AeS Nr.8

Novembre - Dicembre 2023 n Automazione e Strumentazione Primo piano 30 DOSSIER semplice utilizzo, ma a corto raggio. Tra i sen- sori prossimali troviamo quelli per il monito- raggio della coltura, quelli per il monitoraggio della produzione, il monitoraggio della qualità e quelli - connessi in reti wireless - per il moni- toraggio in tempo reale dei parametri legati alla fisiologia della pianta e al suo ambiente di svi- luppo, che diventano così fruibili da remoto. Un altro ambito che sta trasformando l’attività produttiva in agricoltura riguarda lo sviluppo di tecnologie per consentire il dialogo tra mac- chine (machine-to-machine, M2M) che a sua volta si inserisce nel più ampio tema dell’ IoT (Internet of Things). L’interconnessione tra le macchine vede già impegnati alcuni costruttori (ad esempio il dialogo tra raccogli-trincia-distributrici e rimorchi ecc.); mentre alcune applicazioni IoT partono direttamente dal campo e dall’interno delle coltivazioni. È il caso di un sistema svi- luppato dal Cnr-Imem (Istituto dei Materiali per l’Elettronica ed il Magnetismo) che contri- buisce al raggiungimento di uno degli obiettivi principali dell’Agricoltura 4.0 cioè il rispar- mio e un più efficiente utilizzo della risorsa idrica, considerando che ad oggi le produzioni agricole consumano il 70% delle risorse idri- che disponibili sul pianeta. Si tratta di Bio- ristor , un transistor elettrochimico organico (Oect: Organic Electro Chemical Transistor) che viene inserito nel fusto delle piante ed è in grado di monitorare in modo continuativo e in tempo reale i cambiamenti nella composi- zione ionica della linfa delle piante; è stato già applicato per studiare stress di natura abiotica in ambiente controllato su numerose specie tra cui: pomodoro, kiwi, soia, la canna da fiume. In campo il bioristor è collegato a una cen- tralina WiFi che può trasmettere il segnale a una App ed è in grado di rilevare l’insorgenza dello stress idrico e inviare un segnale all’agri- coltore o alle macchine operatrici segnalando che è ora di irrigare: è evidente il contributo alla riduzione degli sprechi di acqua irrigua e quindi all’aumento della sostenibilità delle produzioni agricole. Tracciabilità Tra i fattori che stanno guidando l’innovazione nel settore agroalimentare, emerge la richiesta di una sempre maggiore trasparenza e sicu- rezza. La tracciabilità è uno degli ambiti in cui le aziende stanno maggiormente utilizzando il digitale, anche per finalità di marketing e comu- nicazione nei confronti del consumatore finale. Secondo l’indagine condotta dal citato Osser- vatorio Smart AgriFood sui consumatori, “oltre metà degli italiani (53%) ricerca sempre o spesso informazioni legate alla tracciabilità del cibo che acquista; il 35% lo fa ogni tanto e soltanto il 12% non è interessato. Tra le varie informazioni, c’è attenzione in particolare per la provenienza geografica, tanto che l’italianità del marchio e l’origine della materia prima sono i fattori che maggiormente influenzano l’acquisto”. Il sito internet è lo strumento principale per avere accesso alle informazioni di tracciabi- lità dei prodotti, consultato spesso dal 22% dei consumatori, seguito dalle piattaforme social di terze parti (13%) e dai QR Code (13%), mentre sono ancora poco diffusi strumenti come NFC e realtà aumentata. Proprio l’interesse alla tracciabilità e alla sicu- rezza porta il settore agroalimentare a guardare con forte interesse alle tecnologie Blockchain & Distributed Ledger . L’agrifood è il quarto settore per adozione di questa tecnologia nei progetti internazionali; in Italia però solo il 6% dei consumatori ha già sentito parlare di appli- cazioni della Blockchain nel settore agrifood e ben il 60% non ne ha mai sentito parlare in generale. Tra i consumatori che conoscono la tecnologia, il 45% ha fiducia nelle sue potenzia- lità per poter garantire maggiore sicurezza dei prodotti alimentari grazie a controlli più effi- L’illuminazione led permette di regolare in modo efficiente l’intensità luminosa e manipolare la composizione spettrale della luce