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Novembre - Dicembre 2021 n Automazione e Strumentazione HVAC applicazioni 60 e oggetti. Ciò è possibile grazie a un elemento a termopila, che assorbe l’energia irradiata dall’og- getto o persona presente nell’area di rilevamento. Questa termopila Mems all’avanguardia è inte- grata con un sensore ASIC . Il tutto è contenuto all’interno di un package di dimensioni ridotte, che raggruppa anche un microprocessore per l’elabo- razione del segnale. Si ritiene che questo sensore offra il rapporto segnale/rumore (SNR) migliore del settore. I sensori termici devono lavorare su un campo visivo ampio, in modo da rilevare in modo accu- rato e affidabile la presenza e la posizione delle persone nello spazio. Per le applicazioni HVAC, la versione grandangolare del dispositivo D6T, basata su una matrice di 32 x 32 elementi, forni- sce un angolo di rilevamento di 90° per 90°. Ciò equivale a un campo visivo di 3,6 x 3,6 m a una distanza di 2 m, valore più che sufficiente per rile- vare le persone in uno spazio piuttosto ampio. Se applicati in modo efficiente, questi sensori termici possono non solo controllare i servizi che consu- mano energia, ma anche monitorare i movimenti nell’edificio e l’indice di occupazione, miglio- rando la fruizione dello spazio di lavoro . Misura della qualità dell’aria Mantenere un ambiente d’ufficio confortevole significa destreggiarsi tra molti fattori. Oltre alla temperatura e il flusso dell’aria, sono da conside- rare importanti parametri quali umidità, livello di luce, UV, pressione barometrica e qualità dell’aria (compresa la presenza di composti orga- nici volatili - Voc ). La soluzione migliore è impie- gare un sensore ambientale multiuso, che per- mette di ottenere agevolmente un’ampia gamma di funzioni di misurazione con un solo compo- nente miniaturizzato. Offrendo numerose opzioni che possono essere idonee e personalizzate sulle esigenze dell’utente, questi sensori consentono di ridurre i tempi di sviluppo. Di solito comunicano tramite un’interfaccia USB o un protocollo wire- less standard come Bluetooth Low Energy . Que- sti sensori generano dati di facile interpretazione che possono poi essere analizzati, archiviati nel cloud e utilizzati per impostare parametri o appor- tare modifiche in tempo reale. Per esempio, il modello Omron 2JCIE integra più sensori in una singola unità dotata di memoria e funzioni di connettività in modalità beacon (cfr. Figura 3 ). Il sensore può accumulare dati per circa tre mesi (con una frequenza di comunicazione pari a cinque minuti) e connettersi a vari dispositivi, ad esempio uno smartphone, tramite Bluetooth 5.0. I sensori ambientali 2JCIE sono compatibili con il cloud e non necessitano di hardware aggiuntivo. Impostando dei valori di soglia su misura è possi- bile generare dei promemoria che informano l’u- tente di eventuali letture anomale. Conclusione Le tecnologie descritte in questo articolo non sono nuove ma nel mondo post-Covid sono oggetto di un’attenzione molto maggiore. I vantaggi legati al ritorno in ufficio sono troppo importanti per essere ignorati. Molti dipendenti apprezzano gli aspetti sociali e non tutti dispongono di un ambiente domestico idoneo al lavoro produttivo. Allo stesso tempo, i rischi percepiti in merito al ritorno sul posto di lavoro devono essere controbilanciati gestendo i nuovi problemi di sicurezza, nonché rendendo gli spazi più accoglienti e confortevoli possibile. Tutto questo deve essere conseguito a un costo sostenibile per il datore di lavoro e per l’ambiente. Le tecnologie di rilevamento, come i sensori di por- tata e pressione Mems, i sensori termici e i sensori ambientali all-in-one, possono lavorare insieme per contribuire a definire un luogo di lavoro sicuro, confortevole e alla portata di tutti . n Figura 3 - Il modello Omron 2JCIE offre più sensori in una singola unità dotata di memoria integrata e funzioni di comunicazione beacon

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