AS_08_2020

Automazione e Strumentazione Novembre/Dicembre 2020 EDITORIALE primo piano 9 Tecnologie abilitanti l’IoT a supporto della safety negli edifici Professore di ‘Internet of Things’, Responsabile Scientifico IDA Lab, Delegato del Rettore alle Tecnologie Digitali - Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento (Lecce) Patrono Luigi sta consentendo alle città di essere ‘più intelligenti’, aumentando la diffusione delle cosiddette smart city con servizi innovativi. Negli ultimi anni anche l’edilizia è stata coinvolta nell’evoluzione digitale, aprendo la strada a innovazioni che mirano a rendere gli edifici sempre più attenti al risparmio energetico, al comfort personale e alla sicurezza delle persone. Da qui nasce il concetto di smart building, un edificio intelligente, sicuro e connesso. In particolare, le tecnologie abilitanti l’Internet of Things hanno portato a una rivoluzione digitale anche nei sistemi di monitoraggio degli edifici consentendo un elevato e completo controllo degli stessi. È proprio in tale contesto che si colloca il progetto Safety, Smart Aid system for Fire and dangEr situations based on ioT technologY, finanziato nell’ambito del Por Puglia FESR-FSE 2014-2020 (Innolabs). Il progetto nasce dai fabbisogni espressi direttamente dalle utenze finali come Vigili del Fuoco, Residenze Sociosanitarie Assistenziali per Anziani (RSSA), istituzioni scolastiche e mira a creare un sistema in grado di supportare le squadre di soccorso (Vigili del Fuoco, Protezione Civile ecc.) in caso di incendi o altri eventi catastrofici, soprattutto quando si deve intervenire in edifici di ampie dimensioni, con diversi punti di accesso e con presenza di ospiti appartenenti a categorie deboli (anziani, bambini ecc.) e in edifici contenenti beni di alto valore, come musei o gallerie d’arte. Il progetto di ricerca, il cui coordinamento tecnico-scientifico è stato curato dal laboratorio IDA Lab dell’Università del Salento, principalmente focalizzato sulla sperimentazione di tecnologie abilitanti per la realizzazione di ambienti smart, ha visto la stretta collaborazione di diversi partner industriali e istituzionali (ITS-Informatica Tecnologie e Servizi, Cavalera, Elettrosud, Palmiotta, Leader, Sinapsi e Politecnico di Bari). Il sistema Safety è costituito dalle seguenti componenti principali: smartbox, piattaforma middleware, applicazione mobile e applicazione web. Lo smartbox è un dispositivo embedded prototipale capace di rilevare i parametri ambientali (temperatura, fumo, monossido di carbonio e movimento) all’interno dei locali di un edificio e di trasmetterli in modo sicuro, attraverso una delle componenti radio a disposizione (WiFi, Ethernet, SigFox), alla piattaforma middleware in cloud. Questa, che è un prodotto di Decision Support & Business Intelligence, è capace di ricevere, archiviare ed elaborare i dati raccolti dai dispositivi mappandoli nelle planimetrie digitalizzate nella piattaforma software, al fine di generare allarmi e informazioni utili ai soccorritori. L’applicazione mobile è per gli installatori, per configurare via BLE la SmartBox, associando e trasmettendo alla piattaforma l’associazione dispositivi-stanza nell’edificio. Infine, l’applicazione web è pensata per i soccorritori, per visualizzare in tempo reale lo stato dei locali dell’edificio rilevato dai sensori, mostrando tali informazioni in tempo reale sulle mappe digitalizzate. Il progetto, avviato a dicembre 2018, terminerà a dicembre 2020 e prevede una fase di sperimentazione sul campo, già avviata, con il coinvolgimento di diverse utenze finali tra cui Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecce, Comune di Bari, Confcooperative Puglia, Confindustria Bari-Bat. I primi risultati ottenuti sono molto significativi tanto da aver portato i partner di progetto a valutare l’opportunità di procedere a una possibile industrializzazione su larga scala dell’intero sistema. La digital transformation

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