AS_08_2020

Novembre/Dicembre 2020 Automazione e Strumentazione SCENARI primo piano 28 ha spiegato, “vi è una prevalenza di rischi di ri- basso , legati soprattutto a una possibile ripresa della curva dei contagi e, ampliando l’orizzon- te temporale, all’incremento dei debiti sia pub- blici sia privati. Molteplici indicatori supporta- no, tuttavia, le aspettative di miglioramento e ci attendiamo una fase di ripresa del Pil in Italia nel secondo semestre dell’anno e nel 2021, grazie a un framework favorevole di misure di stimolo monetario ed economico”. Il recupero dovrebbe, a ogni modo, essere parziale ed è ipo- tizzabile che “fino al 2024 non recupereremo il gap generato dalla recessione del 2020”. Prodotti siderurgici Il recupero, in questo caso molto più veloce, sta interessando anche le quotazioni dei principali prodotti e materie prime della filiera siderurgica. Il trend rialzista, ha spiegato Achille Fornasini , Partner & Chief Analyst di siderweb , coinvolge non sono Italia ed Europa, ma tutti i principali mercati siderurgici, sospinto anche dall’anda- mento del tasso di cambio del dollaro, che si è deprezzato nei con- fronti delle principali valute mondiali. In par- ticolare, “il minerale di ferro ha ormai accanto- nato la parentesi Covid, e dopo un +53,4% di crescita dai minimi, ha fatto segnare massimi superiori a quelli visti nei primi due mesi dell’anno” ha rilevato l’analista. I primi pro- dotti a beneficiare di questo trend sono stati i coils a caldo , che sulla piazza di quotazione di Shanghai hanno fatto registrare un recupero del 30%, riportandosi addirittura sui prezzi del 2019. Il mercato dell’ac- ciaio, in Italia e a livello mondiale, è in una fase di incertezza . Se ana- lizziamo l’andamento rilevato lo scorso mese di luglio, si rilevavano anomalie marcate tra andamento dei prezzi delle materie prime e dei pro- dotti finiti, e tra l’andamento delle quotazioni in Cina e nel resto del mondo. “Le materie prime side- rurgiche rimangono relativamente care, in special modo il minerale ferroso che ha superato i livelli di gennaio, tornando a quelli dell’estate 2019. Anche il rottame - spiegava lo scorso mese di luglio Stefano Ferrari , responsabile ufficio studi siderweb - sta tenendo, con oscillazioni di entità tutto sommato contenuta”. Sono i pro- dotti finiti, lunghi e in particolar modo piani, ad aver ceduto terreno. Per questo, “i margini dei produttori sono sotto pressione”, in particolare in Europa e negli Stati Uniti. Si tratta di “anomalie che, nonostante il processo di regionalizzazione in corso, danno l’impressione di essere troppo forti per durare nel tempo. Quindi a breve-medio termine è attesa una correzione , anche se al momento non è chiaro quale strada prenderanno i prezzi”, sottolineava lo scorso mese di luglio. Quanto alla produzione di acciaio italiana , “si sta vedendo un lieve recupero. Il fatto che a giugno si sia registrato un calo ‘solo’ del 13% tendenziale potremmo definirlo incoraggiante, dopo il -42,5% di aprile e il -16,3% di maggio. E non dimentichiamoci che l’ ex Ilva , il player più importante in Italia, sta viaggiando su livelli produttivi minimali”. Stefano Ferrari, responsabile ufficio studi siderweb Alessandro Banzato, presidente di Federacciai e Acciaierie Venete

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