AS_08_2020

Automazione e Strumentazione Novembre/Dicembre 2020 EVENTI primo piano 17 queste ultime forse è ancora ca- rente una cultura digitale e una familiarità con i concetti di Indu- stria 4.0, anche se si nota un pro- gressivo recupero. Marchetti ha indicato quali sono le aree di maggior intervento del software industriale come tecno- logia abilitante del 4.0. A partire dall’ambito della progettazione del prodotto, dove si parla sempre più di “ generative design ” con un approccio innovativo basato sulla visualizzazione. Si entra poi nella pianificazione esecutiva dove i metodi di analisi predittiva consentono di adeguarsi istantaneamente a cambiamenti di ogni tipo. Nell’area esecutiva il contributo del software diventa rilevante: per la gestione della produzione, dove insieme al software industriale interviene l’altra componente fondamentale del 4.0, vale a dire l’interconnessione. Quindi in sede di exe- cution, attraverso l’integrazione di tutte le com- ponenti si crea quella flessibilità che permette di rispondere meglio ai cambiamenti e attuare facil- mente quella riconfigurazione degli asset in fun- zione delle necessità e di situazioni particolari. Da notare che “l’interconnessione consente di estendere il cosiddetto paperless , la drastica ridu- zione dell’utilizzo di supporti cartacei: il che si traduce in un aumento dell’efficienza in generale ma è anche un elemento particolarmente apprez- zabile in tempo di pandemia in quanto fattore di riduzione dei rischi di contagio”. Sempre l’interconnessione abilita un’altra compo- nente positiva, cioè l’industrial remote working: le macchine interconnesse consentono una rego- lazione e controllo da remoto e quindi permettono di modulare la capacità operativa in presenza, ren- dendo la fabbrica pronta a rispondere a eventuali situazioni di lockdown e limitazioni di mobilità. Altro aspetto che merita un attento approfondi- mento da parte di tutti è quello della manuten- zione, che sta subendo una forte evoluzione grazie ai software che facilitano l’analisi predittiva, che utilizzano le risorse dell’Intelligenza Artificiale, che consentono l’integrazione con i Digital Twin: “Tutto per arrivare a predire quando è meglio fare manutenzione, anticipando i fenomeni e rendendo resilienti i sistemi produttivi”. Per completare questa visione del valore del software si deve menzionare il tema, sempre più sentito dopo questi mesi difficili, della sicurezza dell’operatore, un tema che riporta in primo piano la persone, “vero perno dell’attività lavorativa anche nell’industria digitale. Bisogna sconfiggere la paura che le persone non siano coinvolte nel processo di trasformazione digitale dell’industria: la persona è e resta il centro, le tecnologie non fanno che migliorare e potenziare la persona”. Sarà interessante conoscere i risultati dello stu- dio che il gruppo Software Industriale guidato da Marchetti sta realizzando in collaborazione col Politecnico di Milano , sulle potenzialità e sulle applicazioni dell’Intelligenza Artificiali nel sistema produttivo e che uscirà a breve come libro bianco dedicato. In chiusura della tavola rotonda Marco Vecchio , Direttore di ANIE Automazione, ha svolto una breve panoramica di aggiornamento sugli incen- tivi per la transizione 4.0 e sulle varie iniziative e opportunità per le aziende. Il supporto offerto da Anie, fin dal 2017, per seguire le aziende nella fase del cambiamento si è concretizzato in una serie di servizi messi a disposizione e con l’aper- tura delle sportello 4.0 che ha ormai accumulato una significativa esperienza che gli consente di dare risposte concrete alle aziende che vogliono investire e di aiutarle soprattutto nella valutazione della fattibilità delle iniziative intraprese. Lo scenario qui tratteggiato ha evidenziato, secondo il Direttore di Anie, “le enormi oppor- tunità di questo cambiamento ma ha anche indi- cato quali sono gli obblighi che le imprese oggi non possono ignorare. Se vogliono sopravvivere in un mondo così mutevole, tra le difficoltà che la pandemia ha solo accentuato, devono iniziare a considerare alcuni aspetti della digitalizzazione come mandatori e non facoltativi, anche per le aziende piccole. Bisogna far capire agli impren- ditori quanto sia necessario oggi comprendere le nuove dinamiche che sottendono i processi indu- striali, non farsi spaventare dalle nuove tecnolo- gie che ormai sono consolidate e affidabili. È una strada da percorrere, non si può star fermi”. Nella cornice dei Digital Days, i visitatori virtuali hanno fruito di un’ampia panoramica su nuove tecnologie e applicazioni innovative

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