro rispetto alle colture in pieno campo. Inoltre le fattorie verticali si trovano in strut- ture chiuse, quindi non soggette a condizioni meteorologiche estreme o difficili; possono essere costruite nei deserti, nelle aree urbane ad alta densità di popolazione e in altri luo- ghi in cui l’agricoltura tradizionale in campo aperto non è praticabile. Da non sottovalutare anche il fatto che si può coltivare spesso senza il ricorso ai pesticidi e che si hanno molte meno probabilità di contaminazioni da agenti pato- geni dannosi per l’uomo. L’impiego di led ad alta efficienza consentirà di guidare la produzione di metaboliti secondari nelle piante Il progetto Sustainable Vertical Farming (VFarm), sviluppato da un consorzio comprendente i Dipartimenti di agraria di diverse università del nostro Paese, è pensato per implementare in Italia un processo virtuale che consenta di creare ambienti adatti per la rapida crescita dell’agricoltura verticale

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