AS_08_2019

SAFETY BORDO MACCHINA speciale Novembre/Dicembre 2019 Automazione e Strumentazione 66 strategia di valutazione e riduzione dei rischi deri- vanti dall’utilizzo di una macchina. La norma EN ISO 12100 sta anche alla base della costruzione di macchine conformi ai principi di progettazione sicura. La progettazione sicura prevede anzitutto che vengano studiate misure operative sul lay- out della macchina e sui parametri funzionali per ridurre rischi di lesione. In secondo luogo è necessario utilizzare misure e dispositivi di sicu- rezza che impediscano l’accesso o il contatto con gli elementi pericolosi della macchina, o che ridu- cano il rischio portando la macchina in uno stato di sicurezza. Più complessa è la scelta dei dispositivi logici (tipicamente PLC). Questa dipende da molti fattori tra cui il numero di segnali da elaborare, il costo, la complessità delle funzioni di sicurezza, di cablaggio e di trasmissione dei dati. In termini complementari, il concetto di sicurezza del macchinario richiede di chiarire la differenza tra rischio e pericolo. Il pericolo è una proprietà intrinseca del contesto o dell’oggetto di indagine non legata a fattori esterni che per le sue pro- prietà o caratteristiche ha la capacità di causare un danno alle persone. Il rischio è un concetto proba- bilistico, cioè la probabilità che accada un certo evento capace di causare un danno alle persone. La valutazione del rischio è costituita da una serie di passaggi logici che consentono di analiz- zare e valutare in modo sistematico i rischi asso- ciati al macchinario. Sempre con riferimento alla EN ISO 12100 la nozione di rischio implica l’esi- stenza di una sorgente di pericolo e delle possibi- lità che essa si trasformi in un danno. La formula del rischio è dunque (R) RISCHIO = (P) PRO- BABILITÀ x (D) DANNO . La probabilità di un incidente da sola non basta a definire il rischio, né tantomeno l’entità del danno poiché il rischio è dato dalla combinazione di entrambi questi fattori. La valutazione del rischio comprende a sua volta 2 fasi. La prima è l’ analisi del rischio che include la determinazione dei limiti di macchina, l’iden- tificazione dei pericoli, la stima del rischio, per definire la probabilità della gravità del danno e della probabilità del suo accadimento. La seconda fase, la ponderazione del rischio, è quella in cui si valuta se sia necessaria la riduzione del rischio sulla base delle informazioni fornite dall’ana- lisi di rischio. In seguito alla ponderazione del rischio, si procede - se necessario - con la ridu- zione del rischio il cui obiettivo è rimuovere il pericolo o ridurre la probabilità che si verifichi il danno e la gravità del danno. Sicurezza funzionale per la costruzione di macchine sicure La norma IEC 62061 si basa su due concetti fondamentali, la gestione della sicurezza fun- zionale e il livello di integrità della sicurezza o SIL (Safety Integrity Level) . Nella gestione della sicurezza funzionale vengono precisati gli aspetti del processo di progettazione necessari per raggiungere la sicurezza funzionale richiesta. Per l’assegnazione del SIL occorre valutare il grado di severità (Se) del possibile danno, la frequenza e la durata (Fr) di esposizione al pericolo, la pro- babilità di evento pericoloso (Pr) legata al modo operativo della macchina e l’evitabilità (Av) del pericolo. La somma dei punteggi ottenuti per gli attributi di frequenza, probabilità ed evitabilità fornisce la classe di probabilità del danno (Cl). Il SIL rappresenta quindi il livello di integrità della sicurezza che deve essere attribuito a uno SRECS (sistema di controllo di sicurezza) affinché sia idoneo a svolgere la funzione di sicurezza assegnata per tutto l’intervallo di tempo stabilito e nelle condizioni d’uso previ- ste. Il parametro usato per misurare il SIL è la probabilità di guasto pericoloso/ora (PFHd). È considerato pericoloso un guasto che, se non rilevato, inibisce la funzione di protezione del sistema. Sono previsti 5 livelli, da PLa a PLe. In termini di sicurezza funzionale definita come “quota della sicurezza che dipende dal corretto funzionamento di un sistema di sicurezza” la norma chiave è la EN ISO 13849-1, emanata come norma armonizzata nell’ambito della Diret- tiva Macchine. Il principale contributo della EN ISO 13849-1 è l’approccio probabilistico per la valutazione dei sistemi di comando cor- relati alla sicurezza accompagnato dal livello di prestazione o Performance Level (PL) . Que- sto parametro è descritto da 4 grandezze: cate- goria (requisito strutturale), tempo medio ad un Schema di valutazione del rischio, determinazione del livello di prestazione richiesto PLr

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=