AES_8 2022
FOCUS Approfondimenti 41 INDAGINE Automazione e Strumentazione n Novembre - Dicembre 2022 nuova centralità e diventa l’occasione per alzare la competitività, perfezionando ulteriormente i processi della lean production e del change management. I processi logistici e intralogistici 4.0 non si esauri- scono con l’automazione delle attività di supply chain. Essi prevedono anche attività svolte interamente o parzialmente a mano, unitamente alla capacità, da parte di sensori, attrezzature e sistemi di movimenta- zione, di raccogliere dati e trasmetterli. Non ultima, la raccolta dati, eventualmente decentralizzata, diventa essenziale per favorire il processo decisionale. Al centro di questa strategia di transizione verso l’intra- logistica 4.0 c’è la corretta comunicazione tra uomo, macchina e sistemi di gestione degli ordini. Da intralogistica classica a intralogistica 4.0 La storia dell’intralogistica risale all’immediato dopoguerra, quando lo sviluppo economico e indu- striale era guidato principalmente dal settore mani- fatturiero. Il trasporto in fabbrica si basava su car- relli, gru, carroponti e altre semplici attrezzature, mentre le merci venivano immagazzinate a livello del suolo per facilitare le operazioni. Oggi per intralogistica si intendono i flussi logistici di merci e materiali interni a una organizzazione. L’ambito dell’intralogistica è trasversale a più aree aziendali ed ingloba più tecnologie come carrelli ele- vatori, posizionatori, transpallet, visione industriale, identificazione automatica, geolocalizzazione, sen- sori, robotica, software di gestione, analisi dei dati ecc. In termini di ‘Supply Chain Management’, l’intralo- gistica controlla il flusso di materiali lungo l’intera catena del valore e ne descrive il flusso tra diversi hub logistici. L’intralogistica contemporanea prevede un approccio alla gestione del magazzino che ha come obiettivo l’ ot- timizzazione di risorse, scorte e processi lungo tutte le fasi di movimentazione, dalla ricezione alla consegna. Il passaggio da una intralogistica classica a una intra- logistica 4.0 parte dalla pianificazione strategica e dall’integrazione dei sistemi. È infatti necessario sin- cronizzare le operazioni di produzione e stoccaggio mentre, per quanto concerne i flussi informativi , essi devono convergere in software capaci di una gestione specifica dei dati, attraverso la quale monitorare i pro- cessi, migliorare l’integrazione e offrire funzionalità per la gestione dei materiali e dei prodotti finiti. Il secondo passo da compiere va nella direzione dell’ automazione per abbattere gran parte dei costi logistici rappresentati dal trasferimento dei carichi e dal volume elevato di movimentazioni ripetitive nei magazzini. A questi aspetti bisogna aggiungere il monitoraggio delle informazioni del magazzino attraverso WMS (Warehouse Management System), IoT, robotica, smart sensor e analisi dati. Parliamo, nel primo caso, di sof- tware capaci di controllare e registrare ogni movimento delle merci, assicurando un elevato grado di controllo qualità e tracciabilità. La presenza in magazzino di dispositivi IoT consente il trasferimento di informa- zioni dall’ambiente reale a quello digitale. Altro processo fondamentale è quello della robotiz- zazione delle attività di picking e packing ad opera di robot, cobot, macchine imballatrici, bracci antropo- morfi ed esoscheletri che contribuiscono a diminuire il carico di lavoro degli operatori umani. Anche gli smart Intralogistica 4.0 (fonte: gieicom.com)
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