AS_08_2020

Novembre/Dicembre 2020 Automazione e Strumentazione SCENARI primo piano 22 Esattamente un secolo fa, nel 1920, il fisico e matematico inglese Sir Arthur Eddington arrivò a teorizzare che il processo che alimenta le stelle fosse la fusione nucleare , una reazione da cui il sole ricava l’energia che emette in forma di radiazione e particelle. Quelli che noi percepiamo come luce e calore, provenienti dalla nostra stella, sono dei sottoprodotti di una reazione nucleare esotermica originata dall’unione di atomi di idro- geno (l’elemento più abbondante dell’universo) che, compressi dall’immensa gravità del sole, si fondono e vanno a formare nuclei di elio. Edding- ton svelò questo importante fenomeno nucleare, che un giorno potrebbe aiutare l’umanità a risol- vere la sua fame cronica di energia, e che ci ha permesso di capire meglio come funziona l’uni- verso che ci circonda. La notizia più recente, invece, è che uno dei più grandi progetti internazionali mirati ad ottenere la fusione termonucleare controllata , intrapreso con l’obiettivo di sviluppare questa tecnologia per renderla adatta a produrre energia pulita e praticamente inesauribile, ha raggiunto un tra- guardo fondamentale . Si tratta del progetto Iter (International Thermo- nuclear Experimental Reactor), che è inteso alla realizzazione di una macchina tra le più grandi mai prodotte dall’umanità, nel quadro di un’i- niziativa che coinvolge 35 nazioni e ha riunito praticamente tutti i Paesi più industrializzati della Terra: Cina, Corea del Sud, Giappone, India, Russia, Unione Europea e Usa. Il futuro in cantiere Il traguardo raggiunto da Iter nel corso degli ultimi mesi è quello di essere finalmente arrivato alla fase di assemblaggio , che ha preso slancio ed è continuata per gran parte del 2020, nono- stante gli ostacoli posti dalla pandemia globale. Questa macchina è un reattore che dovrà dimo- strare la possibilità di innescare , mantenere e controllare delle reazioni di fusione termonu- cleare più a lungo possi- bile e, auspicabilmente, a tempo indeterminato. Nel caso del progetto Iter, tutti gli aggettivi utili a descrivere le sue dimensioni colossali non sono quasi mai fuori luo- go: solo il cuore della macchina, il reattore al plasma a confinamento magnetico , è gigantesco e l’edificio destinato a ospitarlo è alto sette piani (due sotterranei). L’im- pianto di Iter è in costru- zione nel centro di ricerca di Cadarache , vicino a Saint-Paul-lès-Durance in È PARTITO L’ASSEMBLAGGIO DEL REATTORE A FUSIONE TERMONUCLEARE ITER Nello sviluppo di una fonte di energia inesauribile e compatibile con l’ambiente, l’umanità potrebbe essere arrivata a compiere un passo fondamentale: la fase di assemblaggio di una macchina che imbriglierà il ‘fuoco delle stelle’. Si tratta del reattore a fusione termonucleare Iter, che fornirà molta dell’esperienza che potrebbe essere utile a realizzare un futuro di energia pulita e disponibile in quantità. Jacopo Di Blasio A FIL DI RETE www.iter.org @Jacopo_DiBlasio Alla ricerca di una stella in bottiglia L’energia che alimenta le stelle potrebbe presto essere imbrigliata nella ‘bottiglia magnetica’ di Iter, il reattore per ricerca che si sta costruendo in Francia nel quadro di un grande progetto internazionale

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